Mission: Impossible - Fallout. Il mio nome è Ethan, Ethan Bond
E’ fatta! E’ ufficiale! MI ha sorpassato James Bond.
Non è più 007 l’agente segreto per antonomasia e di riflesso non è più quel franchise a dettare i canoni dello spy movie.
I Mission Impossible sono più spettacolari, più credibili, girati meglio e più avvincenti e poi, sarà che Tom Cruise è effettivamente inossidabile, ma è sempre lì, al timone, a prendersi tutti i rischi.
A 22 anni dal primo film siamo ancora li a fare il tifo e peccato che abbiano sprecato un decennio, all’inizio, per arrivare al terzo episodio.
Fall Out ha la minaccia nucleare al centro del disegno, come il titolo ben suggerisce, e quella che potrebbe essere la nuova nemesi di Ethan Hunt, Solomon Lane, come deus ex machina.
Intorno ruotano personaggi vecchi e nuovi: la squadra di Ethan, la Vedova Bianca (figlia della mercante d’armi del primo episodio), Ilsa, la CIA, Julia –l’ex moglie di Ethan- e il nuovo super agente August Walker.
L’eliminazione di Solomon Lane dallo scacchiere ha fatto si che i suoi agenti, gli Apostoli, siano ora senza una guida e più pericolosi che mai. Intenzionati a scatenare un olocausto nucleare in nome di un’anarchia globale, devono essere fermati, ma l’IMF viene affiancata dalla CIA per il “peso” della missione, quindi Ethan, lo scalpello, non sarà l’unico uomo di punta, ma ci sarà anche l’implacabile Walker, il martello, un uomo che prima spara e poi chiede.
Sempre un passo indietro, sempre a dover correre un rischio di troppo, i nostri faticheranno davvero per avvicinarsi al loro bersaglio, anche se scopriranno che un terzo giocatore, l’MI 6, sta remando con loro… o no?
Un intreccio piuttosto complesso dove sono i personaggi femminile a muovere il tutto e ha dare i twist alla storia, piuttosto inusuale per una MI, dove John Woo a parte, il lato femminile è sempre stato quello debole.
Manca Renner, imprigionato in troppi franchise, ma il resto della squadra gira che è un piacere e McQuarrie è cresciuto come regista, riuscendo ad amalgamare tutto molto bene.
Siete pronti quindi a sacrificare chiunque per il Vostro scopo o, a volte, bisogna proteggere chi ami a discapito dell’efficacia?
E’ questa la domanda di Mission Impossible!
Intanto siate pronti a godervelo.