Cicogne in missione
All'undicesima Festa del Cinema di Roma arriva il primo, grande titolo di animazione, Cicogne in missione. Targato Warner Bros. e diretto da Nicholas Stoller e Doug Sweetland, il film è divertente, avvincente, carico di avventure e personaggi esilaranti e ricco di valori e messaggi positivi.
Le cicogne, si sa, hanno sempre avuto il compito di consegnare i bambini: ancora oggi, per fare augurio gradito a chi cerca un figlio, si dice “in becco alla cicogna” e tra i disegni più utilizzati in tema neonati, ci sono proprio le cicogne che trasportano il fagotto nel loro lungo becco.
Tutto procedeva per il meglio nell'azienda di spedizioni sul Monte Cicogna, fino a quando una cicogna di nome Jasper si rifiutò di portare a destinazione una bambina e, una volta distrutto il localizzatore con l'indirizzo della sua famiglia, la piccola rimase nell'azienda, unica umana tra migliaia di volatili. Tulip ora ha 18 anni ed è giunto il momento di rimandarla nel mondo dei suoi simili ma Junior, futuro capo, non se la sente di licenziarla e la mette al reparto lettere, fermo da tempo perché la tecnologia ha soppiantato le care, vecchie carta e penna.
Il caso vuole che il piccolo Nate, figlio unico di due genitori che lavorano incessantemente senza accorgersi di lui, scriva alle cicogne chiedendo un fratellino. La lettera arriva, la fabbrica di bambini viene attivata per errore et voilà, una bella bimba è servita.
Ha inizio così l'emozionante film dei due registi, non certo nuovi nel campo dell'animazione: Doug Sweetland infatti ha lavorato a lungo per la Pixar e per capolavori tra cui Cars, Monsters&Co e Alla ricerca di Nemo mentre Nicholas Stoller ha scritto ed è stato produttore del recente The Muppets, con Jason Segel.
A livello tecnico-visivo, il film è il classico, impeccabile esempio della più avanzata animazione, accurata e sfavillante, che punta tutto su personaggi dalle buffe espressioni e dalla spiccata gestualità e su paesaggi e scenografie suggestivi e dettagliati.
Il 3D è stato messo da parte in favore di una valida sceneggiatura fatta di situazioni esilaranti, tragicomiche gag con protagonista il malcapitato Junior e numerosi spunti di riflessione. Tante le scene spassose che costellano la narrazione: dai disagi delle cicogne durante i voli di consegna, con i bambini che gliene combinano di tutti i colori, fino a Junior in una sala piena di vetri che, come tutti i volatili, non vede e contro cui continua comicamente e inesorabilmente a sbattere.
Dai paffuti uccellini vittime del perfido boss – li usa per giocare a golf e come pallina antistress – fino al branco di lupi, dotati di incredibili capacità di adattamento e trasformazione, ce n'è davvero per tutti i gusti e come ogni film di animazione che si rispetti, oltre alle risate arriva anche l'immancabile lacrimuccia finale.
In Cicogne in missione il valore della famiglia è presente in tutte le sue accezioni: la famiglia classica composta da genitori e figli, quella intesa come coppia in cerca di figli che non arrivano, l'azienda dove tutti collaborano, cooperano e si aiutano vicendevolmente e la famiglia, infine, come squadra, ovvero quella composta dalla cicogna Junior, da Tulip e dalla piccola Diamantina che, tra mille traversie, deve essere portata a Nate e ai suoi genitori.
Forte dei due nuovi brani Kiss the sky, interpretata da Jason Derulo, e Holdin' out dei Lumineers, Cicogne in missione è spassoso e originale e, per quanto in maniera latente, punta anche il dito contro i genitori super indaffarati che non si accorgono della solitudine dei propri figli, lasciati spesso soli poiché il lavoro assorbe tutte le loro attenzioni.
Unico avvertimento: preparatevi, cari genitori che porterete i vostri bambini al cinema, perché dopo Cicogne in missione la temutissima domanda su come si fanno i bambini arriverà, e dovrete essere pronti a dare una risposta degna di questo nome!