Carlo Chiaramonte nasce a L’Aquila nel 1965. Nel 1990 si laurea in Storia e critica del cinema presso l'Università “La Sapienza” di Roma con una tesi dal titolo “Gnoseologia, Etica, Estetica in Michelangelo Antonioni”.
Tra la fine degli anni ‘80 e la metà dei ‘90 è assistente alla regia di Vittorio De Sisti, Leandro Castellani e Alessandro di Robilant; collabora alla scrittura di numerose sceneggiature e pubblica recensioni e saggi critici sulla rivista “Cinema nuovo”.
Nel 2005 esordisce alla regia con il documentario Le donne vestivano gonne fiorite, un ritratto di sette zingare di età e provenienza geografica differente, che vivono nei campi nomadi di Roma. Nel 2007 realizza il suo secondo documentario, Il centro del mondo, ritratto affettuoso della città di Sarajevo, ispirato a un libro dello scrittore e drammaturgo bosniaco Dževad Karahasan.
Nel 2009 scrive e dirige il cortometraggio Tutto da sola, riconosciuto di interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2014 realizza il cortometraggio documentario Eduardo Kobra - Peace sulla permanenza a Roma del famoso street artist brasiliano Kobra, che ha dipinto un muro dedicato a Malala Yousafzai, giovane attivista pakistana per i diritti umani e Premio Nobel per la Pace.
Personaggi
Carlo Chiaramonte
Regista, Sceneggiatore
L'Aquila, Abruzzo. Italia
Regista
Sceneggiatore
Soggetto
Carlo Chiaramonte nasce a L’Aquila nel 1965. Nel 1990 si laurea in Storia e critica del cinema presso l'Università “La Sapienza” di Roma con una tesi dal titolo “Gnoseologia, Etica, Estetica in Michelangelo Antonioni”.
Tra la fine degli anni ‘80 e la metà dei ‘90 è assistente alla regia di Vittorio De Sisti, Leandro Castellani e Alessandro di Robilant; collabora alla scrittura di numerose sceneggiature e pubblica recensioni e saggi critici sulla rivista “Cinema nuovo”.
Nel 2005 esordisce alla regia con il documentario Le donne vestivano gonne fiorite, un ritratto di sette zingare di età e provenienza geografica differente, che vivono nei campi nomadi di Roma. Nel 2007 realizza il suo secondo documentario, Il centro del mondo, ritratto affettuoso della città di Sarajevo, ispirato a un libro dello scrittore e drammaturgo bosniaco Dževad Karahasan.
Nel 2009 scrive e dirige il cortometraggio Tutto da sola, riconosciuto di interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2014 realizza il cortometraggio documentario Eduardo Kobra - Peace sulla permanenza a Roma del famoso street artist brasiliano Kobra, che ha dipinto un muro dedicato a Malala Yousafzai, giovane attivista pakistana per i diritti umani e Premio Nobel per la Pace.