Cresciuta in una famiglia dedita all'arte, la Devos comincia a interessarsi al cinema fin da piccola. Quando al cinema vede Lumière - Scene di un'amicizia tra donne (1975) di Jeanne Moreau si innamora del cinema e sogna un futuro da attrice. In questo senso molto ambiziosa, terminati gli studi superiori, si iscrive a La Fémis, dove incontra Arnaud Desplechin e Noémie Lvovsky, entrambi del mondo del cinema che decretano il suo debutto nel film La Vie des Morts (1991) dove recita al fianco della Moreau. Seguono piccoli ruoli ne La Sentinelle (1992) dell'amico Desplechin, Sauve-toi (1993) di Jean-Marc Fabre e in Storie di spie (1994) di Eric Rochant, oltre che in Oublie-moi (1994), diretto dalla collega Noémie Lvovsky. La vediamo anche in qualche film tv, prima di diventare la protagonista di Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) (1996) firmato nuovamente da Desplechin
Recita poi con Charlotte Gainsbourg in Anna Oz (1996) di Eric Rochant e in Artemisia - Passione estrema (1998), seguiti da diversi sceneggiati televisivi che la premiano con una popolarità che il cinema fino a questo momento non le aveva ancora dato. Viene chiamata dall'amica Lvovsky per un ruolo in La Vie ne me fait pas peur (1999), poi fa un tuffo nel futuro al fianco di Jean-Paul Belmondo nel cinema surreale di Cédric Klapisch che la dirige in Peut-être (1999). Si presta alla commedia Cours toujours (2000) e a Vive nous! (2000), prima di ritornare da Desplechin con Esther Kahn (2000) e al noir Sulle mie labbra (2001) dove interpreta una giovane segretaria frustrata che ritrova la voglia di vivere grazie all'incontro con un ex detenuto affascinante (Vincent Cassel).
Prende parte a L'avversario (2002) con Daniel Auteuil, recita con Catherine Deneuve in Au plus près du paradis (2002) di Tonie Marshall e in Piccoli tradimenti (2003) di Pascal Bonitzer. La sua recitazione versatile arricchisce con un tocco elegante i ruoli più piccoli, come quello della moglie dell'amante di Valeria Bruni Tedeschi nel film È più facile per un cammello... (2003).
Il 2004 è l'anno della consacrazione. Con il film La donna di Gilles (2004) di Frédéric Fonteyne, riceve consensi in tutto il mondo: il ruolo di una moglie fedele che accetta pacatamente il tradimento del marito, si rivela un banco di prova fortunato. Il suo nome comincia a voler dire qualcosa, così tanto che, oltre all'ennesima collaborazione con Desplechin in I re e la regina (2004), diventa la protagonista femminile dell'eccentrico L'amore sospetto - La Moustache (2005), molto apprezzato a Cannes, e del violento Tutti i battiti del mio cuore (2005) al fianco di Romain Duris. Non si ferma e continua a lavorare freneticamente; si trasforma in una donna intraprendente sul lavoro ma indecisa in amore, divisa tra la sicurezza di un matrimonio e i brividi del tradimento, in Gentille (2006) e partecipa al debutto alla regia dell'attrice Anne Le Ny in Ceux qui restent (2007).
Nel ruolo di una donna vitale e gioiosa che decide di diventare scrittrice, trascurando gli affetti familiari e innamorandosi di un editore, la vediamo in Deux vies... plus une(2007) di Idit Cebula, seguito dalla riflessione sul tempo di Plus tard, tu comprendras... (2008) di Amos Gitai e dalla tragedia della perdita di una figlia in The Unspoken (2008) di Fien Troch. Ma il 2008 è anche l'anno del ritorno alla collaborazione con Desplechin che la chiama per una parte in Racconto di Natale, dramma familiare raccontato con brio e la giusta dose di delicatezza morale. Continua negli ultimi anni a partecipare a progetti di autori francesi come Resnais (Gli amori folli) e Giannoli (A l'Origine), e nel 2012 è protagonista del film di Lorraine Lévy Il figlio dell'altra. Dopo La moglie del cuoco, è protagonista del film di Martin Provost Violette, biopic sulla scrittrice francese Violette Leduc.
Personaggi
Emmanuelle Devos
Attrice
Puteaux, Hauts-de-Seine. Francia
10.05.1964
Attore
Cresciuta in una famiglia dedita all'arte, la Devos comincia a interessarsi al cinema fin da piccola. Quando al cinema vede Lumière - Scene di un'amicizia tra donne (1975) di Jeanne Moreau si innamora del cinema e sogna un futuro da attrice. In questo senso molto ambiziosa, terminati gli studi superiori, si iscrive a La Fémis, dove incontra Arnaud Desplechin e Noémie Lvovsky, entrambi del mondo del cinema che decretano il suo debutto nel film La Vie des Morts (1991) dove recita al fianco della Moreau. Seguono piccoli ruoli ne La Sentinelle (1992) dell'amico Desplechin, Sauve-toi (1993) di Jean-Marc Fabre e in Storie di spie (1994) di Eric Rochant, oltre che in Oublie-moi (1994), diretto dalla collega Noémie Lvovsky. La vediamo anche in qualche film tv, prima di diventare la protagonista di Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) (1996) firmato nuovamente da Desplechin
Recita poi con Charlotte Gainsbourg in Anna Oz (1996) di Eric Rochant e in Artemisia - Passione estrema (1998), seguiti da diversi sceneggiati televisivi che la premiano con una popolarità che il cinema fino a questo momento non le aveva ancora dato. Viene chiamata dall'amica Lvovsky per un ruolo in La Vie ne me fait pas peur (1999), poi fa un tuffo nel futuro al fianco di Jean-Paul Belmondo nel cinema surreale di Cédric Klapisch che la dirige in Peut-être (1999). Si presta alla commedia Cours toujours (2000) e a Vive nous! (2000), prima di ritornare da Desplechin con Esther Kahn (2000) e al noir Sulle mie labbra (2001) dove interpreta una giovane segretaria frustrata che ritrova la voglia di vivere grazie all'incontro con un ex detenuto affascinante (Vincent Cassel).
Prende parte a L'avversario (2002) con Daniel Auteuil, recita con Catherine Deneuve in Au plus près du paradis (2002) di Tonie Marshall e in Piccoli tradimenti (2003) di Pascal Bonitzer. La sua recitazione versatile arricchisce con un tocco elegante i ruoli più piccoli, come quello della moglie dell'amante di Valeria Bruni Tedeschi nel film È più facile per un cammello... (2003).
Il 2004 è l'anno della consacrazione. Con il film La donna di Gilles (2004) di Frédéric Fonteyne, riceve consensi in tutto il mondo: il ruolo di una moglie fedele che accetta pacatamente il tradimento del marito, si rivela un banco di prova fortunato. Il suo nome comincia a voler dire qualcosa, così tanto che, oltre all'ennesima collaborazione con Desplechin in I re e la regina (2004), diventa la protagonista femminile dell'eccentrico L'amore sospetto - La Moustache (2005), molto apprezzato a Cannes, e del violento Tutti i battiti del mio cuore (2005) al fianco di Romain Duris. Non si ferma e continua a lavorare freneticamente; si trasforma in una donna intraprendente sul lavoro ma indecisa in amore, divisa tra la sicurezza di un matrimonio e i brividi del tradimento, in Gentille (2006) e partecipa al debutto alla regia dell'attrice Anne Le Ny in Ceux qui restent (2007).
Nel ruolo di una donna vitale e gioiosa che decide di diventare scrittrice, trascurando gli affetti familiari e innamorandosi di un editore, la vediamo in Deux vies... plus une (2007) di Idit Cebula, seguito dalla riflessione sul tempo di Plus tard, tu comprendras... (2008) di Amos Gitai e dalla tragedia della perdita di una figlia in The Unspoken (2008) di Fien Troch. Ma il 2008 è anche l'anno del ritorno alla collaborazione con Desplechin che la chiama per una parte in Racconto di Natale, dramma familiare raccontato con brio e la giusta dose di delicatezza morale. Continua negli ultimi anni a partecipare a progetti di autori francesi come Resnais (Gli amori folli) e Giannoli (A l'Origine), e nel 2012 è protagonista del film di Lorraine Lévy Il figlio dell'altra. Dopo La moglie del cuoco, è protagonista del film di Martin Provost Violette, biopic sulla scrittrice francese Violette Leduc.