Blinded by the light: il film vincitore a Giffoni è una favola per i più giovani, arricchita dalle canzoni del Boss
Vincitore al Giffoni Film Festival 2019, nella categoria Generator +13, Blinded by the light – Travolto dalla musica parla di Javed (Viveik Kalra), un teenager con la passione della scrittura e della musica rock, al quale cambierà la vita l'ascolto di Bruce Springsteen.
Liberamente ispirato ai testi del Boss – un po' come ha fatto il nostrano Un'avventura con quelli di Battisti e Mogol – e alla reale storia del giornalista (e co-sceneggiatore) Sarfraz Manzoor, il film è una vera e propria favola sull'identità e sui sogni, sull'importanza di seguirli senza scendere a compromessi o tradire la fiducia di chi si ama. Ma sia chiaro che si tratta di una favola prettamente indirizzata ad un pubblico giovane e smaliziato, libero di accogliere tutti i messaggi positivi che da essa scaturiscono ma che possono apparire, ad uno sguardo più maturo, alquanto semplicistici.
Gli anni Ottanta sono la cornice all'interno della quale si sviluppa la vicenda, resi alla perfezione non solo dalla fotografia e dai numerosi dettagli sparsi qui e là (persino sui bellissimi titoli di testa), che danno il tono e permettono di respirare il clima dell'epoca, quanto soprattutto dalle canzoni di Springsteen, che vanno ad inserirsi in un discorso più ampio, caratterizzando al tempo stesso la figura del protagonista,
Cresciuto in un sobborgo di Londra ma appartenente ad una famiglia pakistana, Javed ha un sogno, diventare scrittore, ma non può confessarlo al padre che vorrebbe per il figlio un lavoro meno precario, una prospettiva di vita diversa da quella che ha avuto lui, fatta di stenti e di difficoltà, costretto a chiedere i soldi da tutta la famiglia e a tingersi i capelli per sembrare più giovane. L'incontro con un'insegnante rivoluzionaria, sulla falsariga del professor Keating de L'attimo fuggente, interpretata da Hailey Atwell, darà modo al giovane di mettersi alla prova, di uscire dal guscio di segreti e costrizioni in cui vive, e di intraprendere quella che sarà poi la sua strada. Ad affiancarlo in tale percorso ci sono, ovviamente, un amico (Aaron Phagura) che lo introduce alla musica di Springsteen, motore ed anima di tutta la storia, ed una ragazza (Nell Williams) che gli mostra il lato positivo del non andare d'accordo con i propri genitori.
Girato in una maniera alquanto atipica, con degli inserti da musical che non sempre appaiono ben saldati al resto della narrazione, Blinded by the light accenna anche a una questione delicata ed attuale come quella dell'integrazione di una comunità (in questo caso si tratta di pakistani) all'interno di una società più ampia e variegata, specchio della situazione in cui si trova Javed col suo nucleo familiare.
Nonostante la scrittura basilare, il finale vanta un picco emozionale, grazie al discorso su come le parole del cantautore statunitense possano fungere da ponte tra le ambizioni del protagonista e le sue origini, abbattendo qualsiasi muro tra lui e la sua famiglia, e conducendolo un passo più vicino al suo sogno.