Dog Days, quando Cupido è travestito da quadrupede scodinzolante
Per gli amanti dei cani, è in arrivo una nuova, adorabile commedia che fa leva su personaggi accattivanti e su una serie di buffi e simpatici amici a quattro zampe. Dog Days, di Ken Marino, si presenta fin dalle prime battute come un film corale che intreccia fra loro le storie di una serie di personaggi, nella cornice sempre suggestiva e stuzzicante di Los Angeles.
C'è Liz, conduttrice televisiva che, dopo la rottura con il fidanzato, assiste il suo adorabile cane caduto in depressione per poi conoscere un atleta di successo il cui unico, vero amore, stabile e duraturo è Brandy, una cagnona un po' anziana a cui è legatissimo. Poi ci sono Grace e suo marito che hanno appena adottato una bambina e faticano a creare un legame con lei, almeno fino a quando la piccola Amelia non incontra un carlino femmina che vaga senza meta e che funge da legante tra i neo genitori e la piccola. La cagnolina in questione appartiene però a un vedovo apparentemente scorbutico che, con l'aiuto del ragazzo che gli porta abitualmente la pizza, cosparge la città di volantini per ritrovarla. Infine ci sono Tara, una giovane dolce e vivace che lavora in un bar, segretamente attratta da un veterinario tanto bello quanto insulso; Garrett, eterno ammiratore della ragazza, che gestisce un rifugio per cani e Dax, musicista e neo zio che, per aiutare la sorella che ha appena avuto due gemelli, le tiene l'enorme cane Charlie.
Nel corso di una piacevole ora e mezza, tutti questi personaggi si interfacciano con una serie di simpatici quadrupedi, in un avvicendarsi di situazioni alternativamente buffe, tenere e commoventi.
Il film si fa portavoce di più messaggi: non solo la gioia che questi animali donano a chi se ne prende cura ma anche l'importanza dell'adozione. Perché se l'essere umano compie una buona azione, il cane adottato, dal canto suo, gli sarà eternamente riconoscente e gli donerà un amore incondizionato, unico nel suo genere. Come ha scritto infatti la poetessa Gertrude Stein, "Io sono io perché il mio cagnolino mi riconosce".
Il cast è assolutamente accattivante e comprende Eva Longoria, l'indimenticabile Gabrielle delle Desperate Housewives, e Rob Corddry, già visto, tra gli altri, in Warm Bodies e Pain & Gain, nel ruolo dei neo genitori, innamorati e fortemente desiderosi di creare una famiglia. Nina Dobrev e il comico Tone Bell, che litigano in diretta televisiva per poi innamorarsi, complice l'intesa tra i rispettivi cani. Vanessa Hudgens, volto ben noto tra i giovani che l'hanno seguita in High School Musical, e Jon Bass, visto in Molly's Game, che nel film si conoscono e si apprezzano strada facendo grazie, anche in questo caso, alla piccola Gertrude, una buffissima Chihuahua munita di casco rosa a causa di un trauma cerebrale.
Ron Cephas Jones, attore di colore apprezzato sia al cinema che in tv, ad esempio in He got game ed in Law & Order, e il giovanissimo Finn Wolfhard, star di IT e di Strangers Things, che, come in uno Scoprendo Forrester al contrario, interpretano rispettivamente un professore di letteratura vedovo e introverso ed il ragazzo delle pizze: il rapporto che pian piano si instaura tra i due, farà ritrovare all'anziano la gioia di vivere, perduta dopo la morte della moglie. Adam Pally, già nel cast di Iron Man 3 e Nonno scatenato, e Jasmine Cephas Jones, figlia dell'attore sopra menzionato, nei ruoli di Dax e Lola, chitarra e voce di una band dal nome improbabile, della quale Charlie, il cane della sorella Dax, diventa la mascotte.
Personaggi simpatici, vivaci, genuini: ben tratteggiati seppure non particolarmente originali. Lo stesso film, del resto, sembra non aggiungere molto di nuovo alla cinematografia canina, per così dire, ma è innegabile che per gli amanti dei quadrupedi scodinzolanti, Dog Days sarà un piacevole diversivo, complice anche la colonna sonora briosa e il brano finale, l'immancabile Who let the dogs out.
L'happy end è dietro l'angolo e sebbene possa risultare a tratti melenso, è la perfetta conclusione di una commedia leggera e gradevole, di quelle che addolciscono la giornata e allontanano, anche solo per un'ora e mezza, le brutture quotidiane.