Karlovy Vary International Film Festival 2018: i premi
La 53a edizione del Karlovy Vary International Film Festival si è conclusa con l’assegnazione del Gran Premio, un Globo di Cristallo e un assegno di $ 25.000, al film rumeno Îmi este indiferent daca în istorie vom intra ca barbari (Non m’importa che la storia ci consideri barbari) di Radu June, lungo pamphlet contro il negazionismo.
La giuria internazionale composta dal regista e scrittore irlandese/scozzese Mark Cousins; dall’attrice croata Zrinka Cvitešic’; dalla produttrice italiana, fondatrice di Vivo Film, Marta Donzelli; dal critico e preside della Prague’s Film Academy (Famu), Zdenek Holý; dal regista olandese Nanouk Leopold ha assegnato poi il Premio Speciale della Giuria, dotato di $ 15.000, alla commedia argentina Sueño Florianópolis (Sogno Florianopolis) di Ana Katz. La sua protagonista, Mercedes Morán, ha ricevuto il premio quale migliore attrice. Attore vincente, invece, l’israeliano Moshe Folkenflik per il film Geula (Redenzione) di Joseph Madmony.
Migliore regia è stata considerata quella del film ceco Všechno bude (Mosche d’inverno) di Olmo Omerzu. Il film prodotto da Russia, Lituania, Irlanda e Francia, Podbrosy (Saltatore), diretto dal russo Ivan I. Tverdovskij e quello prodotto da Slovenia, Italia e Norvegia, Zgodovina ljubezni (Storia d’amore) hanno ottenuto una menzione speciale.
Tra i premi delle giurie parallele risalta quello della critica internazionale (Fipresci) assegnato a Sueño Florianópolis. La giuria ecumenica, invece, ha premiato l’israeliano Geula e ha espresso due menzioni speciali, rispettivamente per il film ceco Všechno bude e per la produzione della Repubblica Dominicana e della Spagna Miriam miente (Miriam mente) di Natalia Cabral e Oriol Estrada.
Fedeora, associazione dei critici dell’est Europa e del Mediterraneo, ha premiato un film della sezione East of the West, Suleiman gora (Monte Suleiman), prodotto da Kirghizistan e Russia, e diretto dalla russa Elizaveta Stishova. Il premio di Europa Cinema Label è andato al film rumeno di Radu Jude, vincitore del Globo di Cristallo.
Da notare che quest’anno per la prima volta nella sezione ufficiale di concorso non figuravano film provenienti da Francia, Italia, Portogallo e Spagna. L’Italia, tuttavia, ha presentato nelle sezioni parallele otto film: Euforia di Valeria Golino; Figlia mia di Laura Bispuri; Lazzaro felice di Alice Rohrwacher; Il legionario di Hieb Papou; La terra dell’abbastanza di Damiano D’Innocenzo e Fabio D’Innocenzo; Troppa grazia di Gianni Zanasi; Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani; Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli. Di questi registi erano presenti a Karlovy Vary Laura Bispuri, Damiano D’Innocenzo, Fabio D’Innocenzo e Gianni Zanasi.
Una curiosità. Il film polacco in concorso nella sezione ufficiale, Atak paniki (Attacco di panico) di Pawel Maslona, che non ha ottenuto premi, né menzioni, è quello che ha ottenuto più offerte dai distributori presenti a Karlovy Vary, sia per il film che per remake con attori nazionali.
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