Sitges: 54esimo Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya - giorno 4
A volte si resta costernati quando qualcuno tenta di far passare per film composizioni estemporanee che si rifanno al mondo della moda e alle nuove correnti di quella che una volta si chiamava arte. Da anziani critici abbiamo sempre privilegiato il racconto con un tema, lo svolgimento della storia e una conclusione. Al 54 Festival Internacional de Cinema de Catalunya sono stati programmati due film, difficili da seguire perché la soluzione arriva alla fine, per compiacere lo spettatore, dopo una sfilza di immagini, a volte interessanti, collegate a l’inconscio. Film differenti, con una pretesa comunicativa, She will dell’inglese Charlotte Colbert, artista multidisciplinare (ceramica, fotografia, scultura), narra di Veronica Ghent che si reca in Scozia per sottoporsi a un doppia mastectomia, dove scopre che per guarire è necessaria una meditazione psicologica sulla sua esistenza e alcuni traumi del passato. Veronica stabilisce un vincolo speciale con Desi, una giovane infermiera e insieme scoprono forze misteriose in relazione ai sogni. La storia non è lineare come appena descritta: c’è voluta una ricostruzione.
Più confusionario e ripetitivo Last night in Soho (Ultima notte a Soho), circa due ore su una disegnatrice di moda, Eloise, che fa dei sogni che la trasportano negli anni Sessanta e alla vita di Sandy, una giovane cantante che vuole imporsi. Presto le visioni si trasformano in incubi quando sparisce la linea che separa realtà e finzione, e quando le vite di di Eloise e Sandy si fondono. Diretto da Edgar Wright, il film ambientato negli atelier di moda di Londra arranca tra ricordi e urla, tra immagini anni Sessanta e boati. E dopo una narrazione movimentata arriva il lieto fine!
E’ un melodramma, un melodramma a tinte fosche quello del belga Fabrice du Welz, Inexorable. Si apre con scene quasi idilliache nella campagna dove la moglie dello scrittore ha una casa di famiglia. Marcel, l’autore di Inexorable, ha una figlia adolescente e un cane. Stranamente sembra far parte della famiglia anche una ragazza spuntata dal nulla con la quale fanno gite in barca nel lago. La vita agreste si protrae per qualche per qualche tempo, il legame tra la sconosciuta, la figlia e il cane si solidifica e tutto sembra andare per il meglio fino a quando la sconosciuta tenta di baciare Marcel, che si difende e la tiene a distanza. Un altro tentativo, di avere una relazione sessuale, fallisce, ma Marcel ne esce scosso. E qui affiora la vicenda di lettere che l’autore avrebbe scritto alla ragazza e che diventano un mezzo di ricatto.
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(Foto: She will)