LEGO Batman: Il film in digital download e l’attuale situazione del digitale

Esiste ancora una generazione di cinefili e appassionati di immagini in movimento convinti del fatto che un film viva la sua massima espressione nella sala cinematografica?
È inutile negare che, come avviene ormai da circa quarant’anni a questa parte, i metodi di fruizione di un’opera audiovisiva sono destinati a mutare ed a subire quelle che possiamo tranquillamente definire “evoluzioni” quasi ad ogni cambio di generazione.
Basta citare il fatto che, dal boom delle videocassette esploso tra gli anni Ottanta e Novanta, si è passati – se escludiamo la brevissima parentesi del laserdisc – ad inizio XXI secolo al dvd, per poi arrivare addirittura all’alta definizione del blu-ray.
Ma, a quanto pare, non ci si è fermati, come è stato possibile apprendere a Roma durante la presentazione di alcuni contenuti speciali esclusivi della edizione in digital download di LEGO Batman: Il film, visto nelle nostre sale a Febbraio 2017.

La fruizione filmica... mattone dopo mattone
Dopo la proiezione di una esaltante escursione nella villa di Bruce Wayne in mattoncini, infatti, Carmen Basile – Senior Marketing Manager Games and Digital Distribution di Warner Bros Entertainment – ha precisato: “Quando parliamo di contenuti cinematografici, dobbiamo tirare in ballo diverse tipologie di fruizione. Perché abbiamo la sala, poi il supporto fisico, dal dvd al blu-ray. Ultimamente, inoltre, si parla sempre di digitale, è una delle parole più abusate. Quindi, c’è il TVOD (Transactional Video On demand), ovvero la pay-per-view, la Free tv e lo SVOD (Subscription Video On Demand), comprendente al proprio interno tutto ciò che prevede una sottoscrizione. Netflix, tra l’altro, sta lavorando molto su questo cambiamento culturale. Le piattaforme digitali si dividono in Globali, Locali e, appunto, SVOD”.
E parliamo di piattaforme in base alle cui diverse peculiarità il fruitore decide quale possa essere quella che fa maggiormente al caso suo, in quanto la Basile ha proseguito: “Alcune offrono i sottotitoli, altre il multilingua, alcune il bundle, altre ancora la visione in 4K. Quando parliamo di piattaforme digitali ci riferiamo principalmente a Google e iTunes”.
Proprio aTunes – al cui interno, tra l’altro, è completamente disponibile il catalogo Warner – rientra tra le poche piattaforme che consentono l’opzione della visualizzazione dei contenuti, offrendo addirittura un superiore numero di extra rispetto a quelli presenti nel formato blu-ray di uno stesso titolo.

L’ombra dell’Uomo pipistrello sull’HD!
È il caso, appunto, del lungometraggio d’animazione diretto da Chris McKay e basato sull’universo dell’Uomo pipistrello creato da Bob Kane, che, disponibile in digital download dal 25 Maggio 2017, approderà a noleggio il 1 Giugno successivo anche su Infinity, Premium Play e SKY Primafila.
Coloro che lo acquisteranno in HD su iTunes, infatti, potranno godere di cinque cortometraggi animati, quattro scene eliminate, sei featurette, commento audio del regista e della troupe e abbondanza di materiale promozionale, tra trailer e video assortiti (compresa una presentazione al Comic-Con).
Ma quale è la attuale situazione del digitale e quali sono i suoi vantaggi rispetto al supporto fisico?
È sempre Carmen Basile a risponderci: “Rispetto al prodotto fisico, il digitale ha un prezzo medio più basso e, inoltre, ha a disposizione una library in cui è possibile trovare in alta risoluzione vecchi film, magari divenuti di difficile reperibilità nei negozi. Perché non dobbiamo neanche sottovalutare il fatto che, a causa dello spazio a disposizione destinato a restringersi con l’aumento dei titoli, i negozianti tendono sempre più ad esporre soltanto i film più recenti o quelli maggiormente venduti. Andando, poi, a dare uno sguardo alla situazione italiana, al momento il 64% degli acquirenti predilige il supporto fisico, il 36% quello digitale ed il 21%, invece, acquista entrambi. L’elemento curioso, infine, risiede nel fatto che stiamo notando come il digitale vada molto bene quando un film, al contrario, non è andato tanto bene al cinema”.