Modalità aereo: C'erano un romano, un barese e un livornese
Dopo la bufera che lo ha investito nel corso dell'anno appena trascorso, Fausto Brizzi, che per la cronaca nel mentre non si è fermato ma ha continuato a lavorare, torna dietro la macchina da presa per dirigere una nuova commedia con protagonisti tre volti molto amati del cinema nostrano quali Lillo, Paolo Ruffini e Dino Abbrescia.
Scritto a sei mani dagli stessi Brizzi e Ruffini, insieme a Herbert Simone Paragnani, il film sfrutta tematiche attuali e volendo anche autoreferenziali, per mettere in scena l'importanza dell'amicizia.
Ivano e Sabino sono infatti amici di lunga data che fanno le pulizie presso l'aeroporto di Fiumicino. Sognano una vita diversa ma Ivano è sposato con Maria – l'esilarante Caterina Guzzanti – e non riescono ad avere figli, mentre Sabino vive ancora con l'anziana madre. Un bel giorno i due malcapitati subiscono le ire funeste del noto, ricco e sciupafemmine imprenditore Diego Gardini che li fa licenziare tramite un semplice messaggio per poi dimenticare il cellulare nella toilette.
E' l'occasione buona per impicciarsi dei suoi affari, neanche troppo puliti, e soprattutto per vendicarsi e vivere per il tempo del volo filo a Sidney, una giornata da ricchi.
Tra scambi di persona, tweet letali e la musica onnipresente dove ci sia Lillo – non a caso l'attore sarà in scena al Sistina di Roma con School of Rock – il film rivela ben presto il suo intento principale ovvero quello di intrattenere, divertire e far riflettere. Intrattenere e divertire perché è inutile dire che, con un tale trio di attori comici, con l'ammiccante Violante Placido in versione hostess e con la spalla feroce della Guzzanti, le risate sono assicurate. E far riflettere perché, se ci pensate bene, perdere il proprio cellulare è l'incubo odierno di gran parte della popolazione: e se capitasse nelle mani sbagliate come nel film? Come faremmo a dimostrare che gli insulti agli australiani e al papa non sono nostri? Faremmo in tempo a bloccare tutte le carte di credito prima che vengano acquistate dodici lavatrici?
Si diceva che il film è anche autoreferenziale perché lo stesso regista ha riferito che durante il focoso periodo delle accuse di molestie, del #metoo e di tutto ciò che è conseguito, l'amicizia è stato l'elemento che lo ha tenuto a galla, grazie a numerose dimostrazioni di affetto e solidarietà.
Sentimenti che spesso scaturiscono da una difficoltà, proprio come nel caso dei protagonisti.
Girato tra Roma e l'Olanda, Modalità aereo scorre piacevolmente verso un finale forse prevedibile e sicuramente intriso di buoni sentimenti - amicizia, amore e lealtà in primis - ma che sottolinea con un tocco di originalità la rinascita di tutti i protagonisti: rinascita personale e professionale. Perché, al giorno d'oggi, sembra quasi che l'imperativo sia quello di reinventarsi dopo la crisi che, chi più e chi meno, ha inevitabilmente colpito i lavoratori in svariati campi.
Non mancano le citazioni cinematografiche, vedi Lillo che, improvvisatosi interprete dell'acquirente cinese, si presenta come Ivan Drago, e non manca l'omaggio alla canzone italiana con una serie di brani che hanno fatto la storia come Boys boys boys di Sabrina Salerno, L'amico è e In ginocchio da te.
Sebbene meno brillante e incisivo rispetto ai predecessori del regista, il film fa leva sul cast, perfettamente amalgamato, e sull'attualità della tematica e vanta uno stile brioso e accattivante, mentre sullo sfondo, rimane una piccola grande verità: “ricorda che devi innamorarti dei difetti, che dei pregi so' boni tutti”.