Che vuoi che sia
Edoardo Leo alla sua quarta regia affonda il colpo e, grazie al successo di Noi e la Giulia, realizza un film molto personale dove la risata è del tutto marginale. Lo struttura è quella della commedia, la vera commedia e non certo i film comici a cui siamo stati abituati dall'appiattimento dell'italica produzione.
Il presupposto su cui costruisce il proprio castello è: sareste disposti a vendere la vostra intimità per 250.000 Euro?
Cifra non casuale peraltro, perché ad offerte ben più pingui la risposta sarebbe un ovvio si, come altrettanto facile sarebbe dire no a cifre più basse.
Nel mondo del costante precariato, dove anche chi ha un lavoro non riesce a risalire la scala sociale, né addirittura a vivere abbastanza sereno. In un modo dove un figlio, prima di essere una gioia è una voce in un bilancio precario (un mese di "nido" può arrivare a 650 Euro), l'opzione di mettere un video su internet, in cui si fa sesso, per 250.000 Euro, è la concreta possibilità di dare una svolta decisiva alla propria esistenza.
Detta così la storia sembrerebbe una sorta di Proposta Indecente, seppur partendo da posizioni molto diverse, ma c'è di più.
Leo mette sul piatto della bilancia, a modo suo, anche il fenomeno della viralità e dell'instant fame, in grado di catapultare qualcuno dall'anonimato alle vette della popolarità, senza alcun merito oggettivo se non essere diventato un fenomeno web.
La nostra società accelerata, ormai al di la delle umane possibilità cognitive, ha bisogno di bruciare costantemente nuovi fenomeni. Giusto per dare un ordine di grandezza, la "Pokemon mania" scoppiata ad inizio estate è ormai fuori dai radar e parliamo del record di download per un' app.
Così la coppia protagonista, Anna e Claudio, diventano l'oggetto morboso, della fame di nuovo e curioso, non solo della comunità internet, ma anche del loro stesso microcosmo.
L'idea iniziale è quella di un crowfounding per lanciare un'applicazione con cui Claudio potrebbe "svoltare", lui tecnico informatico in perenne precariato. Ma poi, in un momento di frustrazione, complice l'alcool, nasce l'idea di dare come premio questo "filmino amatoriale"... e il success sarà immediato.
Può una coppia normale resistere ad una tale pressione?
Ovviamente per mettere in scena un impianto simile serviva flessibilità, capacità e una coppia affiata, niente di meglio che la Foglietta e lo stesso Leo già rodati e amici da tempo.
Papaleo e la Massironi, come Storti e Wertmuller sono quell'anima umoristica in più che alleggerisce il tono.
Un'ottima occasione per vedere una vera commedia e riflettere.