Nato a Bitonto il 28 settembre del 1980, consegue la maturità classica e si laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari. Inizia la sua carriera di regista e sceneggiatore nel 2001, con il corto Lido Azzurro, a cui seguono alcuni dei cortometraggi più premiati degli ultimi anni. Del 2004 è Zinanà, fortunata e commovente storia di un suonatore di piatti, che vince il David di Donatello ed è finalista ai Nastri d'Argento.
Due anni dopo, con Come a Cassano, racconta l’omonimia fra un ragazzino e il famoso calciatore barese, ottenendo una menzione speciale ai Nastri d'Argento. Nel 2005 intraprende un percorso anche nel cinema documentario con Produrre consumare morire, indagando sui disastri e le morti causate dal Petrolchimico di Brindisi.
Nel 2008 il documentario Pinuccio Lovero -Sogno di una morte di mezza estate, che mescola cinema del reale a invenzione, viene presentato al Festival di Venezia, come evento speciale della Settimana della Critica.
Nel 2009 dirige uno dei cortometraggi del progetto Per Fiducia dal titolo L’Altra metà, mini road movie sulla fuga di un'anziana donna da una casa di riposo. Il cortometraggio ottiene la nomination al David di Donatello e al Globo d'Oro, oltre a una menzione speciale per la regia ai Nastri d'Argento e il premio Michelangelo Antonioni al Bif&st.
Nel 2011 firma la sceneggiatura e la regia del lungometraggio Il Paese delle spose infelici, tratto dall'omonimo romanzo di Mario Desiati. Storia della formazione alla vita e dell'amore sognato di due adolescenti per una donna misteriosa, il film, prodotto da Fandango e Rai Cinema, viene selezionato nel Concorso Ufficiale della Festa internazionale del film di Roma.
Nel 2012 produce, scrive e cura la regia del documentario Pinuccio Lovero -Yes I Can, sulla candidatura alle elezioni comunali del becchino Pinuccio Lovero, selezionato in concorso nella sezione Prospettiva Italia del Festival Internazionale del Film di Roma. Nello stesso anno gira anche il documentario breve SettanTA, ritratto di una giornata particolare all'ombra delle ciminiere dell'Ilva, nel quartiere Tamburi di Taranto, che ottiene la candidatura ai David di Donatello e vince il Nastro d'Argento.
Nel 2017 gira il cortometraggio La Giornataper CGIL e FLAI. Il film breve, basandosi suinchieste giornalistiche e atti processuali sulle nuove forme di caporalato, porta alla luce la vicenda di Paola Clemente, bracciante di quarantanove anni morta di lavoro nelle campagne pugliesi. Ottiene la candidatura ai David di Donatello e al Globo d’Oro e vince il Nastro d’Argento speciale per l’impegno sociale.
Nel 2018 firma sceneggiatura e regia del lungometraggio Il bene mio con Sergio Rubini, prodotto da Altre Storie con Rai Cinema, che sarà presentato come Evento Speciale alla 15° edizione delleGiornate degli Autori 2018
Personaggi
Pippo Mezzapesa
Regista, Sceneggiatore, Produttore
Bitonto, Bari, Puglia. Italia
28.09.1980
Regista
Sceneggiatore
Nato a Bitonto il 28 settembre del 1980, consegue la maturità classica e si laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari. Inizia la sua carriera di regista e sceneggiatore nel 2001, con il corto Lido Azzurro, a cui seguono alcuni dei cortometraggi più premiati degli ultimi anni. Del 2004 è Zinanà, fortunata e commovente storia di un suonatore di piatti, che vince il David di Donatello ed è finalista ai Nastri d'Argento.
Due anni dopo, con Come a Cassano, racconta l’omonimia fra un ragazzino e il famoso calciatore barese, ottenendo una menzione speciale ai Nastri d'Argento. Nel 2005 intraprende un percorso anche nel cinema documentario con Produrre consumare morire, indagando sui disastri e le morti causate dal Petrolchimico di Brindisi.
Nel 2008 il documentario Pinuccio Lovero -Sogno di una morte di mezza estate, che mescola cinema del reale a invenzione, viene presentato al Festival di Venezia, come evento speciale della Settimana della Critica.
Nel 2009 dirige uno dei cortometraggi del progetto Per Fiducia dal titolo L’Altra metà, mini road movie sulla fuga di un'anziana donna da una casa di riposo. Il cortometraggio ottiene la nomination al David di Donatello e al Globo d'Oro, oltre a una menzione speciale per la regia ai Nastri d'Argento e il premio Michelangelo Antonioni al Bif&st.
Nel 2011 firma la sceneggiatura e la regia del lungometraggio Il Paese delle spose infelici, tratto dall'omonimo romanzo di Mario Desiati. Storia della formazione alla vita e dell'amore sognato di due adolescenti per una donna misteriosa, il film, prodotto da Fandango e Rai Cinema, viene selezionato nel Concorso Ufficiale della Festa internazionale del film di Roma.
Nel 2012 produce, scrive e cura la regia del documentario Pinuccio Lovero -Yes I Can, sulla candidatura alle elezioni comunali del becchino Pinuccio Lovero, selezionato in concorso nella sezione Prospettiva Italia del Festival Internazionale del Film di Roma. Nello stesso anno gira anche il documentario breve SettanTA, ritratto di una giornata particolare all'ombra delle ciminiere dell'Ilva, nel quartiere Tamburi di Taranto, che ottiene la candidatura ai David di Donatello e vince il Nastro d'Argento.
Nel 2017 gira il cortometraggio La Giornataper CGIL e FLAI. Il film breve, basandosi suinchieste giornalistiche e atti processuali sulle nuove forme di caporalato, porta alla luce la vicenda di Paola Clemente, bracciante di quarantanove anni morta di lavoro nelle campagne pugliesi. Ottiene la candidatura ai David di Donatello e al Globo d’Oro e vince il Nastro d’Argento speciale per l’impegno sociale.
Nel 2018 firma sceneggiatura e regia del lungometraggio Il bene mio con Sergio Rubini, prodotto da Altre Storie con Rai Cinema, che sarà presentato come Evento Speciale alla 15° edizione delleGiornate degli Autori 2018