Belle & Sébastien – L’avventura continua

Prima di tutto vi fu la raccolta di racconti scritti da Cécile Aubry, da cui vennero tratte sia tre serie televisive francesi a metà anni Sessanta, sia il popolarissimo cartoon sfornato dalla MK Company nel 1981.

Ma è stato solo nel 2013 che la tenera storia dell’amicizia tra il piccolo Sébastien e l’enorme cane bianco dei Pirenei da montagna Belle – ingiustamente accusato di terribili misfatti – ha potuto godere di una trasposizione per il grande schermo, grazie al lungometraggio live action Belle & Sébastien, immerso nelle Alpi francesi del 1943 e diretto dal Nicolas Vanier regista del documentario Il grande Nord.

Il Nicolas Vanier sostituito dal canadese Christian Duguay – autore, tra l’altro, di Screamers – Urla dallo spazio e del secondo e terzo Scanners – per questa continuazione che, ambientata nel Settembre di due anni dopo e con in corso i festeggiamenti per la fine della guerra, riporta l’ottimo Félix Bossuet nei panni del protagonista, ora di dieci anni e sempre affiancato dall’adorato compagno di avventure a quattro zampe.

Avventure che vanno dalla vertiginosa e tesa sequenza della discesa con slittino posta in apertura della quasi ora e quaranta di visione all’altamente realistico scontro tra un orso e il cagnolone; man mano che l’aviatore Pierre, ovvero Thierry Neuvic, li affianca nella ricerca della loro amica Angelina alias Margaux Châtelier, scomparsa in un incidente aereo nel cuore della foresta transalpina.

Ed è proprio a quest’ultimo che, in mezzo a colossali incendi e schianti con aeroplano, sono riservate buona parte delle imprese fisiche destinate a rendere completamente diverso dal capostipite questo secondo capitolo, maggiormente incentrato sull’intrattenimento per famiglie rispetto a quello che si era proposto di affrontare lo sviluppo dell’intimo rapporto tra Belle e Sébastien.

Del resto, come già accennato, è proprio dalla tipologia di cinema indirizzata alla spettacolarità a stelle e strisce che proviene colui che si trova qui dietro la macchina da presa... quindi, se non avete grosse pretese e desiderate anche l’indispensabile spruzzata di buoni sentimenti, accomodatevi in sala insieme ai vostri figli e non rimarrete delusi.