Venezia 76: assegnati i Premi collaterali, il Leoncino d'Oro va a Mario Martone
In attesa di conoscere il vincitore del Leone d’Oro, e gli altri riconoscimenti assegnati alle opere in Concorso, a Venezia 76 sono stati rivelati i Premi collaterali:
Leoncino d'Oro
istituito da Agiscuola nel 1989 e considerato uno dei Premi collaterali più significativi della Mostra, il Leoncino d’Oro viene ogni anno assegnato da una giuria composta da giovani studenti e studentesse appassionati/e della Settima Arte. Ad aggiudicarsi quest’importante riconoscimento è stato il film Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone, con la seguente motivazione: “Un’opera di stampo teatrale, valorizzata da una regia che richiama un’atmosfera da palcoscenico e al contempo che riesce a innovare un genere in ascesa in modo non convenzionale. Per aver saputo rappresentare, con eleganza e brutalità, una realtà in cui la violenza è una prerogativa dell’ignoranza. Per aver portato in scena la figura di un protagonista la cui morale sfugge a qualsiasi stereotipo del genere”
Settimana Internazionale della Critica
il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, va a All this victory (Jeedar El Sot) di Ahmad Ghossein, con la seguente motivazione:"Per aver saputo raccontare un tema non certo nuovo - la follia della guerra - con una forza espressiva e una tensione inedite e coinvolgenti: rinchiusi in una casa che è una trappola e anche un campo di battaglia, i cinque protagonisti accompagnano lo spettatore dentro un’esperienza che è insieme kafkiana e surreale, capace di tener inchiodato il pubblico con la forza della suspense".
Premio Lizzani
istituito nel 2015 dall'Associazione Nazionale Autori Cinematografici, insieme a Flaminia e Francesco Lizzani, il premio "Carlo Lizzani" è andato a Nevia di Nunzia De Stefano, con la seguente motivazione: "Nevia è un film di donne, scritto, diretto e interpretato da donne. 'Nevia' è il racconto di un non-luogo che non dovrebbe essere tale, in cui l'assenza di padri e la presenza di 'padroni' rende una disgrazia l'esservi nata donna. Nevia è la capacità, della regista e della protagonista insieme, di guardarsi dentro e al contempo di volgere lo sguardo altrove, di trovare la bellezza (della poesia, di uno spettacolo circense) dove sembra non esservi, di cercare e creare caparbiamente una consapevolezza di sé che poi possa diventare orizzonte".
Premi Francesco Pasinetti
Al film Il sindaco del rione Sanità, di Mario Martone, e ai suoi protagonisti Francesco Di Leva e Massimiliano Gallo
Al documentario Citizen Rosi, di Didi Gnocchi e Carolina Rosi (figlia di Francesco Rosi)
All'attrice Valeria Golino, presente alla Mostra in ben tre film: 5 è il numero perfetto di Igort, Adults in the room di Costa-Gavras e Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores.
Premio Arca CinemaGiovani
le Giurie Arca CinemaGiovani hanno deciso di premiare Ema di Pablo Larraín, con la seguente motivazione:
"per aver saputo esprimere un’idea rivoluzionaria e nuova di famiglia, un’idea che dà voce al bisogno ancestrale di maternità ma allo stesso tempo mette in discussione le costrizioni sociali che lo regolano. Per aver saputo presentare un concetto avanguardistico di cinema, in cui genere drammatico e musical arrivano a fondersi dando vita a un linguaggio rimodernato, privo dei cliché tipici del genere e ricco di elementi che proiettano l’arte cinematografica nel futuro. Per il suo racconto provocatorio e anarchico, che grazie alla portata straripante del contenuto e dei caratteri dei personaggi, trasforma una tematica classica in rivoluzionaria e innovativa, arrivando a scardinare convenzioni sociali e cinematografiche attraverso una carica esplosiva di cui la danza è espressione universale".
NuovoImaie Talent Award
il Premio, assegnato al migliore attore e alla migliore attrice emergenti italiani tra i film presentati alla 76esima Mostra del Cinema, va a
Virginia Apicella per il film Nevia di Nunzia De Stefano, con la seguente motivazione: "Un'interpretazione tesa tra naturalismo e introspezione. Una bruciante vitalità organica al territorio e alla materia di cui sono fatti i sogni e le storie. Virginia Apicella è un nome con il quale fare i conti in futuro".
Claudio Segaluscio per il film Sole di Carlo Sironi, con la seguente motivazione: "Per l'intensità e la credibilità con cui disegna il percorso esistenziale di un ragazzo, rabbiosamente solitario, che scopre sentimenti a lui stesso sconosciuti, approdando ad un inaspettato e tenero desiderio di paternità".
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