Red – Crescere è bestiale
Mei Lee ha tredici anni, eccelle in ogni attività e onora sua madre sopra ogni altra cosa. Ma i tredici anni sono un’età di turbamenti e metamorfosi, di follie e amori impossibili. E, così, all’indomani di una incredibile novità, Mei si ritroverà stretta tra il desiderio di continuare a essere la figlia modello che i suoi genitori (soprattutto sua madre) desiderano, e l’adolescente spensieratamente incasinata e istintiva che prenderà a manifestarsi con sempre maggiore “enfasi” in lei, colorando la sua vita di un rosso accesso e incandescente. Eppure, poi sarà proprio l’amore, - per i genitori, per le amiche e infine soprattutto per sé stessa - a indicarle la strada da intraprendere per essere davvero Mei.
Il rosso è un colore “forte”
Toccante e arguta riflessione sul potere catartico delle emozioni, sul rapporto genitori-figli e sulla necessità (prima o poi) di abbracciare appieno e svincolare dai mille paletti sociali quell’istinto e quella spontaneità che spesso e volentieri reprimiamo nella speranza di apparire perfetti e allineati a quelle che sono le aspettative che gli altri, e il mondo circostante, ripongono in noi, Red è film d’animazione che sviscera e libera il nostro lato più istintivo.
Diretto da Domee Shi, vincitrice del Premio Oscar per il cortometraggio del 2018 Bao, e realizzato in associazione dalle maestre di film per bambini Pixar e Disney, Red è un film sincero e scanzonato, reale e magico, dove la scoperta di sé stessi e dei propri segreti interiori è portata avanti da una tredicenne perfetta e incasinata, proprio come ognuno di noi. Eppure, scoprirà Mei, sono proprio quelle debolezze e quei conflitti interiori a renderci unici, istintivi, motivo per cui silenziare o (peggio) eliminare le porzioni più sincere e incasinate del nostro inconscio non è mai necessariamente un bene. Anche se queste “porzioni” vivono e si animano attraverso le sembianze ingombranti e sgargianti di un enorme Panda rosso assai difficile da gestire.
Ma Mei e il suo alterego animalesco, quel Panda Rosso imbarazzante che esterna ogni emozione più viscerale della bambina, diventano così strumento di analisi, lotta, crescita, e rinnovamento, un mezzo in grado di sfidare le abitudini radicate lungo tutta un’intera stirpe famigliare. Leggero ma mai superficiale, colorato e dinamico, e di sicura attrazione per il pubblico più giovane, il film di Domee Shi muove la sua simpatica protagonista attraverso una necessaria presa di coscienza, un racconto di formazione divertente, eccentrico, e profondo, anche nel suo essere in più di un’occasione scontato.
Un viaggio sincero alla ricerca di chi siamo davvero, e di chi vorremmo essere, e di quella voce interiore personale che in qualche modo deve insegnarci a superare, o almeno ad affrontare, quel limite a volte invalicabile rappresentato dalle aspettative, e da quello che (tutti) gli altri si aspettano da noi. Perché niente resta uguale per sempre, e nessuno si può sottrarre al proprio percorso di crescita, che per molti versi vuol dire proprio affrontare una piccola rivoluzione interiore.