Gagarine: ad Alice nella Città un'opera sul senso di appartenenza e la forza di difenderlo
Presentato nella sezione Alice nella Città, durante la 15esima edizione della Festa del Cinema, dove si è aggiudicato la Menzione Speciale del Premio Camera d'Oro/MyMovies, la Menzione Speciale DO Rising Star Award (ad Alseni Bathily) e il Premio Rolling Stone alla Miglior Colonna Sonora, Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh prende spunto da vicende realmente accadute.
Il giovane Youri (l'esordiente e bravissimo Bathily) vive in un complesso residenziale che prende il nome dal primo uomo giunto sullo spazio, Cité Gagarine, e che sta per essere demolito. Man mano che la comunità trova altre sistemazioni e abbandona la propria abitazione, cresce la determinazione di Youri nel voler salvare il luogo in cui è nato e cresciuto, e da cui non vuole in alcun modo separarsi.
Le immagini e i filmati d'archivio si alternano con il racconto di finzione, andando a comporre un quadro quanto più realistico e di impatto possibile. I movimenti della macchina da presa accarezzano questi edifici ancora pieni di dignità, di storia. C'è una sorta di poesia nel seguirli e abbracciare il panorama intero, mentre la voce fuori campo elenca, come fosse una vera e propria condanna a morte, tutti i problemi del quartiere che lo porteranno alla demolizione.
Quest'ultima si traduce in incubi per Youri, che sogna invece di veder sparito il suo peso e poter levitare nello spazio, a mo' di astronauta, portando in salvo la sua casa e il mondo che conosce e ama. Per raggiungere il suo scopo è disposto anche a separarsi dagli ultimi ricordi materiali che ha della mamma, barattati in cambio di materiale elettrico. Nel corso della narrazione non è subito chiarissimo cosa abbia in mente Youri, ed è proprio grazie a questo “escamotage” che la sorpresa finale arriva come un pugno nello stomaco. Potente, emozionante, splendente.
Sopra ogni cosa aleggia la sensazione di imminenza: le ruspe sono pronte a distruggere e radere al suolo, le macerie sono ciò che resterà a testimoniare la vita di coloro che erano lì.
Difficile comprendere il senso di appartenza quando non se ne ha uno altrettanto forte, ma il legame di Youri con la sua Cité Gagarine traspare in ogni fibra del suo essere. Le azioni, le parole, gli sguardi sono tutti rivolti ad essa. E nel momento in cui trova dei compagni leali e preziosi al suo fianco, incarnati dalla bella Diana (Lyna Khoudri, già apprezzata in The Specials e insignita di un Premio César) e il simpatico Houssam (Jamil McCraven), il suo sogno sembra un passo più vicino e meno impossibile da realizzare. Ma la realtà è un'altra cosa.
L'impresa di demolizione del quartiere alla periferia di Parigi ha avuto infatti inizio nel 2019 e si è protratta per ben 16 mesi. Negli iniziali progetti, al suo posto sarebbe dovuto sorgere un eco quartiere.