Adorabile nemica: Cambiare si può perché non è mai troppo tardi
Quattro sono i requisiti di un eccellente elogio funebre: il defunto deve esser stato amato dalla propria famiglia e dagli amici, ammirato dai colleghi, aver fatto del bene influenzando la vita di qualcun altro in modo profondo e, cosa più importante, deve avere un “jolly” ossia qualcosa che permetta di contraddistinguere il caro estinto da tutti gli altri. Peccato che la burbera milionaria Harriet Lauler (Shirley MacLaine) non padroneggi neppure uno di questi attributi.
Adorabile nemica, diretto dal videoclip-marker dei Pearl Jam e degli U2 ,Mark Pellington, è una storia di conversione e redenzione di chi vorrebbe addomesticare il futuro a suo piacimento e finisce con l’essere toccato dalla luce segreta di un miracolo. L’idea di far ruotare il soggetto del film intorno a quello che di recente è stato definito “ultimate selfie” o “autobituary” è interessante, ma avrebbe avuto bisogno di un’inventiva più agile, che lo sceneggiatore Stuart Ross Fink ancora purtroppo non possiede. La commedia è stata scritta su misura per la MacLaine e per il suo inconfondibile humour e, proprio per questo motivo, Adorabile nemica presenta buona parte dei difetti che questo genere di film comporta: tolta la star, l’opera non ne riesce a seguire la scia e si regge su una gamba sola.
L’indagine dei caratteri e delle psicologie delle protagoniste è solo superficialmente scalfita dalla trivella dell’introspezione. Dopotutto, non è proprio il caso di dire che il film sia stato confezionato con grandi pretese di serietà. Come frutti poco maturi, il personaggio della giornalista Anne (Amanda Seyfried) e quello della piccola ribelle Brenda (AnnJewel Lee Dixon) operano debolmente alla costituzione di una pellicola originale che si conservi per lungo tempo, sebbene il regista riesca comunque a somministrare allo spettatore un succo del discorso piacevole e - a conti fatti - rinfrescante. A tirare le somme, in Adorabile nemica si ride abbastanza; ma, come recita il ritornello di una famosa canzone popolare, “di certo si può dare di più”.
La bravina Seyfried riesce a tenere testa a quel mostro di bravura della MacLaine, campionessa di un tipo di recitazione sciolta e brillante che, purtroppo, Hollywood non fabbrica più da decenni. Nel cast figura anche Anne Heche nel ruolo della figlia Elizabeth, la quale ha ereditato dalla dispotica genitrice il vizio di controllare tutto ciò che la circonda.
Adorabile nemica è stato presentato in anteprima assoluta all’ultima edizione del Sundance Film Festival.