Daddy's Home
Will Ferrell vs. Mark Wahlberg in una nuova, divertentissima commedia.
Brad e Sarah (Linda Cardellini) sono felicemente sposati ma Brad fatica a farsi accettare dai due figli di lei, Megan e Dylan, avuti dal precedente marito. Ben presto, proprio quando il patrigno sta riuscendo a guadagnarsi l'affetto dei due bambini, Dusty torna a farsi vivo per riaffermare il suo ruolo indiscusso di papà.
Insicuro, imbranato e riservato il primo, palestrato, carismatico e imperturbabile il secondo: ne vedremo delle belle con la coppia che aveva già fatto faville in I poliziotti di riserva.
Fino ad ora il nome di Will Ferrell è stato associato a commedie made in USA in cui l'attore interpretava personaggi sboccati e sopra le righe, fermo restando che lieto fine e buoni sentimenti trionfavano sempre su espressioni scurrili e situazioni a dir poco paradossali.
In Daddy's Home, Will Ferrell è il buono o, per essere più precisi, lo sfigato. Mentre Wahlberg, non nuovo ai ruoli comici – basti pensare a Ted e al suo esilarante seguito – interpreta il bullo della situazione, con muscoli in bella vista e un'inarrestabile propensione alle sfide.
Diretto da Sean Anders, già regista di That's my boy e di Come ammazzare il capo 2, Daddy's Home è una commedia frizzante e divertente che mette da parte le volgarità di turno per concentrarsi sull' esilarante sfida tra patrigno e papà, in cui il ruolo del primo viene completamente ribaltato e in cui Will Ferrell, complice la valida sceneggiatura di Brian Burns, John Morris e lo stesso Sean Anders, sembra fare il grosso del lavoro unicamente con la sua fisicità, come a suo tempo fecero comici del calibro di Buster Keaton o Benny Hill.
Il duo comico si amalgama alla perfezione in una serie di gag e sequenze decisamente spassose in cui, alternativamente, i protagonisti cercano di accaparrarsi moglie e figli a suon di regali fuori misura come un pony o i costosissimi biglietti per la finale dell'NBA.
Al fianco dei due mostri sacri della commedia americana contemporanea, Thomas Haden Church – vincitore dell'Oscar per Sideways – che interpreta il capo di Ferrel e Bobby Cannavale, endocrinologo cui ricorrono Brad e Sarah per tentare di avere figli poiché lui, in seguito ad un incidente, è stato dichiarato sterile. Anche in questo caso, la visita medica è letteralmente da sbellicarsi dalle risate.
Regista e sceneggiatori sono stati capaci di realizzare una commedia comica ma non solo, che facesse ridere ed anche riflettere sulle famiglie allargate: realtà decisamente attuale che spesso genera disaccordi ma che, alla resa dei conti, sembra aver fatto suo il detto “più siamo, meglio è”.
Tra cani ciechi e aggressivi, un Natale inaspettato, banconote da venti dollari elargite per comprarsi l'affetto e un finale a suon di musica, Daddy's Home diverte e intrattiene per un'ora e mezza con la sua regia fluida e pulita e dialoghi efficaci, cuciti ad hoc su ognuno dei personaggi.
Perfetto in compagnia di amici e di una mega porzione di pop corn.
Piccola curiosità: lo stuntman che sostituisce Ferrell nella comica sequenza in cui rischia di uccidersi con lo skateboard, è stata girata non da un qualsiasi giovane capace con la tavola ma dal leggendario Tony Hawk, meglio conosciuto come birdman.