Caravaggio – l’Anima e il Sangue: Michelangelo Merisi come non lo si è visto mai
Ammirare dal vero un’opera di Michelangelo Merisi, detto 'il Caravaggio', è un’esperienza indimenticabile che i cittadini della Capitale hanno la fortuna di vivere quotidianamente senza spendere neppure un euro. Già, perché ai romani basta varcare la soglia di certi luoghi sacri per trovarsi di fronte ai capolavori di una tra le figure più amate, controverse e misteriose della storia dell’arte. Tre sono infatti i dipinti del Caravaggio custoditi nella chiesa di San Luigi dei Francesi (Vocazione di San Matteo, Martirio di San Matteo e S. Matteo e l’Angelo), uno in quella di Sant’Agostino (Madonna dei Pellegrini) e due nella Basilica di Santa Maria del Popolo (Conversione di San Paolo e Crocifissione di San Paolo). E’ pur vero però che, a causa delle più che giustificate misure di sicurezza, la distanza che intercorre tra quei dipinti e l’occhio di chi li osserva è tale da non consentire di coglierne importanti dettagli. Ma con il toccante documentario Caravaggio – l’Anima e il Sangue, del regista Jesus Garces Lambert, gli spettatori avranno la possibilità di catturare addirittura il tratto delle singole pennellate lasciate sulla tela dall’immenso artista lombardo.
Dopo Firenze e gli Uffizi, San Pietro e le Basiliche Papali di Roma, e Raffaello – Il Principe delle Arti – tutti lavori realizzati in 3D –, Sky, Magnitudo Film e Nexo Digital regalano al pubblico un’ora e mezza di pura emozione: 90 minuti di totale immersione nell’Io caravaggesco. Girato in 8K, e quindi ad altissima risoluzione, il lungometraggio del filmmaker messicano, trasferitosi da anni in Italia, arriva sul grande schermo dopo una lunga serie di altri film dedicati a Caravaggio. Eppure, malgrado le tante versioni cinematografiche, quest’opera di enorme spessore artistico si differenzia dalle precedenti produzioni grazie anche all’azzardo narrativo che la rende estremamente moderna. Attraverso incisive e simboliche scene contemporanee interpretate da un attore non professionista - momenti che rappresentano qui l’inquietudine e gli stati d’animo del geniale pittore, quali il dolore, la passione, la ricerca della libertà, l’attrazione per il rischio, il bisogno della pietas, del perdono e della redenzione - , ci si addentra in un magnifico viaggio evocativo della tormentata esistenza di Caravaggio, a cui presta la voce Manuel Agnelli, frontman del gruppo musicale degli Afterhours. Un lavoro stupendo che, con l’utilizzo del formato Cinemascope 2:40, oltre a un trattamento della luce effettuato in post produzione, raggiunge uno strabiliante risultato visivo.
Uno dei tanti pregi di Caravaggio – l’Anima e il Sangue, è la sensazione che la materia pittorica sembri farsi viva, donando ai presenti una percezione quasi tattile e tridimensionale dei dipinti stessi. Merito di tutto ciò è in gran parte da attribuirsi allo splendido uso della CGI, che riesce a trasformare in movimento la fissità di un’azione soltanto presunta: il volto contratto di Medusa che, alla vista del fiotto di sangue che le sgorga dalla gola, urla il suo orrore sotto l’agitarsi delle serpi che le fanno da chioma, è un’immagine mozzafiato. E così, mentre la macchina da presa si sofferma su quei capolavori assoluti la cui bellezza provoca brividi di commozione al solo guardarli, gli interventi degli storici dell’arte Claudio Strinati, Mina Gregori e Rossella Vodret raccontano lo spessore artistico e umano di Caravaggio: un uomo che ha trasformato la nerezza dei suoi demoni interiori in luce divina e, al tempo stesso, maledettamente terrena.
Complimenti dunque all’intera squadra che a questo progetto ha lavorato, ovvero: Cosetta Lagani, Laura Allievi, Jesus Garces Lambert, Massimiliano Gatti, Matteo Curallo, Valentina Corti, Vincenzo Cilurzo, Filippo Balderi, Francesco Invernizzi per Magnitudo Film, Dimitri Cioffi per Sky, e Nexo Digital per la distribuzione. E speriamo di averli nominati tutti, perché senza il loro prezioso apporto avremmo dovuto rinunciare a questo imperdibile evento cinematografico, nelle sale il 19, 20 e 21 febbraio.