Le streghe: Robert Zemeckis rilegge Roald Dahl e confeziona un inno all'essere se stessi

Alabama, fine anni Sessanta. Un bambino di colore si ritrova improvvisamente orfano e costretto a trasferirsi dalla nonna materna. Quest'ultima, nel tentativo di proteggerlo dalle streghe che circolano nel quartiere, decide di trascorrere del tempo in un lussuoso hotel fuori zona. Quello che non sa, è che la Grande Strega Suprema ha organizzato proprio lì un convegno con le sue “colleghe”...  

Basato sull'omonimo libro di Roald Dahl, Le streghe è la nuova pellicola firmata Robert Zemeckis. Ad affiancare il regista statunitense, in questa sua ultima fatica, figurano in veste di produttori i nomi di due messicani degni di nota, quali Alfonso Cuaron e Guillermo Del Toro. Evidenti quindi l'impegno e la mole di aspettative dietro il progetto. Le streghe è e vuole essere un film per ragazzi, non a caso è l'adattamento di un romanzo per bambini risalente al 1983, vincitore del Premio Bancarellino.

La trama è semplice, lineare; la sceneggiatura – degli stessi Zemeckis e Del Toro, insieme a Kenya Barris – non spicca per una qualche particolarità ma fa il suo.

Punti di forza del film sono le due protagoniste femminili: Anne Hathaway e Octavia Spencer. Schierate su due fronti opposti da ogni punto di vista, si fronteggiano a colpi di magia e astuzia, divertendosi anche molto nel farlo e sfruttando tutta l'autoironia di cui sono dotate. Proprio quest'ultima è un tratto distintivo e fondametale affinché vengano mantenute la purezza e l'atmosfera che hanno reso interessante il romanzo alla base.

Tante e precise sono le somiglianze con il precedente adattamento, Chi ha paura delle streghe? (1990) di Nicolas Roeg – disponibile sulla piattaforma Netflix – con Anjelica Huston, Brenda Blethyn e Rowan Atkinson.

La componente orrorifica permea l'intero scheletro della storia, dal racconto iniziale della nonna al nipote allo scontro finale tra streghe e topolini. Se però negli anni Novanta lo spettatore medio era meno avvezzo a un certo tipo/utilizzo di effetti speciali, oggi forse solo i più piccoli potrebbero rimanere impressionati dalle fattezze delle megere e dai loro trucchi.

Curatissimo nei dettagli e senza dubbio efficace nella resa di un mondo popolato da creature magiche e pericolose, Le streghe è un inno all'essere se stessi, al di là delle apparenze. “Conta chi sei” ripete più di una volta la nonna al bambino, persino quando se lo ritrova di fronte nelle sembianze di simpatico roditore. Perché lo spirito più profondo di ciascuno di noi è quello che ci permette di affrontare ogni difficoltà, grande o piccola che sia.

La famiglia fa il resto. E non è necessario che sia di sangue, bastano un affetto sincero e il desiderio di prendersi cura l'uno dell'altro. In tal modo si viene a creare una forza collettiva forse impossibile da abbattere.

Le streghe di Zemeckis è una favola in piena regola, capace di regalare un paio d'ore di relax e divertimento. Una piccola curiosità riguarda la dichiarazione che il regista ha fatto circa il progetto, apparentemente più somigliante al libro di Dahl rispetto al film del 1990. Una differenza sostanziale dal testo è la scelta di un bambino afroamericano come protagonista, al posto di uno norvegese.

Scheda Film

... ecco i primi 10 minuti del film:

Le streghe di Zemeckis è disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.