L'attrice, figlia di Frances Westerman e del compianto Edgar Bergen, ha frequentato la scuola femminile Westlake a Los Angeles, la Cathedral School di Washington, D.C., una scuola in Svizzera e infine la University of Pennsylvania, dove si è laureata in storia dell'arte e scrittura creativa. Durante gli anni a Philadelphia la Bergen andava spesso a New York per lavorare come modella; ancora prima di finire il college, ha esordito al cinema nei panni di Lakey neIl gruppo (1966).
"Una bella attrice che trasmette intelligenza, senso dell'umorismo, vulnerabilità e sicurezza di sé, più o meno in contemporanea", ha scritto il critico del New York Times Vincent Canby. La Bergen ha dimostrato la veridicità di questa descrizione ogni settimana per 10 anni nei panni di Murphy nell'apprezzata serie comedy CBS Murphy Brown, per cui ha ricevuto cinque Emmy e due Golden Globe awards (Nell'autunno del 2018 CBS ha trasmesso l'attesissimo revival della serie). Aveva comunque già ottenuto un incredibile successo di critica e pubblico per il ruolo di una studentessa del college che si trova nel bel mezzo di una rivolta nel campus in L'impossibilità di essere normale (1970), in quello della perfetta ragazza americana della porta accanto degli anni Quaranta inConoscenza carnale (1971) di Mike Nichols; e della moglie che ha appena lasciato il marito inE ora: punto e a capo (1979), per cui è stata candidata all'Oscar come Miglior attrice non protagonista.
Combinando la carriera da attrice con l'insaziabile desiderio di viaggiare, la Bergen si è recata a Taiwan per recitare con Steve McQueen e Sir Richard Attenborough inQuelli della San Pablo di Robert Wise; in Grecia per Il giorno in cui i pesci uscirono dal mare; e in Francia per recitare con Yves Montand inVivere per vivere di Claude LeLouche. E' poi apparsa in Appuntamento con una ragazza che si sente sola,L'ultimo avventuriero, Soldato blu, Gioco perverso, Il giorno dei lunghi fucili,Niente può essere lasciato al caso, Il vento e il leone, Stringi i denti e vai!, Il principio del domino: La vita in gioco, La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia e Oliver’s Story. Fra le sue altre performance ricordiamo il ruolo di Margaret Bourke-White in Gandhidi Richard Attenborough;Ricche e famose con Jacqueline Bisset, per la regia di George Cukor;Scherzare col fuocoaccanto a Burt Reynolds; Tutta colpa dell'amore - Sweet Home Alabama con Reese Witherspoon; Miss Detectivecon Sandra Bullock; Bride Wars – La mia migliore nemica; Sex & the City; e il remake di The Women, diretto da Diane English, creatrice di Murphy Brown. Nel 2017 è apparsa nella commedia romantica40 sono i nuovi 20 con Reese Witherspoon e nel 2018 in Book Club – Tutto può succedere.
La Bergen ha esordito a Broadway nei panni di Darlene nell'acclamata opera Hurlyburly accanto a William Hurt, Judith Ivey e Ron Silver, per la regia dell'amico di lunga data Mike Nichols. Dopo quasi trent'anni l'attrice è tornata a calcare le scene a Broadway nell'apprezzata produzione 2012 di The Best Man di Gore Vidal, accanto a John Larroquette, James Earl Jones e Angela Lansbury. La Bergen ha poi recitato a Broadway nel novembre del 2014 in Love Letters, con Alan Alda.
Oltre a Murphy Brown, fra le altre performance televisive della Bergen troviamo il ruolo di Shirley Schmidt, avvocato elegante e sexy, nella dramedy Boston Legaldi David E. Kelly, che le ha fruttato due nomination agli Emmy, una ai Golden Globe e una ai SAG Award. Ha poi interpretato la madre della dottoressa Lisa Cuddy in un arco narrativo di diversi episodi dell'amatissima serie FOX Dr. House – Medical Division. L'attrice è poi apparsa in diversi film TV targati CBS:Casa d'appuntamento di Mayflower Madam, Murder: By Reason of Insanity eMary & Tim, nonché nell'apprezzata miniserie ABC Le signore di Hollywood, tratta dall'omonimo romanzo bestseller di Jackie Collins. Infine ha condotto due shows per The Oxygen Network: Exhale e Candice Checks It Out.
Nel 2017 la ha fondato l'azienda Bergen Bags, che produce apprezzate borse con immagini e iniziali dipinte dall'attrice stessa. Tutto il ricavato è devoluto in beneficenza.
Nel corso degli anni si è affermata anche nel mondo della fotografia e del giornalismo. Ha scritto articoli per riviste e saggi fotografici brillanti e arguti, osservando il mondo con la sua attenzione ai dettagli e il suo acuto senso dell'umorismo. Ha scritto un articolo di copertina per la rivista New York raccontando l'esperienza con Lina Wertmuller in La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia; diversi articoli sulla tribù keniota dei Masai e sull'imperatore d'Etiopia Hailé Selassié; un resoconto del suo viaggio in Cina di un mese, intitolato "Una professionista della cultura di Beverly Hills può trovare la felicità nella Repubblica Popolare Cinese?", per Playboy. Infine ha curato la storia di copertina sul ritorno negli USA di Charlie Chaplin per la rivista Life. Altri suoi articoli sui temi più vari, dal proprio film d'esordio, Il gruppo, alle confusionarie gare sportive di roller derby; dalla storia sociale di Bel Air ai profili del sindaco di Los Angeles Sam Yorty, di Oscar Levant, di Paul Newman e di Lee Marvin e al reportage delle primarie presidenziali del 1968, sono stati pubblicati su Esquire, Vogue, Cosmopolitan e Ladies Home Journal.
L'autobiografia Knock Wood, a cui la Bergen ha lavorato per cinque anni, è uscita nell'aprile del 1984; il volume è stato apprezzato dalla critica ed è rimasto per diverse settimane nella classifica dei bestseller del New York Times. Il seguito, A Fine Romance, è stato pubblicato nell'aprile del 2015 ed è entrato subito nella classifica dei bestseller del New York Times.
La Bergen vive a New York con il marito Marshall Rose.
Personaggi
Candice Bergen
Attrice
Beverly Hills, Los Angeles, California. USA
09.05.1946
Attore
L'attrice, figlia di Frances Westerman e del compianto Edgar Bergen, ha frequentato la scuola femminile Westlake a Los Angeles, la Cathedral School di Washington, D.C., una scuola in Svizzera e infine la University of Pennsylvania, dove si è laureata in storia dell'arte e scrittura creativa. Durante gli anni a Philadelphia la Bergen andava spesso a New York per lavorare come modella; ancora prima di finire il college, ha esordito al cinema nei panni di Lakey ne Il gruppo (1966).
"Una bella attrice che trasmette intelligenza, senso dell'umorismo, vulnerabilità e sicurezza di sé, più o meno in contemporanea", ha scritto il critico del New York Times Vincent Canby. La Bergen ha dimostrato la veridicità di questa descrizione ogni settimana per 10 anni nei panni di Murphy nell'apprezzata serie comedy CBS Murphy Brown, per cui ha ricevuto cinque Emmy e due Golden Globe awards (Nell'autunno del 2018 CBS ha trasmesso l'attesissimo revival della serie). Aveva comunque già ottenuto un incredibile successo di critica e pubblico per il ruolo di una studentessa del college che si trova nel bel mezzo di una rivolta nel campus in L'impossibilità di essere normale (1970), in quello della perfetta ragazza americana della porta accanto degli anni Quaranta in Conoscenza carnale (1971) di Mike Nichols; e della moglie che ha appena lasciato il marito in E ora: punto e a capo (1979), per cui è stata candidata all'Oscar come Miglior attrice non protagonista.
Combinando la carriera da attrice con l'insaziabile desiderio di viaggiare, la Bergen si è recata a Taiwan per recitare con Steve McQueen e Sir Richard Attenborough in Quelli della San Pablo di Robert Wise; in Grecia per Il giorno in cui i pesci uscirono dal mare; e in Francia per recitare con Yves Montand in Vivere per vivere di Claude LeLouche. E' poi apparsa in Appuntamento con una ragazza che si sente sola, L'ultimo avventuriero, Soldato blu, Gioco perverso, Il giorno dei lunghi fucili, Niente può essere lasciato al caso, Il vento e il leone, Stringi i denti e vai!, Il principio del domino: La vita in gioco, La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia e Oliver’s Story. Fra le sue altre performance ricordiamo il ruolo di Margaret Bourke-White in Gandhi di Richard Attenborough; Ricche e famose con Jacqueline Bisset, per la regia di George Cukor; Scherzare col fuoco accanto a Burt Reynolds; Tutta colpa dell'amore - Sweet Home Alabama con Reese Witherspoon; Miss Detective con Sandra Bullock; Bride Wars – La mia migliore nemica; Sex & the City; e il remake di The Women, diretto da Diane English, creatrice di Murphy Brown. Nel 2017 è apparsa nella commedia romantica 40 sono i nuovi 20 con Reese Witherspoon e nel 2018 in Book Club – Tutto può succedere.
La Bergen ha esordito a Broadway nei panni di Darlene nell'acclamata opera Hurlyburly accanto a William Hurt, Judith Ivey e Ron Silver, per la regia dell'amico di lunga data Mike Nichols. Dopo quasi trent'anni l'attrice è tornata a calcare le scene a Broadway nell'apprezzata produzione 2012 di The Best Man di Gore Vidal, accanto a John Larroquette, James Earl Jones e Angela Lansbury. La Bergen ha poi recitato a Broadway nel novembre del 2014 in Love Letters, con Alan Alda.
Oltre a Murphy Brown, fra le altre performance televisive della Bergen troviamo il ruolo di Shirley Schmidt, avvocato elegante e sexy, nella dramedy Boston Legal di David E. Kelly, che le ha fruttato due nomination agli Emmy, una ai Golden Globe e una ai SAG Award. Ha poi interpretato la madre della dottoressa Lisa Cuddy in un arco narrativo di diversi episodi dell'amatissima serie FOX Dr. House – Medical Division. L'attrice è poi apparsa in diversi film TV targati CBS: Casa d'appuntamento di Mayflower Madam, Murder: By Reason of Insanity e Mary & Tim, nonché nell'apprezzata miniserie ABC Le signore di Hollywood, tratta dall'omonimo romanzo bestseller di Jackie Collins. Infine ha condotto due shows per The Oxygen Network: Exhale e Candice Checks It Out.
Nel 2017 la ha fondato l'azienda Bergen Bags, che produce apprezzate borse con immagini e iniziali dipinte dall'attrice stessa. Tutto il ricavato è devoluto in beneficenza.
Nel corso degli anni si è affermata anche nel mondo della fotografia e del giornalismo. Ha scritto articoli per riviste e saggi fotografici brillanti e arguti, osservando il mondo con la sua attenzione ai dettagli e il suo acuto senso dell'umorismo. Ha scritto un articolo di copertina per la rivista New York raccontando l'esperienza con Lina Wertmuller in La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia; diversi articoli sulla tribù keniota dei Masai e sull'imperatore d'Etiopia Hailé Selassié; un resoconto del suo viaggio in Cina di un mese, intitolato "Una professionista della cultura di Beverly Hills può trovare la felicità nella Repubblica Popolare Cinese?", per Playboy. Infine ha curato la storia di copertina sul ritorno negli USA di Charlie Chaplin per la rivista Life. Altri suoi articoli sui temi più vari, dal proprio film d'esordio, Il gruppo, alle confusionarie gare sportive di roller derby; dalla storia sociale di Bel Air ai profili del sindaco di Los Angeles Sam Yorty, di Oscar Levant, di Paul Newman e di Lee Marvin e al reportage delle primarie presidenziali del 1968, sono stati pubblicati su Esquire, Vogue, Cosmopolitan e Ladies Home Journal.
L'autobiografia Knock Wood, a cui la Bergen ha lavorato per cinque anni, è uscita nell'aprile del 1984; il volume è stato apprezzato dalla critica ed è rimasto per diverse settimane nella classifica dei bestseller del New York Times. Il seguito, A Fine Romance, è stato pubblicato nell'aprile del 2015 ed è entrato subito nella classifica dei bestseller del New York Times.
La Bergen vive a New York con il marito Marshall Rose.