Teresa saponangelo è nata a Taranto e si è formata, professionalmente, soprattutto a Napoli. Da ragazza abita nel quartiere Monte di Dio, nel palazzo che ospita il Teatro Politeama e in qualità di “vicina” è ammessa eccezionalmente alle prove generali di spettacoli storici, come La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, o Anna dei miracoli, il celebre testo di William Gibson nella versione di Giancarlo Sepe con Mariangela Melato. Debutta in palcoscenico appena quindicenne e al teatro resta poi profondamente legata: recitando in compagnia dapprima con Giacomo Rizzo (Ce penza mammà), poi con Mario Martone (I dieci comandamenti da Viviani), Toni Servillo (è premio Ubu nel 2000 per Il tartufo), Giorgio Barberio Corsetti e, più recentemente, con Valerio Binasco e Francesco Saponaro.
È grazie al cinema tuttavia, alla metà degli anni Novanta, che comincia a farsi maggiormente conoscere e apprezzare. Esordisce nel 1996 ne Il verificatore di Stefano Incerti (con cui collaborerà anche ne I vesuviani), cui fanno seguito, a strettissimo giro, Ferie d’agosto di Paolo Virzì, Isotta di Maurizio Fiume, Pianese Nunzio 14 anni a maggio di Antonio Capuano, con cui torna a lavorare in Polvere di Napoli. Per quest’ultimo film è premiata, nel 1998, con il “Sacher d’oro”, mentre il “Premio De Santis”, l’anno successivo, la elegge “miglior attrice emergente”. Seguiranno, negli anni, il “Premio Fice” e il “Premio Vittorio Mezzogiorno” nel 2004, il “Premio Magna Grecia” nel 2005.
Negli anni è stata diretta, tra gli altri, ancora da Paolo Virzì (Tutta la vita davanti, 2007), Silvio Soldini (Le acrobate, 1996; Cosa voglio di più, 2010), Sergio Rubini (Tutto l’amore che c’è, 1999), i fratelli Taviani (Luisa Sanfelice, 2003), Cristina Comencini (Bianco e Nero, 2007), Silvana Maja (protagonista, nel 2006, di Ossidiana nel ruolo della pittrice suicida Maria Palligiano), Pippo Mezzapesa (Il paese delle spose infelici, 2011 e Il bene mio, 2017), Ascanio Celestini (La pecora nera, 2010), Gianfranco Cabiddu (La stoffa dei sogni, 2016). È stata due volte candidata come miglior attrice protagonista ai Nastri d’Argento: per In principio erano le mutande di Anna Negri e Te lo leggo negli occhi di Valia Santella.
Molte, soprattutto negli ultimi anni, anche le partecipazioni a film e serie per la televisione. È per tre stagioni consecutive, a partire dal 2008, nel cast de La nuova squadra, interpretando il ruolo del sovrintendente di polizia Alessia Marciano; nel 2006 è coprotagonista, con Raul Bova in Attacco allo Stato per la regia di Michele Soavi. La si è vista ne Il sindaco pescatore di Maurizio Zaccaro (2016), Sirene di Davide Marengo (2017), Vivi e lascia vivere (2020) di Pappi Corsicato. Ha inoltre condotto un programma tv sul teatro, Palco e retropalco, lavorato per la radio, con Stefano Bollani e soprattutto con Toni Servillo (Bordello di mare con città e Don Giovanni involontario), inciso audiolibri di narrativa contemporanea italiana per l’editore Storytel.
Intenso il rapporto artistico con Antonio Capuano che oltre che nei film citati – e ne Il buco in testa – l’ha diretta anche a teatro: in Flusso di coscienza dell’intellettuale Giana in atto di fellatio, un testo di Pasolini rielaborato da Francesco Piccolo e in Le serve da Genet.
Personaggi
Teresa Saponangelo
Attrice
Taranto, Puglia. Italia
Attore
Teresa saponangelo è nata a Taranto e si è formata, professionalmente, soprattutto a Napoli. Da ragazza abita nel quartiere Monte di Dio, nel palazzo che ospita il Teatro Politeama e in qualità di “vicina” è ammessa eccezionalmente alle prove generali di spettacoli storici, come La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, o Anna dei miracoli, il celebre testo di William Gibson nella versione di Giancarlo Sepe con Mariangela Melato. Debutta in palcoscenico appena quindicenne e al teatro resta poi profondamente legata: recitando in compagnia dapprima con Giacomo Rizzo (Ce penza mammà), poi con Mario Martone (I dieci comandamenti da Viviani), Toni Servillo (è premio Ubu nel 2000 per Il tartufo), Giorgio Barberio Corsetti e, più recentemente, con Valerio Binasco e Francesco Saponaro.
È grazie al cinema tuttavia, alla metà degli anni Novanta, che comincia a farsi maggiormente conoscere e apprezzare. Esordisce nel 1996 ne Il verificatore di Stefano Incerti (con cui collaborerà anche ne I vesuviani), cui fanno seguito, a strettissimo giro, Ferie d’agosto di Paolo Virzì, Isotta di Maurizio Fiume, Pianese Nunzio 14 anni a maggio di Antonio Capuano, con cui torna a lavorare in Polvere di Napoli. Per quest’ultimo film è premiata, nel 1998, con il “Sacher d’oro”, mentre il “Premio De Santis”, l’anno successivo, la elegge “miglior attrice emergente”. Seguiranno, negli anni, il “Premio Fice” e il “Premio Vittorio Mezzogiorno” nel 2004, il “Premio Magna Grecia” nel 2005.
Negli anni è stata diretta, tra gli altri, ancora da Paolo Virzì (Tutta la vita davanti, 2007), Silvio Soldini (Le acrobate, 1996; Cosa voglio di più, 2010), Sergio Rubini (Tutto l’amore che c’è, 1999), i fratelli Taviani (Luisa Sanfelice, 2003), Cristina Comencini (Bianco e Nero, 2007), Silvana Maja (protagonista, nel 2006, di Ossidiana nel ruolo della pittrice suicida Maria Palligiano), Pippo Mezzapesa (Il paese delle spose infelici, 2011 e Il bene mio, 2017), Ascanio Celestini (La pecora nera, 2010), Gianfranco Cabiddu (La stoffa dei sogni, 2016). È stata due volte candidata come miglior attrice protagonista ai Nastri d’Argento: per In principio erano le mutande di Anna Negri e Te lo leggo negli occhi di Valia Santella.
Molte, soprattutto negli ultimi anni, anche le partecipazioni a film e serie per la televisione. È per tre stagioni consecutive, a partire dal 2008, nel cast de La nuova squadra, interpretando il ruolo del sovrintendente di polizia Alessia Marciano; nel 2006 è coprotagonista, con Raul Bova in Attacco allo Stato per la regia di Michele Soavi. La si è vista ne Il sindaco pescatore di Maurizio Zaccaro (2016), Sirene di Davide Marengo (2017), Vivi e lascia vivere (2020) di Pappi Corsicato. Ha inoltre condotto un programma tv sul teatro, Palco e retropalco, lavorato per la radio, con Stefano Bollani e soprattutto con Toni Servillo (Bordello di mare con città e Don Giovanni involontario), inciso audiolibri di narrativa contemporanea italiana per l’editore Storytel.
Intenso il rapporto artistico con Antonio Capuano che oltre che nei film citati – e ne Il buco in testa – l’ha diretta anche a teatro: in Flusso di coscienza dell’intellettuale Giana in atto di fellatio, un testo di Pasolini rielaborato da Francesco Piccolo e in Le serve da Genet.