Book Club – Tutto può succedere. Vecchie a chi?

Che l'abbiate letta o meno, la saga di E.L. James, Cinquanta sfumature di grigio, l'avrete sicuramente sentita nominare e ne conoscerete tutti il contenuto piccante. Che si consideri lettura da casalinghe disperate o fuga peccaminosa tra un vincitore del Premio Strega ed un polpettone intellettualoide, sta di fatto che le fantasie erotiche messe in pratica da Christian Grey e da Anastasia Steele hanno colpito milioni di lettori in tutto in mondo.

Incluse quattro amiche di vecchia data che si riuniscono ogni mese per discutere del libro appena letto. Le quattro donne in questione sono niente po' po' di meno che Jane Fonda, una vera bomba nonostante i suoi - udite udite - 81 anni, Diane Keaton, che di anni ne ha 73, Candice Bergen, sua coetanea, sebbene un po' appesantita fisicamente, e Mary Steenburgen, la più giovane del quartetto con appena 66 anni.

Ognuna con la sua attività e con la sua famiglia, ognuna con il suo desiderio di tornare a fare faville, chi dopo la vedovanza, chi dopo un divorzio, chi, semplicemente, dopo trentacinque anni di matrimonio. E cosa meglio di una saga hard per risvegliare gli appetiti sessuali di queste donne non più tanto giovani?

Tra battute spassose sull'età che avanza - "Se Dio avesse voluto che a quest'età facessimo ancora sesso non ci avrebbe ridotte così" - sulla femminilità ormai sopita e sui siti per incontri, le vicende delle quattro amiche si dipanano tra situazioni comiche e disquisizioni tanto esilaranti quanto attuali. Forte del ritmo brioso e dei dialoghi frizzanti, il film scorre piacevolmente verso il prevedibile, ma sempre piacevole e catartico happy end, condito dalle apparizioni dei quattro partner che, a loro volta, sono niente po' po' di meno che Andy Garcia, che a 62 anni sprizza sensualità da tutti i pori, Don Johnson, sempre fascinoso e padre, tra l'altro, della versione cinematografica di Anastasia Steele, interpretata da sua figlia Dakota, Craig T. Nelson, alto e possente, e Richard Dreyfuss...che fisicamente non è proprio un adone ma di sicuro è una leggenda, vediamola così.

Mescolate le coppie et voilà, il film è servito: otto mostri sacri del cinema, otto volti di una certa età che parlano di maturità e di una nuova vita, quella che comincia quando si riscopre l'amore.

Il regista Bill Holderman, che come produttore ha all'attivo film come The old man and the gun, A spasso nel bosco e La regola del silenzio, passa per la prima volta dietro la macchina da presa, concentrandosi nuovamente su personaggi non più giovani, dei quali racconta, in maniera delicata e ironica al tempo stesso, gli stati d'animo in un momento di passaggio e consapevolezza. Quel momento in cui si tirano le somme, che spinge ad un ultimo, necessario e perché no, anche folle, sprazzo di vitalità senza il quale il resto della vita avrebbe poco senso e sarebbe mostruosamente piatto.

Una sorta di contraltare femminile di Last Vegas, in cui Robert De Niro, Morgan Freeman, Kevin Kline e Michael Douglas, amici da tempo immemore, ritrovano la spinta per vivere pienamente l'età adulta.

Book Club – Tutto può succedere è un film volutamente leggero che punta ad intrattenere con un cast stellare, che indaga su una tematica certamente attuale e che, infine, si avvale di una bellissima colonna sonora composta, tra gli altri, da You sexy thing (I believe in miracle), I'd do anything for love di Meat Loaf, Marvin Gaye di Charlie Puth e, in chiusura, l'intramontabile More than this dei Roxy Music con Bryan Ferry, a coronare il fatto che l'amore è un ingrediente imprescindibile della nostra vita, anzi, ne è il motore indiscutibile.
Che sia un amore temuto per tanti anni, uno ritrovato o addirittura uno incontrato per caso, senza dubbio viverlo è la cosa migliore che si possa fare, anche quando non si è più giovani.