Tiramisù: la breve conferenza stampa e i tanti tiramisù!

Dopo vent’anni di carriera da attore Fabio De Luigi debutta alla regia con un film dal titolo molto appetitoso, Tiramisù. La storia racconta di un imprenditore sanitario che raggiunge il successo utilizzando metodi poco puliti, una scalata truffaldina che lo porterà sul punto di perdere la moglie. In occasione della proiezione riservata alla stampa abbiamo incontrato il neo regista insieme ad alcuni componenti del cast: Vittoria Puccini, Angelo Duro, Alberto Farina e Giulia Bevilacqua.

Attendere l’arrivo dei protagonisti di Tiramisù - al contrario di molte altre volte - è stata un’esperienza assai piacevole. Sì, perché all’interno della saletta conferenze dell’Hotel Visconti era stato allestito un tavolo con tante mini vaschette di variegati e buonissimi tiramisù! Si potrebbe pensare che la gradita trovata culinaria sia stata un’abile mossa per “addolcire” gli animi non proprio entusiasti dell’opera appena vista: a pensar male si fa peccato… ma spesso ci si prende! La commedia di De Luigi, infatti, è sì priva di volgarità, ma con scarso mordente e un ripetersi di gag scontate.

Nonostante ciò, la brevissima conferenza stampa si è rivelata essere un gradevole momento di humor e simpatia. Angelo Duro, noto al pubblico per i personaggi interpretati nel programma Le Iene, esordisce così: “C’è per caso qualcuno di You Porn? Perché devo fare una domanda…”. Beh, saremmo stati curiosi di sentirla questa domanda, ma poichè nessuno tra noi rappresentava  quella testata web… di quale consiglio avesse bisogno l’attore palermitano non lo sapremo mai!

Con grande prontezza di spirito, per non cadere nel trash e per rientrare nei binari prestabiliti, il moderatore chiede a Fabio De Luigi di raccontare un episodio avvenuto durante le riprese, e lui divertito risponde: “E’ un episodio abbastanza insignificante che però mi caratterizza. Sono arrivato su un set alla quarta, quinta, se non addirittura sesta settimana di riprese, mi hanno portato su un set diverso per errore e non me ne sono accorto. Questo per dire l’attenzione che ho quando faccio le cose”. Ecco, ponendo più attenzione il risultato sarebbe forse stato migliore! Non che Tiramisù sia tutto da bocciare, però ha un taglio televisivo molto accentuato e una comicità a tratti stereotipata.

Di sicuro la nota positiva è la valenza che il regista dà al sesso femminile: “Uno dei temi importanti di questo film è la figura della donna. La protagonista è una donna che tira su. La storia nasce intorno all’idea che un uomo di scarse qualità, che io interpreto senza fare fatica, si trovasse a fare una scalata incredibile in un mondo che lo aveva relegato dove lui era all’inizio del film. Mia moglie Aurora, Vittoria Puccini, mi supporta quando sono in difficoltà e mi lascia quando sono all’apice del successo. Questa è una chiave molto interessante”. Vero, quello interpretato da Vittoria Puccini è un bel ruolo, recitato con grande realismo. L’attrice prende infatti la parola e aggiunge: “Aurora all’inizio sostiene il marito perché è innamorata, e nella coppia funziona così: bisogna supportarsi a vicenda. Ma quando scopre che viene utilizzata dal coniuge per i suoi scopi, l’equilibrio di coppia inizia a rompersi. La felicità non è detto che sia nei soldi e nel successo. La felicità è in altro”. Bene Vittoria, chissà come mai tocca sempre alle donne aprire gli occhi al sesso “forte”, e mai il contrario!

A questo punto è naturale chiedere quale sia il rapporto che hanno gli attori con i rispettivi compagni di vita,  si sostengono a vicenda? Le risposte fioccano veloci, e da quanto sostengono…  sono tutti bravissimi partner. Anche se Giulia Bevilacqua sottolinea che i rapporti migliori sono quelli a distanza: brava Giulia. Brava, bella e pure furba. 

Come mai dopo anni di recitazione De Luigi è voluto passare alla regia? “Prima o poi bisogna incominciare a fare qualcosa”. Ma perché, mica glielo ha ordinato il dottore! L’attore romagnolo prosegue: “Ero incuriosito, frequentando e facendo cinema qualcosa riesci a rubare e catturare. Avevo già avuto un paio di esperienze in cui avevo seguito un film dall’inizio con Alessandro Genovesi, e dunque la voglia e curiosità di provare una nuova esperienza l’ avevo. E’ arrivata questa occasione e ho deciso di provare a fare questo passo. Comunque, sono sopravvissuto… questa è la notizia”. E noi siamo contenti per lui.

In Tiramisù si respira un’atmosfera alla Guido Tersilli, ma il regista ci tiene a rimarcare che: “Non è un film contro il sistema sanitario, che anzi io difendo e sostengo, perché esiste anche una parte sana nella sanità, dunque in Tiramisù non v’ è nessun intento moralistico. Tengo anzi a ribadire che il mio rapporto con i medici e la sanità in generale è ottimo”. Uno dei pochi fortunati a poterla pensare così…

E poiché il tiramisù è un importante elemento del film, chi tra tutti loro è capace di cucinare quel dolce ipercalorico? Alberto Farina si lancia e afferma: “Io sono bravissimo in cucina, ma sono talmente disordinato che la mia compagna mi vieta di entrare in quella parte di casa. Una volta ho fatto il tiramisù, però ho scordato di mettere il mascarpone… è venuto fuori un dolce molto leggero”. E meno male che gli ottimi dolci al cucchiaio gustati poco prima… non li aveva preparati il comico di Colorado!