Oceania

La magia Disney torna in grande stile con il bellissimo Oceania: tripudio di colori ed emozioni, incarnazione dei nobili valori di cui la Disney, da sempre, si fa portavoce, divertente e commovente, con una bellissima colonna sonora il cui brano principale è talmente trascinante che probabilmente eguaglierà l'ormai lontano Let it go di Elsa in Frozen.

Oceania è mito, leggenda, avventura e amicizia. E' la storia di una famiglia e del valore di una giovane che si batte per salvare il suo popolo e la sua isola. Per volontà e ribellione, e per assenza di storia d'amore, Vaiana ricorda da vicino la rossa Merida di Ribelle – The Brave e, se lì eravamo in Scozia, qui ci troviamo tra le rigogliose isole dell'Oceano Pacifico. A distanza di anni da Lilo & Sitch, tornano i personaggi polinesiani con la loro pelle olivastra, i fiori tra i capelli e i balli sinuosi della tribù. E, complice il personaggio di Maui, fanno capolino anche alcune suggestive leggende neozelandesi.

L'acqua cristallina, la barriera corallina che circonda l'isola, i colori strabilianti della vegetazione e degli abiti variopinti dei personaggi trasformano ogni scena in un caleidoscopio di sensazioni ed emozioni, una vera gioia per i nostri occhi. Gli stessi effetti speciali raggiungono un livello elevatissimo: l'oceano che si fonde con la sabbia, la sagoma dell'isola che si staglia nella notte, circondata dalle stelle che si riflettono nel mare, le enormi mante illuminate che tracciano una scia sotto l'acqua. Oceania riesce a stregare grandi e piccoli e già si profila come un successo fantasmagorico al botteghino. Meritatissimo.

La storia è avvincente, la protagonista è bella, simpatica, buona e coraggiosa come da copione ed il suo alter ego maschile, Maui, è originale, spassoso e anche lui, ovviamente, incarna i sani principi Disney. Anticipato dal delizioso cortometraggio Testa o cuore, il film nella versione originale si chiama Moana ma per evidenti motivi di inconciliabilità, il titolo italiano è stato cambiato in Oceania e la protagonista è stata rinominata Vaiana per non incappare in spiacevoli commistioni con la famosa pornostar.

Alle spalle della mega produzione c'è l'ormai noto John Lasseter, “un nome una garanzia” fin dai tempi di Cars – Motori ruggenti, mentre alla regia tornano Ron Clements e John Musker, già autori di successi targati Disney come La Sirenetta, Aladdin, Hercules e La principessa e il ranocchio. Accattivante per via della cultura polinesiana e neozelandese, dell'emozionante avventura e dei personaggi a tutto tondo, ad accrescerne la mirabolante presa sul pubblico, contribuisce anche la figura di Lin-Manuel Miranda - attore, compositore e cantante noto per aver scritto i musical di successo In the heights e Hamilton, entrambi vincitori di svariati e importanti riconoscimenti - che qui ha curato la colonna sonora, facendone uno dei principali motivi di orgoglio e di riuscita del film. E se nella versione originale le voci dei due protagonisti sono affidate alla giovanissima Auli'i Cravalho e a Dwayne Johnson, alias The Rock, nella versione italiana il lavoro di doppiaggio è stato affidato a Fabrizio Vidale, già voce di Jack Black e Martin Freeman per citarne un paio, Angela Finocchiaro nel ruolo della nonna di Vaiana, Raphael Gualazzi che interpreta invece l'enorme granchio Tamatoa e Chiara Grispo che canta i bellissimi brani cui la protagonista si abbandona nei momenti salienti del suo viaggio.

Fra le trovate più riuscite di Oceania, quella che riguarda il personaggio di Maui, un semidio che può cambiare forma e che tanti secoli prima rubò il cuore dell'isola di Vaiana – che in tahitiano significa acqua di grotta - per poi perdere tutti i suoi poteri e il suo amo magico, dono degli dei. In quanto esponente dei tipici maori, Maui è ricoperto di tatuaggi: per la precisione tatuaggi animati – in maniera tradizionale - e spassosissimi, che quasi in un'eterna lotta tra angioletto e diavoletto, dialogano e discutono animatamente con il protagonista. Ma guai a contraddirlo: “stanne fuori o ti sposto sotto l'ascella”.

Dal mondo sottomarino in cui si nasconde il granchio che ha rubato l'amo di Maui, fino alla grotta che cela le antiche barche con cui il popolo di Vaiana navigava oltre il reef, ce n'è davvero per tutti i gusti e come in ogni film Disney che si rispetti, non mancano i fedeli animali da compagnia, in questo caso un piccolo maialino vietnamita e soprattutto un buffo gallo imbranato di nome HeiHei che accompagna Vaiana e Maui nel loro lungo viaggio attraverso le isole.

La struttura narrativa rispecchia i canoni consueti che prevedono una rottura ed una riconciliazione finale: inutile dire che la lacrimuccia è garantita. La scoperta della propria identità è il fil rouge che accomuna i protagonisti, l'enorme strega di lava e lo stesso villaggio sull'isola di Motunui e il film, tutto, è un emozionante, strabiliante cammino attraverso musiche, colori e leggende.

Davvero un meraviglioso regalo per chi, come da tradizione, aspetta ardentemente l'uscita natalizia dei nuovi capolavori firmati Walt Disney.