Big Fish & Begonia: Un mondo incantato al di sotto di quello umano dove abitano valori assoluti d’amore e solidarietÃ
Sotto la placida armonia della superficie del mare si muove un mondo ricco, in cui un’esistenza parallela a quella terrena degli umani vive la propria vita, custodendo le anime degli umani passati a miglior vita e amministrando attraverso aria, terra, fuoco, acqua l’equilibrio delle cose. Compiuti sedici anni, la giovane Chun (che significa Begonia, e allude ai grandi poteri della ragazza legati alle piante di Begonia) dovrà compiere la consueta incursione nel mondo umano, attraversando un portale che si apre e richiude solo per l’occasione, e oltre il quale la vita sottostante per un attimo si congiunge a quella terrena. Mutata in delfino rosso e riemersa nelle acque ‘umane’ Chun incontrerà un giovane umano particolarmente legato al mondo del mare e dei delfini. E quando Chun, in procinto di far ritorno al suo mondo, resterà intrappolata in una rete, il giovane metterà a repentaglio la sua stessa vita pur di salvare quella di lei. Un sacrificio estremo che darà vita a un legame indissolubile e a una catena di eventi e sacrifici a cavallo tra i due mondi.
Vincitore di numerosi premi e largamente apprezzato in giro per il mondo, Big Fish & Begonia associa un immaginario bellissimo di mondi paralleli che s’intrecciano, a una storia universale di amori puri e incontaminati legati a doppio filo al concetto di sacrificio. Una dimensione estremamente poetica che si sviluppa attraverso il duplice binario narrativo di un amore ‘istintivo’ ma impossibile (quello tra Chun e il giovane umano), e di un amore coltivato invece nella costanza di una presenza e di un supporto sempre forti (quello tra Chun e il suo migliore amico Qiu). Il sacrificio della giovane Chun per quell’uomo che a sua volta si era sacrificato per lei, rappresenta in effetti il tassello di unione di questa sorta di triangolo amoroso e ‘sacrificale’ invariabilmente sostenuto dall’amore e dai valori positivi di aiuto per l’altro e di slancio solidale.
Visivamente impeccabile, realizzato in una tecnica mista che fonde perfettamente il disegno classico alla CGI, quest’opera d’animazione cinese a firma dei registi Liang Xuan, Zhang Chun recupera la profondità dell’antica tradizione cinese e di valori radicati nella cultura orientale. Racconto abitato dalla bellezza endemica di alcuni luoghi e personaggi (la signora delle anime, l’anziano e saggio nonno), Big Fish & Begonia prende per mano lo spettatore in un viaggio ai confini dell’amore (per il prossimo, per i nostri tanti mondi, per la natura) e lo trascina in un’odissea avventurosa che vince in bellezza, nonostante le diverse pecche narrative che inficiano (anche se non del tutto) il processo di empatizzazione con la storia.
Nella rielaborazione non sempre lineare, e nelle numerose digressioni non sempre funzionali, Big Fish & Begonia trova infatti il suo limite maggiore; un limite accresciuto dalla distanza culturale su cui il film si fonda e che rende di non semplice accessibilità la sua dimensione più profonda e allegorica. La potenza dell’immagine e della caratterizzazione dei personaggi nel loro incarnare valori di purezza assoluta riesce comunque a trascendere in parte i difetti narrativi del film, e a rilanciare quel messaggio assoluto di amore che è poi il vero valore aggiunto e la grande forza di quest’opera.