Birds of Prey: La preda è lo spettatore
La DC sembra un gregario al Giro d’Italia… al perenne inseguimento della Marvel per poi crollare ben lontani dal traguardo.
Birds of Prey dovrebbe essere la loro risposta a Deadpool, un film caciarone, molto sopra le righe e con in più il “girl power” ai massimi, d’altronde non sono stati forse loro a presentarci la super eroina per eccellenza? Wonder Woman per la cronaca.
Di tutte queste belle intenzioni resta solo il “girl power” fin troppo ostentato. E dire che ce la mettono tutta, perché se da un lato Margot Robbie è più o meno l’incarnazione del sogno erotico di ogni maschio occidentale (e non), le altre quattro protagoniste sono piuttosto variegate non solo nelle etnie (ovviamente si copre di tutto dall’afroamericano all’orientale passando per i latini), ma anche nel modello estetico.
Bravi, seppur pedissequi.
Il vero problema sta nel film che non è né carne, né pesce e vive di alcune sequenze esteticamente notevoli e del personaggio di Harley Quinn che comunque funziona, ma meglio se diluito in mezzo ad altro.
Quindi ricorderemo tutti l’irruzione multicolore nella stazione di polizia, come anche la scena alla Tango e Cash in mezzo ai detenuti. Diventerà cult la maniacale ossessione per l’egg sandwich… ma poi?
Confusione, direzione narrativa assente, e soprattutto nessuna collocazione, perché se si vuole percorrere quella strada si deve osare molto di più scendendo nello spaltter, nell’erotico o al limite nella vera oscurità d’animo come in Joker, ma la voglia di non trovarsi etichettati con qualche divieto lascia tutto in sospeso.
Alla fine viene anche da chiedersi come possano 5 tizie sbaragliare una pletora di gangster senza uno straccio di super potere (Black Canary esclusa), dove siano supervillain e super eroi e perché Obi-Wan Kenobi sia li a fare faccette e indossare ridicoli guanti.
Non bastano centinaia di fuck, una mazza da baseball e due belle chiappe per fare un film, tanto meno di super eroi, perché si, anche se non lo si vorrebbe, staremmo parlando di super eroi.