PIIGS, la crisi economica e la pericolosa medicina dell'austerity
Con la firma del Trattato di Lisbona del 13 Dicembre 2007, i Paesi dell’UE che presentavano le economie più deboli vennero raggruppati sotto lo sprezzante acronimo PIIGS: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna. A sdoganare questo termine non lusinghiero, già verbalmente usato da numerosi burocrati di Bruxelles, ci pensò un giornalista britannico che nel 2008, in un articolo sul settimanale The Economist, mise nero su bianco quella sigla tanto oltraggiosa quanto denigratoria. Già, perché PIIGS ricorda molto da vicino la parola ‘Maiali’, e l’accostamento tra suini e certi Stati membri dell’Unione Europea la dice lunga sulla bassa considerazione di cui gode, nelle alte sfere, la zona sud del Vecchio Continente. Liberarsi di questo appellativo, indiscusso sinonimo di immagine negativa, risulta però ogni giorno più complicato: le politiche di austerity imposte dalla UE, aiuteranno i PIIGS a tornare a brillare nel firmamento delle nazioni virtuose?
Adriano Cutraro, Federico Greco e Mirko Melchiorre realizzano un interessante documentario, PIIGS - Ovvero come imparai a preoccuparmi e a combattere l'austerity, in cui Noam Chomsky (linguista, filosofo, storico e teorico della comunicazione di fama mondiale), Stephanie Kelton (professoressa di economia alla University of Missouri–Kansas City), Paul De Grauwe (London School of Economics and Political Science), Yanis Varoufakis (ex Ministro delle Finanze nel primo Governo Tsipras), Warren Mosler (padre ideatore della 'Teoria della Moneta Moderna' denominata Mosler Economics), i giornalisti e scrittori Erri De Luca e Fabrizio Rampini, insieme a molti altri, spiegano come la tanto sbandierata austerità non porterà che alla rovina di milioni di persone. Allontanandosi dalle solite risposte preconfezionate, la voce di prestigiosi economisti, intellettuali ed esperti internazionali sfata alcuni dei più incrollabili dogmi economici che sono alla base delle politiche europee, come ad esempio il famigerato superamento del 3% sul rapporto deficit-Pil: parametro privo di basi teoriche deciso in meno di un’ora da Guy Abeille, sconosciuto funzionario del governo di François Mitterand.
Dopo 5 anni di ricerche e due di riprese, i tre giovani registi portano sul grande schermo un lavoro, finanziato grazie a una campagna di crowdfunding, che nulla ha da invidiare alla nutrita produzione di Micheal Moore, filmmaker che attraverso i suoi progetti cinematografici ha affrontato con spirito critico problemi e contraddizioni del sistema politico ed economico degli Stati Uniti. Uno dei tanti punti di forza di PIIGS sta nella semplicità con cui vengono trattati temi complessi: la chiarezza degli intervistati nell’esporre questioni difficili quali macroeconomia o inflazione rende infatti accessibile a tutti la visione di questo splendido documentario, impresa non facile ma qui riuscita in pieno. Cutraro, Greco e Melchiorre, inserendo inoltre le tormentate vicende finanziarie che hanno colpito la cooperativa Pungiglione, associazione impegnata nel sociale, mostrano gli effetti concreti che i rigidi vincoli dettati da Bruxelles producono nella vita quotidiana: disuguaglianza, impoverimento, disoccupazione.
Del maiale non si butta via niente, neppure il sangue. Ecco, siamo stati spolpati fino all’osso: in questo senso sì che siamo assimilabili ai pigs...