Tutti i volti di Winston

Interpretare Winston Churchill è un po’ come interpretare il personaggio di un grande classico della drammaturgia shakespeariana. Macbeth, Amleto, Re Lear, Otello, Shylock: il personaggio di  Winston Churchill ha le grandezze (e le bassezze) di maschere di questa portata. E’ diventato un’icona di un periodo  cruciale della Storia, così come è una delle icone del suo Paese, che ha servito fino all’ultimo rantolo del suo grosso corpo. Ecco perché vestirne le fattezze rappresenta per un attore un punto di arrivo ed una prova di particolare complessità. Vuoi perché fervide sceneggiature, puntando spesso l’attenzione sulle peculiarità grottesche del personaggio, le sue ingombranti fattezze, l’impaccio nelle movenze, le smorfie e i tic, rischiano di svilire la prova d’attore nell’eccesso di macchietta, vuoi perché, dall’altra parte della parabola, si rischia invece di cadere nella vuota elegia. L’attore deve barcamenarsi tra questi due eccessi e trovare un giusto equilibrio tra i due estremi.

Ed è quello in cui riesce magnificamente Gary Oldman in L’Ora più buia, il film di Joe Wright di prossima uscita nelle sale, che racconta la presa del potere di Churchill, allor quando la Gran Bretagna era sull’orlo di una sconfitta  che ne avrebbe dolorosamente segnato il destino per gli anni a venire. L’attore, nato a Londra quasi sessanta anni fa, disegna il suo personaggio mettendo in luce tutti i suoi difetti e le sue idiosincrasie, allo stesso tempo esaltandone le doti di grande statista e uomo politico a cui tutto il mondo deve qualcosa se può ancora definirsi libero. Una prova a tutto tondo, di grande intensità ed espressione.

In aperta “concorrenza” con Oldman è Brian Cox che interpreta Churchill, nell’omonimo film di Jonathan Teplitzky, anche questo del 2017 e che racconta delle 96 ore che precedettero il D-Day. L’attore scozzese di Dundee, non a caso vincitore per ben due volte del Laurence Olivier Award, e che ha lavorato con Mann e Ken Loach ma anche con Allen e Wes Craven, dà le fattezze allo statista inglese, fornendo un eccellente prova.

Recente è anche Churchill's Secret, il film TV del 2016 che vede Sir Michael Gambon vestire i panni dello statista. Bob Hoskins è invece il protagonista di World War II: When Lions Roared, altro film per la TV del 1994.

Sempre per la TV è anche The Gathering Storm. E’ il gallese Richard Burton ad interpretare Winston Churchill, nel film, del 1974, lavora anche Robert Hardy (nei panni del ministro tedesco Joachim von Ribbentrop). L’attore inglese – recentemente scomparso – vanta un piccolo  grande record, quello di aver interpretato dal 1981 al 2015 in ben 6 produzioni televisive il personaggio di Winston Churchill (nel 2006 in un episodio tratto dai romanzi di Miss Marple).

In Gli anni dell'avventura (Young Winston) del 1972, diretto da Richard Attenborough, protagonista è invece un giovane Winston, interpretato da Simone Ward (inglese, morto a Londra nel 2012), che si trova in India per combattere le forze ribelli e per seguire la guerra come corrispondente del Daily Telegraph. Il film si concluderà con l’incontro con Miss Clementine Hozier, quella che poco tempo dopo diventerà sua moglie.

In Guerra imminente film per la tv del 2002 che raccontava alcuni anni della vita di Winston Churchill precedenti il secondo conflitto mondiale è invece un altro pezzo da novanta ad interpretare il politico inglese. Si tratta di Albert Finney che nel sequel del 2009, Into the Storm - La guerra di Churchill deve cedere il passo all’irlandese Brendan Gleeson, ruolo per il quale vince un Emmy Award. In mezzo c’è il film/parodia di Peter Richardson, Chronicles of War (2004) in cui le fattezze al primo Ministro Inglese sono quelle di un insolito Christian Slater.

E’ americano invece John Lithgow, attore di estrazione teatrale e vincitore di  Emmy Award e del Tony Award. Riveste i panni di Churchill nella serie TV The Crown che racconta la storia della giovane Elisabetta II alle prese con la gestione del potere.

Infine, forse il più inglese di tutti, è Timothy Leonard Spall che interpreta Winston in Il discorso del Re. Il Peter Minus  di Harry Potter, come suo costume, ne fornisce un‘interpretazione  personale ed esclusiva, pur nella limitatezza del ruolo nel contesto del film. Curiosamente, ma non troppo, con lui nella saga del maghetto con gli occhiali ritroviamo altri quattro Churchill, Gary Oldman e Brendan Gleeson, Michael Gambon e Robert Hardy.

Tutte prove peculiari e personalissime, tutte interpretazioni di grande soggettività, tutte accomunate da un unico fondamentale particolare: l’immancabile sigaro, un Romeo y Julieta, Habana, Cuba.