Presentato a Roma Il re leone di Jon Favreau

Dopo Dumbo e Aladdin, un altro intramontabile film di casa Disney, Il re Leone, prende vita...relativamente questa volta, dal momento che questa versione digitalizzata non è tanto un live action, quanto un film in versione photo real, ovvero un prodotto in cui animali e ambiente sembrano assolutamente reali ma sono interamente ricreati al computer mediante le più avanzate tecniche cinematografiche.

Tornano tutti i personaggi del grande film di animazione del 1994, tornano la savana e la giungla e torna la splendida musica che contribuì a fare grande il film di Roger Allers e Rob Minkoff, i cui interpreti, nella versione italiana, sono niente po' po' di meno che Marco Mengoni ed Elisa, due eccellenze del nostro paese, due nomi noti anche all'estero, due voci di grande bellezza.

Giunti sorridenti alla conferenza stampa, i due artisti hanno parlato a lungo del loro ruolo di doppiatori, rispettivamente di Simba e Nala da adulti, ricordando la visione del vecchio film, che aveva tanto commosso Elisa ma che non ha colpito altrettanto i suoi figli con suo grande dispiacere, e parlando della natura e di Mamma Africa. La cantante triestina ha infatti sottolineato l'empatia che da sempre questo film le ha suscitato perché parlava della natura in toto e del rapporto naturale tra gli animali mentre Marco Mengoni, che è stato in Tanzania e ha scoperto che il “mal d'Africa esiste veramente”, ha ribadito come il continente nero sia una fonte d'ispirazione eterna per la musica, ad esempio nel campo del soul o del jazz.

Entrambi, del resto, a proposito di natura, si sono detti molto attenti all'ambiente: durante i rispettivi tour, di Elisa in Europa e di Mengoni in alcuni luoghi italiani di grande bellezza, verranno usate macchine ibride. Elisa a casa sua si avvale di pannelli solari ed ha una macchina elettrica e suo figlio piccolo già va in giro per le spiagge raccogliendo gli oggetti in plastica lasciati dalla gente (incivile ndr), mentre Marco Mengoni, dal canto suo, ha aderito ad una serie di campagne, prima fra tutte quella del National Geographic, Planet or Plastic? scegliendo per il suo Atlantico Tour luoghi che unissero musica e natura, una natura “da non distruggere ma su cui camminare in punta di piedi”.

Non nuovi al ruolo di doppiatori, Elisa aveva già interpretato Poppy in Trolls e Miss Atlantis in Dumbo, per la cui versione di Bimbo mio è stata elogiata da Tim Burton, mentre Marco Mengoni aveva doppiato un personaggio di Lorax – Il guardiano della foresta e ne aveva interpretato un brano musicale, i due artisti hanno raccontato di essersi affidati moltissimo a Fiamma Izzo che li ha attentamente guidati in fase di doppiaggio. “Abbiamo lavorato molto sulla fierezza e sulla combattività di Nala che è colei che cambia la storia, disobbedendo e scappando a cercare aiuto” ha detto infatti Elisa, appoggiata dallo stesso collega che ha confermato di aver lavorato sui cambiamenti del suo Simba che dapprima mantiene un tono più scanzonato, da fanciullo, per poi diventare anche lui più fiero e coraggioso.

Le voci della versione originale sono di Donald Glover e di Beyoncé ed il lavoro sull'adattamento dall'inglese è stato difficile e intenso perché, come ha spiegato Mengoni, “l'inglese è una lingua più fredda mentre l'italiano è più melodico e romantico e per essere fedeli all'originale, abbiamo dovuto utilizzare degli escamotage teatrali, cambiando anche qualche parola”. Elisa, dal canto suo, ha ribadito l'importanza dell'avere al proprio fianco Fiamma Izzo, “Quando affronti una cosa che non fai di professione, hai bisogno di una torre di controllo” e ha dichiarato di aver registrato il brano Spirit in uno studio diverso, "evitando di rifare Beyoncé perché sarebbe stato controproducente. Piuttosto, abbiamo fatto un lavoro di ricerca, evidenziando gli assi portanti del personaggio, a cui poi ho aggiunto dei miei elementi”.

Amante del film da sempre, tanto che è tornata più di una volta a Broadway a vedere l'omonimo spettacolo in cartellone da oltre vent'anni, Elisa ha raccontato di avere una passione per il personaggio di Rafiki, la scimmia sciamano saggia: “dovrebbe esistere una app con una scimmia che ti dà il bastone in testa e ti dice < che stai a fa'?>”! E la saggezza è senz'altro la dote che ha colpito maggiormente anche Mengoni che, tra i personaggi preferiti, “dopo Simba”, ha lo stesso Rafiki e Mufasa.

I due cantautori italiani, contenti del “bellissimo lavoro” affrontato insieme, hanno intrattenuto la stampa con il loro fare gentile e arguto. Ora non resta che aspettare il 21 Agosto, data di uscita del film in Italia.