Bruno (Michele Riondino) ha cercato di dimenticare un passato di cui porta i segni sulla pelle e dentro di sè, nella malattia che lo consuma lentamente: di quel passato non ha mai parlato con nessuno, neanche con la sua compagna (Valentina Cervi). Fino a quando Bruno non ha l’occasione di tornare nel luogo dove tutto è cominciato: una fornace ormai abbandonata, diventata il rifugio di un uomo (Vitaliano Trevisan) e della figlia (Elena Radonicich). Nessuno dei due riconosce quell’intruso, né immagina le sue intenzioni. Per guarire, Bruno deve trovare un colpevole, guardare in faccia l'origine del suo male. Cercare tracce, cancellarle, per tentare di fermare l’intruso che è in lui.
Sofferto e inquietante: il film di esordio di Gianclaudio Cappai è saturo di angoscia, dal primo all'ultimo fotogramma. E' un racconto cupo e torbido che si svolge...
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Senza lasciare traccia (2016)
Senza lasciare traccia
Archivio 14.04.2016
2016 ITA 90 min
Drammatico
Regia Gianclaudio CappaiGianclaudio Cappai
Sceneggiatura Gianclaudio Cappai, Lea TafuriGianclaudio Cappai, Lea Tafuri
Distribuzione Hirafilm
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Bruno (Michele Riondino) ha cercato di dimenticare un passato di cui porta i segni sulla pelle e dentro di sè, nella malattia che lo consuma lentamente: di quel passato non ha mai parlato con nessuno, neanche con la sua compagna (Valentina Cervi). Fino a quando Bruno non ha l’occasione di tornare nel luogo dove tutto è cominciato: una fornace ormai abbandonata, diventata il rifugio di un uomo (Vitaliano Trevisan) e della figlia (Elena Radonicich). Nessuno dei due riconosce quell’intruso, né immagina le sue intenzioni. Per guarire, Bruno deve trovare un colpevole, guardare in faccia l'origine del suo male. Cercare tracce, cancellarle, per tentare di fermare l’intruso che è in lui.
Michele Riondino
Valentina Cervi
Vitaliano Trevisan
Resto del cast
Fabrizio Ferracane
Elena Radonicich
Aglaia Mora
Crew
Musiche: Teho Teardo
Produttore: Gianclaudio Cappai
Produzione
Hirafilm
Senza lasciare traccia - Recensione
Sofferto e inquietante: il film di esordio di Gianclaudio Cappai è saturo di angoscia, dal primo all'ultimo fotogramma. E' un racconto cupo e torbido che si svolge...