Come un gatto in Tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto: Il gatto continua a schivare auto

Fedeli alla formula aurea: squadra vincente non si cambia, che per quanto riguarda l'industria dell'audiovisivo si sposa al corollario: se ha fatto i soldi facciamone un altro, ecco il secondo capitolo di Come un Gatto in Tangenziale.

La Cortellesi aveva ben pronosticato l'orizzonte della love story con Albanese, che ha infatti avuto vita breve come quella dei loro due figli. Li ritroviamo quindi l'uno alla prese con un progetto di riqualificazione della borgata romana, con tanto di nuova compagna molto fashion, e lei a Bastogi a brigare con le sorelle cleptomani.
Proprio queste la mettono nei guai (sai che novità) così che per evitare il carcere deve chiedere l'aiuto del suo ex, che le fa ottenere i servizi sociali presso una parrocchia. Da qui la catena di eventi, equivoci e casini vari che da corpo al film.

Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, si tratta di un'opera che vive sulle spalle dei due protagonisti. Chiaramente se non fossero due mostri come la Cortellesi e Albanese, sarebbe stata un tracollo, ma grazie a loro, a qualche battuta e all'apparizione di Amendola (non Ferruccio ovviamente), ne risulta un film di intrattenimento piacevole con qualche buon momento.
Vero è che non passerà agli annali, ma in questo momento di penuria di spettatori, chissà che non sia un viatico per la sala.

Il cinema italiano di intrattenimento è da sempre questo, e funziona pure, quindi non stiamo a fare i sofisti cercando di dare valori che nessuno voleva mettere, né cercare, in un'opera di questo tipo.
Sediamoci e facciamoci due risate con due dei migliori attori/comici, e nel caso della Cortellesi anche cantante, che abbiamo.

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