L'amore a domicilio: variante sul tema in uno dei migliori esempi del nuovo cinema italiano
Disponibile dal 10 giugno su Prime Video, L'amore a domicilio è la nuova commedia firmata da Emiliano Corapi, a distanza di circa otto anni dal suo precedente lavoro, di tutt'altro genere, Sulla strada di casa. La pellicola che vede protagonisti Miriam Leone, qui al massimo del suo splendore (merito anche del suo reale accento catanese, utilizzato per la prima volta), e Simone Liberati, forte di una genuina romanità, narra le vicende di Anna e Renato. Lei è costretta agli arresti domiciliari a causa di una rapina andata male, lui vende polizze e non ha idea di cosa voglia dire lasciarsi andare. Le cose ovviamente cambiano, nel momento incontra la giovane “criminale”. Anna stravolge letteralmente il mondo di Renato, non solo dal punto di vista fisico ed emotivo, quanto soprattutto da quello psicologico: il ragazzo si ritrova suo malgrado invischiato in tutta una serie di situazioni di cui probabilmente aveva sentito parlare solo nei film.
L'amore a domicilio è una commedia fresca, brillante, originale. Uno dei migliori esempi del nuovo cinema italiano. E il fatto che esca a ridosso della riapertura delle sale non può che essere di buon auspicio per una pronta e felice ripresa delle attività cinematografiche.
Nella sua semplicità e onestà, il film offre la cosiddetta variante sul tema dell'amore. Anna e Renato non sono infatti la classica coppia di innamorati – non lo sono all'inizio e non lo saranno alla fine – ma posseggono quelle caratteristiche che li rendono reali e che li fanno sentire vicini.
Se osservando attraverso lo sguardo di lui può apparire scontata l'infatuazione nei confronti di lei, è nella costruzione del rapporto tra i due che si trova la vera forza del progetto. Grazie a questa stramba e inaspettata frequentazione entrambi riceveranno una sorta di seconda chance, da impiegare (possibilmente) nel migliore dei modi possibile. Che si tratti di un esame universitario, di qualche spesa a fin di bene o addirittura di una rapina a mano armata (di pinzatrice). L'obiettivo finale è raggiungere un obiettivo, avere una soddisfazione, portare a conclusione qualcosa iniziato tempo prima.
Non a caso tra i momenti più divertenti ci sono quello in gioielleria e le sedute di studio, durante le quali La Divina Commedia diviene una cartina tornasole dell'evolversi delle due personalità in gioco. E la celebre storia di Paolo e Francesca conduce al fulcro del discorso, ossia che “l'amore ti sveglia”.
Ma l'amore è affrontato anche dal punto di vista della mamma di Anna, una donna sentimentalmente fragile che non ha saputo trasmettere alla figlia quella fiducia e quell'affetto necessari affinché potesse avere almeno lei una sua stabilità. La famiglia è quindi l'altro elemento importante de L'amore a domicilio, seppur se ne mostri il lato più disfunzionale. In fondo per la crescita di un uomo o una donna da essa non si può prescindere.
Le ultime battute vogliamo dedicarle alla colonna sonora a cura di Giordano Corapi, ciliegina su una torta già di per sè parecchio gustosa, a cui fa da leit motiv il brano Paintng Walls, e alle impeccabili prove della Leone e di Liberati: affiatati, concreti, simpatici oltre ogni misura, i due donano lustro all'ottima sceneggiatura dello stesso Emiliano Corapi.
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