Nilbio Torres non ha mai messo piede in una palestra. Il suo fi sico incredibile è stato scolpito dalle asprezze della giungla e dal duro lavoro che ha fatto sin da piccolo. El abrazo de la serpiente è stata la sua prima esperienza nel cinema, perché questo trentenne prima aveva solo lavorato nell’agricoltura. Ha diffi coltà ad esprimersi in spagnolo perché di solito parla unicamente il cubeo. Ma riesce a trovare le parole per raccontare che cosa abbia rappresentato per lui questa esperienza. “Dopo essere stato selezionato, ho passato una settimana a Bogotá per prepararmi. Era la prima volta che lasciavo Vaupés e prendevo un aereo. Avevo paura perché nel mio villaggio la gente dice che Bogotá è piena di ladri che uccidono le persone!”. Pensa che il fi lm sia fedele alla storia dei suoi antenati. “Quello che Ciro ha fatto con questo fi lm è un omaggio alla memoria dei nostri anziani, ai tempi passati; il modo in cui gli uomini bianchi trattavano gli indigeni, lo sfruttamento della gomma. Ho chiesto agli anziani com’era andata ed è così che si vede nel fi lm, per questo abbiamo deciso di sostenerlo. Per me e per gli anziani è la memoria dei nostri antenati e il loro sapere.”