Now You See Me 2 – I maghi del crimine
Niente! Si può mandare in vacca un film che comunque anche se svolto pedissequamente sarebbe stato decente?
Si può!
3 anni fa un misconosciuto, ai più, filmetto arrivato in sordina, I maghi del crimine (oscida traduzione di Now You See Me), stupiva tutti per l’idea in primis e poi per la costruzione del sapiente Louis Leterrier, che non sto qua a spiegarvi chi sia –The Transporter-, ovvio che un secondo capitolo sarebbe potuto arrivare, senza garanzia ovviamente.
Ma che succede se cambi il regista e ci metti uno che di solito coreografa tizi che ballano e si dicono ovvietà imbarazzanti (oltre ad aver affossato i G.I. Joe) e soprattutto se levi gli sceneggiatori per piazzare un mestierante dello script da commedia (Ed Solomon) e un novellino (a cui concediamo gli onori del suo primo lavoro, ma…)? Già che potrà mai succedere?
Mandi in vacca il film!
Now You See Me 2 non è quel classico film che definisci brutto, peggio è quel film da cui ti aspetti qualcosa e che invece è noioso oltre ogni dire.
Quando inizi a guardare l’orologio con la sensazione di essere alla fine della battaglia del Fosso di Helm e ti accorgi che è passata un’oretta, qualcosa non va.
Cosa c’era di veramente bello nel primo capitolo:
l’alchimia tra gli interpreti. Dov’è finita? Sparita con la Isla bonita…;
la grandeur dei Cavalieri i loro show sorprendenti. Dove sono? Il primo, ottimo antipasto, finisce come finisce e poi… il nulla. Sorvoliamo sul giochino della carta con il chip lungo, stucchevole e assolutamente inutile in termini di plot (bastavano un paio di passaggi);
il meccanismo ad orologeria con gran ritmo. Sparito il ritmo a favore di un piattume degno di una puntata di Miss Marple e il meccanismo? Invece di un film di maghi sembra di assistere a Tototruffa, senza Totò;
Il finale esaltante. Quando Ruffalo sale sul palco, invece di un grande mago sembra di vedere Cicciobello tenerone. Non ci crede nemmeno lui e poi quale finale magico!
Alla fine ci dobbiamo anche sorbire non solo lo “spiegone”, irritante quasi sempre, ma qui quasi necessario per svegliare lo spettatore e comunicargli che il film è finito, ma anche il “finalino” buonista, giusto per indorare un’altra pillola.
Insomma un film essenziale per i neofiti che si avvicinano al mondo del cinema con l’intento di studiarlo, in quanto condensa in 2 ore tutto quello che non si deve fare in un’opera di questo genere.
Per gli altri una punizione bulgara.