Rogue One: countdown
Ci siamo, meno di una settimana al lancio....
Il vero prequel di Una nuova speranza è questo: Rogue One: A Star Wars Story!
Si ci hanno raccontato la bella storiella di Anakin che diventa Darth Vader (e ci hanno pure fatto sciroppare Jar Jar Binks), ma diciamocelo in faccia… figo, ma non c’era Lord Casco e quindi che ce ne frega?
Ora ci troviamo pochissimo tempo prima dell’attacco alla Morte Nera che tutto l’Orbe Terracqueo conosce alla perfezione. Si sa che l’Impero sta costruendo la sua arma di “fine ti monto”, anzi mondi, ma le notizie sono estremamente frammentarie e soprattutto non si saprebbe nemmeno come attaccarla. E’ qui che entra in scena Jyn Erso (una Felicity Jones fresca fresca del suo ruolo da villain in Inferno), l’eroina che dovrebbe aiutare la ribellione a mettere le mani sui piani della super arma.
Certo la suspance sarà un po’ limitata, perché –guarda caso- sappiamo già che fine faranno i piani della Morte Nera, ma l’importante è il viaggio, o no?
La Disney ribadisce e sottolinea, quindi, che le eroine del nuovo millennio sono donne, almeno per Guerre Stellari.
Oltre a lei avremo anche un droide, immancabile, K-2SO di taglia umana. Sarà Alan Tudyk (il pilota di Firefly, quindi roba fina) a dargli le movenze con la motion capture tanto cara ai WETA Studios. E per i fans di Clone Wars (la serie animata), Forest Whitaker vestirà i panni di Saw Gerrera.
E poi ci sarà Donnie Yen –non servono presentazioni per Ip Man, ma nel caso… il signore dell’action cinese - come l’impronunciabile Chirrut Imwe, pseudo-jedi che già sappiamo indossare una casacca rossa in perfetto stile trekkiano. Chiude il tutto Cassian Andor, interpretato da Diego Luna un pilota ribelle di una certa fama.
Lo stile asciutto ed inimitabile del comandante Tarkin (allora Peter Cushing), sarà appannaggio dell’inglese Ben Mendelsohn, imperiale che ama il bianco, quasi fosse un ufficiale prussiano alla corte del Terzo Reich e che trova la sua motivazione nell’essere il diretto sottoposto di Darth Vader, uno che non ama i fallimenti.
Il taglio del film sembrerebbe molto bellico e cupo e non certo l’avventura di ampio respiro del primo film (o della sua copia).
Grande dispendio di mezzi e nuove astronavi (e quindi nuovo merchandise) per impero e ribelli: il TIE Striker e l’U-Wing faranno anche la gioia di tutti i giocatori di “X-Wing” il gioco da tavolo in cui si combatte pilotando i caccia di Star Wars.
Ora l’attesa ferve, ma tutti sono sul defibrillatore dopo aver saputo che la Disney ha richiesto un massiccio rimaneggiamento al film dopo i primi screening. Rigirare delle sequenze è ormai la norma, meno lo è quando se ne rigirano molte o troppo a ridosso dell’uscita. Inutile dire che la versione ufficiale è un salomonico: “abbiamo visto in fase di montaggio che si poteva fare meglio…”.
Ma alcune notizie filtrate asseriscono che si parli del 40% del film… ma non c’è ufficialità alcuna.
Non resta che attendere. La Disney vorrebbe aprire il weekend con un incasso monster di 100/140 milioni, i fans vorrebbero semplicemente un bel film, i più esigenti qualche grande personaggio come nel passato, vedremo.
A proposito… niente titoli a scorrimento… per la prima volta, ma d’altronde anche il compositore, per la prima volta, non è più John Williams… panta rei.