L’era glaciale - In rotta di collisione: il regista Mike Thurmeier presenta le prime immagini
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“Nel 2006 ho realizzato un cortometraggio in cui Scrat trovava una enorme macchina del tempo, ma non lo abbiamo mai visto in un contesto fantascientifico con tutte le sue cromatiche, come, invece, abbiamo fatto ora”.
Ricordando che ha iniziato a lavorare come animatore nel 1998 e che ha collaborato a tutti i film della serie, parla alla stampa romana Mike Thurmeier, regista insieme a Galen T. Chu de L’era glaciale – In rotta di collisione che, quinto capitolo del popolare franchise animato, approderà nelle sale cinematografiche italiane il 25 Agosto 2016 distribuito da Twentieth Century Fox introducendo per la prima volta un contesto fantascientifico.
L’occasione dell’incontro, infatti, è dovuta alla proiezione di circa venti minuti di anticipazioni in clip del lungometraggio, la prima delle quali mostra l’imbranato scoiattolo Scrat che, ritrovato nel ghiaccio un disco volante, lo lancia nello spazio risistemando tutti i pianeti e mandando la madre di tutti gli asteroidi in rotta di collisione con la Terra.
Praticamente, la divertente situazione che offre lo spunto su cui costruire il lungometraggio, che, oltre a vedere il ritorno all’immancabile ghianda con la cui involontaria complicità il simpatico roditore non combina altro che guai, tira stavolta in ballo anche nuovi personaggi, dalla Brooke doppiata nella versione originale dalla cantante britannica Jessie J al mammut Julian, caratterizzato dalla voce di Adam DeVine e fidanzato di Pesca.
Situazione che ha portato i realizzatori a creare tutti gli effetti d’atmosfera – tra cui una sorta di aurora boreale – al fine di enfatizzare ciò che accade man mano che il corpo celeste si avvicina al globo, del quale facciamo conoscenza con un nuovo posto denominato Geotopia.
“Un luogo coloratissimo costituito totalmente da cristalli, pensato da noi come se si trattasse di una barriera corallina”, precisa il cineasta, che non manca di raccontare: “Rispetto al 2002, anno in cui abbiamo concepito il primo film della saga, gli strumenti di lavoro sono oggi più veloci e migliorati, però noi chiediamo sempre di più, quindi sorgono altri problemi. Tra l’altro, quando uscì L’era glaciale siamo stati per mesi nelle sale, oggi, invece, per quanto riguarda il cinema d’animazione c’è molta più concorrenza. La produttrice ha cominciato a lavorare a questo capitolo a fine 2012, poi siamo subentrati circa due anni dopo io e il co-regista. Il budget è molto più ristretto rispetto a quelli che caratterizzano le produzioni Disney e Pixar, ma la cosa non mi dispiace, perché con la cifra che ci dicono dobbiamo riuscire a fare tutto senza eccedere. Nel caso di questa quinta puntata, poi, vi sono molti più effetti speciali del solito che abbiamo dovuto studiare benissimo per concretizzarli sullo schermo”.
Del resto, come testimoniano le successive clip proiettate, al di là dell’impacciato bradipo Sid impegnato a chiedere alla nuova arrivata Francine di sposarlo, non mancheranno una tempesta elettrica, una prevedibile pioggia di meteoriti e la scoperta delle proprietà magnetiche dei già citati cristalli.
Ma solo per garantire quell’effetto comico che – come pure il furetto Buck preso a rileggere Il barbiere di Siviglia nel fuggire con un uovo di dinosauro rubato – deriva dalla dichiarata influenza che Bugs Bunny e Duffy Duck hanno da sempre avuto su Thurmeier, il quale conclude: “Per la commedia slapstick ci siamo sempre mossi sulla loro ironia, poi, l’altro elemento che ha decretato il successo della serie è la famiglia”.