Milionari
Sulle orme di Gomorra e Romanzo Criminale, arriva al cinema un nuovo film sulla malavita con Francesco Scianna, Valentina Lodovini, Carmine Recano, Francesco Di Leva, Salvatore Striano, Gianfranco Gallo.
Questa volta però non c'è celebrazione né esaltazione di camorristi o brigatisti. Alessandro Piva racconta infatti la vera storia di un collaboratore di giustizia, di un uomo nostalgico, divenuto malavitoso suo malgrado, che cerca di barcamenarsi tra famiglia, boss, omicidi a sangue freddo e compagni di clan.
Tratto dall'omonimo romanzo di Luigi Alberto Cannavale e Giacomo Gensini, Milionari era stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2014 ma è rimasto in sordina fino a questo momento.
Maggiormente improntato sulla psicologia dei personaggi, il film di Piva vanta un ottimo cast, una attentissima ricostruzione di ambienti e costumi, una bellissima colonna sonora e un realismo nostalgico che racconta un trentennio di storia italiana con dovizia di particolari e una suspense che pervade l'intera narrazione.
Nessun confronto con il predecessore per eccellenza che ha avuto anche un seguito televisivo – Gomorra – ma solo tanto rispetto per un film diretto in maniera assai valida, recitato intensamente da tutti i protagonisti, che svela la napoletanità nella sua interezza, nel bene e nel male. Da un lato i camorristi senza scrupoli che impugnano le loro armi con estrema facilità, dall'altro i brani dal sapore napoletano che accompagnano le splendide vedute aeree della città partenopea. Perché Napoli è questo, è eccesso sotto ogni punto di vista: è la villa estremamente kitsch di Don Carmine ed è l'esuberanza delle donne, è il caos cittadino ed è la bellezza delle onde che si frangono rumorosamente sul pontile.
Scritto dallo stesso regista – che ha anche montato il film con un ottimo risultato in termini di ritmo e coinvolgimento – , da Massimo Gaudioso e da uno degli autori del romanzo, Milionari convince sia dal punto di vista narrativo che da quello stilistico, facendo della regia, del montaggio e della fotografia, il connubio perfetto tra la ricostruzione storica assai realistica e la nostalgia di fondo che suscita il distacco necessario a non farsi travolgere dagli eventi.
Probabilmente per certa critica e per il pubblico più accanito, non reggerà il confronto con la serie televisiva di Sky che tanto successo ha avuto nei mesi addietro: ma per chi non l'ha vista e soprattutto per chi non ha mai mandato giù l'esagerata celebrazione di gente che, di fatto, ha ben poco da cui prendere esempio, Milionari è il film ideale. Tiene col fiato sospeso, suscita sentimenti contrastanti come quelli vissuti dal suo stesso protagonista e ricostruisce l'ascesa e la caduta di un clan di camorristi nella Napoli che va dagli anni '70 ad oggi, arricchendo la narrazione con brani vintage tra cui quello degli Alunni del sole, con un doloroso accenno al tremendo terremoto dell'Irpinia e con la rumorosa e gioiosa festa in piazza per lo scudetto del Napoli.
Le citazioni dello stesso Gomorra non mancano, vedi l'ormai noto “state senza penzieri”, ma in quanto più romanzato del film di Garrone e della serie andata in onda su Sky, il film di Piva si differenzia dal celebre predecessore per il desiderio di approfondire i suoi personaggi, rivelandone la psicologia in maniera appassionata e appassionante. Un buon compromesso per i neofiti del genere.