Darkest Minds: Un’altra distopia all’orizzonte
The Darkest Minds è una saga scritta da Alexandra Bracken che si compone di 4 tomi più uno di cui solo il primo edito in Italia (sull’onda del film ovviamente).
L’ambientazione è quella di un futuro distopico, a cui ormai siamo fin troppo avvezzi, in cui la protagonista, una teenager, cercherà di mettere fine ai pericolosi disegni governativi.
Che dire… tutto costruito perfettamente a tavolino per massimizzare l’effetto sul pubblico che gli americani definiscono “young adult” (i vecchi teenagers) che spendono per sognare un futuro più equo tra le pagine dei libri o al cinema.
La Fox ha astutamente puntato su questo nuovo cavallo vincente dopo il termine della sua saga “The Maze”.
Ma veniamo a noi pubblico che, dopo Twilight, Hunger Games, Divergent e The Maze, appunto, per citare gli ultimi e più prolifici, ci troviamo nuovamente a confrontarci con questa realtà in cui, a seguito di una mutazione improvvisa, tutti i bambini sviluppano poteri. Il Governo attiva così un sistema di caste per controllare chi ha i poteri maggiori e quindi potenzialmente troppo pericoloso.
La nostra eroina sarà quindi catapultata in questo incubo dove non si capisce mai chi è chi e le vere intenzioni delle organizzazioni coinvolte, solo i stessi ragazzi sembrano essere la soluzione.
Il film non ci regala nessuna novità assoluta, né di trama, né di personaggi, tanto meno di ambientazione. Di fatto è un calderone in cui si miscelano, sapientemente, le componenti dei vari predecessori spingendo forte sul tema del razzismo, dello “sterminio governativo” e della manipolazione.
DI buono il cast di giovani che ben tengono la scena.
Sicuramente l target del prodotto è per i più giovani che avranno di che divertirsi, per un pubblico più raffinato ci sarà solo la tensione per la storia stessa… forse.
Questo primo film sconta anche la necessità di presentare mondo e personaggi, quindi ci attendiamo di più dai sequel (che si vocifera possano essere quattro).