Robinson Crusoe
Finora, stranamente, le avventure del celebre naufrago non erano ancora state riadattate a film d’animazione. Questa inspiegabile lacuna è finalmente stata colmata da Robinson Crusoe, dei registi Vincent Kesteloot e Ben Stassen che, ispirandosi al celebre racconto di Daniel Defoe, hanno realizzato un’opera divertente e coloratissima, anche se destinata esclusivamente a spettatori non al di sopra degli 8 anni.
A seguito di una violenta tempesta, Robinson Crusoe, un giovane inglese un po’ tonto ma molto simpatico, naufraga su un' isola deserta, o quantomeno priva di esseri umani. Sì, perché gli abitanti di questo fazzoletto di terra sperduto in mezzo al mare sono sette bizzarri animali che in breve tempo diverranno gli inseparabili amici dello strampalato ragazzo londinese.
Se nella storia originale il compagno di Robinson era l’indigeno Venerdì, nel film il suo amico del cuore è il pappagallo Martedì: un curioso pennuto convinto che nel mondo ci sia ben altro che qualche roccia circondata dall’oceano. La vera novità, però, è che la buffa combriccola di animaletti capitanata da Crusoe, sarà costretta a sostenere una lunga battaglia contro un famelico branco di gatti selvatici. La magnifica grafica 3D fa risaltare sapientemente, senza mai calare di ritmo, sia i momenti di tensione che quelli di forte comicità, cosicché le risate dei più piccini saranno di sicuro garantite. Kesteloot e Stassen, sfruttando inoltre in modo spettacolare la geografia del luogo, trasformano grotte e cascate in un enorme parco giochi: fantastiche montagne russe a dimensione di bambini!
Ma chi sono gli stravaganti componenti del clan Crusoe? Oltre a Martedì, troviamo: Rosie, una goffa maialina che pensa esclusivamente al cibo; Kiki, il saggio martin pescatore che veglia su tutto il gruppo; Scrubby, un’anziana capra afflitta da problemi di vista; Epi, il porcospino spensierato e giocherellone; Pango, un pangolino che va sempre d’accordo con tutti, e l’indimenticabile - quanto pigro e sarcastico - camaleonte Carmello. L’inserimento di animali poco conosciuti tra i bimbi, come ad esempio il pangolino, è un’idea intelligente ed educativa: non bisogna infatti dimenticare che in tenera età l’insegnamento passa soprattutto attraverso il divertimento e la curiosità.
Il team d’animazione di Robinson Crusoe, oltre ad aver trovato un perfetto equilibrio tra i realistici movimenti delle bestioline e la fervida fantasia dei loro comportamenti, grazie ai tanti colori utilizzati ha saputo tramutare lo schermo in un magnifico arcobaleno vivente: un caleidoscopio gigante in cui perdersi, un viaggio a tinte brillanti per comprendere il reale valore dell’amicizia.
Se poi si considera che la casa di produzione Nwave non dispone del budget necessario per competere con la Dreamworks o la Pixar, questo lavoro a firma franco-belga è decisamente una più che piacevole sorpresa.
I genitori che, armati di santa pazienza, accompagneranno i figli al cinema a vedere Robinson Crusoe, riusciranno di sicuro ad apprezzarlo... non fosse altro che per la somiglianza con il vecchio e geniale pc game Monkey Island!