Ron - Un amico fuori programma spassoso e adorabile

E' veramente delizioso il nuovo film di animazione Ron – Un amico fuori programma; distribuito dalla Disney ma prodotto dalla 20th Century Studios e dalla Locksmith Animation – al suo esordio -, nella versione italiana il film fa leva sulle voci di Lillo, che doppia proprio il buffo robot, dell'attore Miguel Gobbo Diaz e del duo di Youtuber dei DinsiemE, molto amati dai giovanissimi.

Ispirandosi in maniera decisamente spudorata all'attualità, in cui i giovanissimi maneggiano con estrema abilità qualsiasi tipo di marchingegno elettronico, a partire dai famigerati cellulari e tablet, il film, diretto da Sarah Smith e dal veterano della Pixar, Jean-Philipe Vine, è un concentrato di azione e riflessione, in cui si affrontano in maniera intelligente ed in chiave umoristica tematiche quanto mai attuali, regalando il consueto intreccio di risate e commozione tipico dei migliori film di animazione.

Barney è infatti un ragazzino delle medie decisamente isolato dal resto del mondo: vive con il papà e la nonna che, con il suo marcato accento dell'est, tira il collo alle galline senza tanti complimenti. Non ha uno straccio di amico, vive la ricreazione come un incubo, la sua merenda è per l'appunto una zampa di gallina e il suo mezzo di trasporto un monopattino, non certo elettrico.

Inutile dire che quando sul mercato viene lanciato il B-Bot, “il migliore amico pronto all'uso”, vede in quel piccolo robot la possibilità di uscire dall'anonimato e di integrarsi finalmente con gli altri compagni di scuola. Ma il B-Bot ha un costo considerevole che il papà non può permettersi così, intravedendo la sofferenza e la solitudine del figlio, ne ruba uno caduto poco prima da un camion ed ammaccato. Per Barney è l'inizio di un'incredibile avventura all'insegna di un'amicizia tanto stramba quanto vera e sincera.

Il film è un cenno continuo al mondo della tecnologia: dal CEO dell'azienda che ricorda tanto Steve Jobs quanto l'Ed Harris che in The Truman Show tiene sotto controllo la vita del malcapitato Jim Carrey, a tutto quel che concerne i like, la popolarità, il numero di visualizzazioni, le skin e chi più ne ha più ne metta. Se per alcuni adulti, sembrerà arabo, i più giovani si divertiranno come non mai a ritrovare i dettagli della loro vita quotidiana spiattellati e decisamente ridicolizzati sul grande schermo. Non solo: se certe peculiarità di questo nuovo trend ipertecnologico vengono bonariamente derise, di altre se ne sottolineano gli aspetti deleteri, quelli che possono, nel giro di un clic, rovinare la giornata, se non di più, di un adolescente. E nel bailamme di chat, live, potenziamenti&co, una frase spicca su tutte e sembra quasi l'emblema della vita dei giovani d'oggi: “com'è possibile divertirsi offline? E' contro natura”. Sbam! La realtà odierna in poche, semplici parole: perché siamo in tanti ad avere figli che praticano sport e si portano un pallone appresso quando vanno al parco, ma questi figli sono gli stessi che controllano di continuo i propri cellulari e che si estraniano dal mondo giocando a Fortnite e compagnia bella tutti i giorni o poco meno.

Del resto, lo stesso sopracitato CEO della Bubble, l'azienda che produce gli adorabili robottini, proclama senza dubbio alcuno: “I ragazzini davanti a uno schermo stanno buoni, con gli amici combinano guai” per poi far letteralmente spiare i giovanissimi, cosa che, ahinoi, può realmente accadere, prova ne siano i numerosi casi di ragazzini adescati da adulti malintenzionati durante le sedute di gioco o di quelli soggiogati e finiti sulle prime pagine dei quotidiani per le drammatiche conseguenze del loro essersi estraniati dalla realtà.

Excursus catastrofico a parte, Ron – Un amico fuori programma è delizioso ed educativo proprio perché cerca di far comprendere come i dispositivi tecnologici possano essere un valido, validissimo aiuto, ma non un sostituto delle persone vive e vegete e della realtà stessa. Lo stesso Ron infatti, che non è connesso alla rete della Bubble - che sembra fare tanto rima con Apple -, è un robot per l'appunto fuori programma, come dice il titolo italiano. Ragiona per conto suo, non si uniforma alla massa e, tramite la mappa in cui Barney espone ciò che più gli piace, ciò che lo spaventa, le cose che detesta e via dicendo, impara a conoscere il suo compagno di giochi umano e condivide con lui i momenti più divertenti e quelli più difficili. Proprio quello che farebbe un amico in carne e ossa.

Acuto, divertente, travolgente, illuminante. Un pizzico di Ralph Spacca Internet e una spolverata del Baymax di Big Hero 6 e il gioco è fatto: un nuovo, spassoso film di animazione arriva sul grande schermo, pronto a conquistare grandi e piccoli a suon di gag e con lo scopo di impartire una lezione di vita ben precisa.

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