Figlia di un vignettista di satira politica e di una casalinga, Eleanor Coppola attribuisce il suo amore per il mondo della natura all’ambiente in cui è cresciuta a Sunset Beach, una comunità situata di fronte all’oceano, a Sud di Los Angeles. La miriade di forme e di stati d’animo creati dalla luce e dalle ombre sulla sabbia e sull’acqua, incorniciati dalla finestra della sua casa davanti all’oceano, sono stati molto importanti per lo sviluppo della sua estetica. La madre di Eleanor ha poi potenziato l’eredità visiva (paterna) della figlia insegnandole a cucire, e premettendole di sperimentare con diversi tessuti acquistati presso il negozio a 10 centesimi, della zona. “Adoro fare le cose con le mani e assistere all’emergere di un’immagine visiva,” spiega.
Nel 1959 si è laureata in Design Applicato presso l’Università della California, a Los Angeles. William Brice è stato uno dei suoi insegnanti. Nel corso delle estati, ha studiato insieme alle Sorelle Corita Kent e Magdalene Mary, presso l’Immaculate Heart College (di Los Angeles). In seguito, ha iniziato a lavorare come designer freelance. Creava dei collage di stoffe e confezionava dei lavori di cucito per dei murali o per inserirli nelle istallazioni architettoniche. Ha insegnato Design presso la UCLA.
Ha conosciuto il suo futuro marito, Francis Coppola, nel 1962, mentre lavorava sul set di Terrore alla 13a Ora, il primo film scritto e diretto da Francis. Il loro figlio Giancarlo è nato l’anno dopo. Il loro secondo figlio, Roman Francois, è nato nel 1965. La famiglia si è poi trasferita a San Francisco nel 1969. Sofia è nata due anni dopo. Gli impegni familiari le hanno reso difficile dedicarsi all’arte.
Ellie attribuisce ad alcune donne artiste il merito di averla sostenuta, ispirata e guidata artisticamente. Il libro dell’artista femminista Judy Chicago, Through the Flower, è stato particolarmente utile per lei, da questo punto di vista. Col tempo ha imparato a sfruttare le opportunità artistiche insite nella vita di tutto i giorni, che le permettevano di “fare quel che potevo, quando potevo,” senza tralasciare la famiglia. Ha sviluppato un ethos creativo, quello “dell’arte quotidiana”.
In seguito, del tutto casualmente, è diventata una film-maker di documentari. Mentre viveva nelle Filippine, durante la realizzazione di Apocalypse Now (1976-77), iniziò a girare i dietro le quinte del film. E’ nato così, Viaggio all’Inferno, da lei girato e co-diretto, assieme a Fax Bahr e George Hickenlooper, e uscito nel 1991. Questo documentario ha ricevuto ottime critiche, e ha vinto anche un Emmy, tra i molti altri premi.
Da allora, ha girato sette documentari che raccontano le riprese dei film diretti dai suoi familiari. Probabilmente, come dice lei stessa ironicamente, detiene il record mondiale per le opere di questo tipo. Ha scritto due libri che hanno ottenuto un buon successo, Notes on the Making of Apocalypse Now (1979) e Notes on a Life (2008).
Per alcuni anni, si è occupata di creare i costumi per ODC/Dance, una compagnia di ballo contemporaneo di San Francisco. Ha creato il “Circle of Memory”, un’istallazione internazionale, dedicata alla memoria di suo figlio Giancarlo. Si occupa anche di gestire l’Inglenook Winery di proprietà della sua famiglia.
Paris Can Wait è il primo film narrativo di Eleanor Coppola
Personaggi
Eleanor Coppola
Regista, Sceneggiatrice
Long Beach, California. USA
04.05.1936
Regista
Sceneggiatore
Produttore
Figlia di un vignettista di satira politica e di una casalinga, Eleanor Coppola attribuisce il suo amore per il mondo della natura all’ambiente in cui è cresciuta a Sunset Beach, una comunità situata di fronte all’oceano, a Sud di Los Angeles. La miriade di forme e di stati d’animo creati dalla luce e dalle ombre sulla sabbia e sull’acqua, incorniciati dalla finestra della sua casa davanti all’oceano, sono stati molto importanti per lo sviluppo della sua estetica. La madre di Eleanor ha poi potenziato l’eredità visiva (paterna) della figlia insegnandole a cucire, e premettendole di sperimentare con diversi tessuti acquistati presso il negozio a 10 centesimi, della zona. “Adoro fare le cose con le mani e assistere all’emergere di un’immagine visiva,” spiega.
Nel 1959 si è laureata in Design Applicato presso l’Università della California, a Los Angeles. William Brice è stato uno dei suoi insegnanti. Nel corso delle estati, ha studiato insieme alle Sorelle Corita Kent e Magdalene Mary, presso l’Immaculate Heart College (di Los Angeles). In seguito, ha iniziato a lavorare come designer freelance. Creava dei collage di stoffe e confezionava dei lavori di cucito per dei murali o per inserirli nelle istallazioni architettoniche. Ha insegnato Design presso la UCLA.
Ha conosciuto il suo futuro marito, Francis Coppola, nel 1962, mentre lavorava sul set di Terrore alla 13a Ora, il primo film scritto e diretto da Francis. Il loro figlio Giancarlo è nato l’anno dopo. Il loro secondo figlio, Roman Francois, è nato nel 1965. La famiglia si è poi trasferita a San Francisco nel 1969. Sofia è nata due anni dopo. Gli impegni familiari le hanno reso difficile dedicarsi all’arte.
Ellie attribuisce ad alcune donne artiste il merito di averla sostenuta, ispirata e guidata artisticamente. Il libro dell’artista femminista Judy Chicago, Through the Flower, è stato particolarmente utile per lei, da questo punto di vista. Col tempo ha imparato a sfruttare le opportunità artistiche insite nella vita di tutto i giorni, che le permettevano di “fare quel che potevo, quando potevo,” senza tralasciare la famiglia. Ha sviluppato un ethos creativo, quello “dell’arte quotidiana”.
In seguito, del tutto casualmente, è diventata una film-maker di documentari. Mentre viveva nelle Filippine, durante la realizzazione di Apocalypse Now (1976-77), iniziò a girare i dietro le quinte del film. E’ nato così, Viaggio all’Inferno, da lei girato e co-diretto, assieme a Fax Bahr e George Hickenlooper, e uscito nel 1991. Questo documentario ha ricevuto ottime critiche, e ha vinto anche un Emmy, tra i molti altri premi.
Da allora, ha girato sette documentari che raccontano le riprese dei film diretti dai suoi familiari. Probabilmente, come dice lei stessa ironicamente, detiene il record mondiale per le opere di questo tipo. Ha scritto due libri che hanno ottenuto un buon successo, Notes on the Making of Apocalypse Now (1979) e Notes on a Life (2008).
Per alcuni anni, si è occupata di creare i costumi per ODC/Dance, una compagnia di ballo contemporaneo di San Francisco. Ha creato il “Circle of Memory”, un’istallazione internazionale, dedicata alla memoria di suo figlio Giancarlo. Si occupa anche di gestire l’Inglenook Winery di proprietà della sua famiglia.
Paris Can Wait è il primo film narrativo di Eleanor Coppola