Hostiles: La frontiera è dentro di noi
Mamma guarda c’è un western!
Quasi incredibile al giorno d’oggi, anche se Hell or High Water era un western pure quello.
Ma qui ci sono le giacche azzurre, gli indiani, i coloni morti e i cavalli, quindi non c’è trucco e non c’è inganno: è un western… sui generis.
Il capitano Blocker è un militare per cui l’unico indiano buono è quello morto (un po’ stile John Wayne prima maniera). Ha i suoi buoni motivi per vederla così, gli stessi motivi che gli impediscono di essere al settimo cielo quando scopre che dovrà scortare un capo indiano malato, nelle terre dei suoi avi dove vuole morire.
Lungo la strada, che è costretto a percorrere, incontrerà la Sig.ra Quaid, unica superstite di un insediamento di coloni attaccato dagli indiani. L’odio per loro aumenterà sempre più, ma non sfocerà mai all’esterno, piuttosto è un fuoco che lo consuma dentro, come il fuoco della vendetta che arde dentro la donna superstite.
Sarà un lungo cammino quello che questo eterogeneo gruppo dovrà compiere e non sarà facile.
Il film di Scott Cooper è di pura sottrazione. C’è un enorme violenza, forse una delle scene più crude e terribili, seppur non splatter, che incontrerete mai, ma non è mai gratuita, non è mai ostentata.
Hostiles è uno di quei film che ti cresce dentro pezzo per pezzo, un po’ come i legni Kapla che uno a uno formano piramidi sempre più alte.
Christian Bale è lì a regalare un semplice gesto, una mossa e poco di più, ma allo stesso riesce a mostrare tutto il suo tumulto interiore, tutto il suo odio senza fine e la sua compassione.
Non è in mostro, né un uomo cattivo, è solo il prodotto di quell’insensata violenza che gli sta tutta intorno.
Di contro la Pike è una sorta di statua che sembra incrollabile a dispetto di tutto ciò che le ruota intorno, finché non esplode.
Due anime tormentate destinate a capirsi in un linguaggio che trascende tutto il resto, quello dl dolore.
Non è un caso se questo film esce nell’epoca di Trump, un’epoca dove sembra che qualcuno voglia calcare la mano sulle diversità. Il West di allora che era visto come selvaggio, ma come fonte di opportunità può essere qualcosa che ancora oggi giustifica scelleratezze varie.
Un film difficile, minimalista, lento, quasi funereo, ma che se riuscirete a portare a termine, vi lascerà qualcosa dentro