Gomorroide - Il film: incontro con il cast... per ridere della camorra
“L’idea nasce dal fatto che noi lavoriamo insieme da quasi vent’anni. Loro sono stati i primi a mettere sul web un progetto di parodia. Un progetto che si chiamava, appunto, Gomorroide e da cui, poi, hanno derivato prima uno spettacolo teatrale, poi questo film. Tengo a precisare che non si tratta di una parodia di Gomorra, ma di un prodotto che affronta la camorra nel tentativo di sdrammatizzare l’argomento”.
Padre e produttore della popolare trasmissione televisiva Made in sud, parla Nando Mormone in occasione della presentazione alla stampa romana di alcune clip tratte in anteprima da Gomorroide – Il film, in arrivo nelle sale cinematografiche il 9 Marzo 2017 per Minerva Pictures e con protagonista il trio comico partenopeo dei Ditelo Voi, ovvero Francesco De Fraia, Raffaele Ferrante e Domenico Manfredi; il quale ne sintetizza così il plot: “Il film racconta di una camorra in declino a causa del più grande fenomeno mediatico di tutti i tempi: Gomorroide, telefilm comico che prende in giro la spietata organizzazione criminale e che, grazie alla sua frizzante irriverenza, ha portato la gente a ribellarsi ai piccoli soprusi della malavita. Telefilm i cui tre attori principali, che siamo noi e incarniamo feroci e strampalati camorristi, diventano vere e proprie star, tanto che viene recapitata all’emittente televisiva una busta contenente tre proiettili e indirizzata proprio a loro. Ma la satira non si ferma davanti a dei proiettili, quindi i tre entrano in un programma di protezione che li sballotterà su e giù per l’Italia”.
Un Manfredi che, oltre che coinvolto insieme agli altri due in situazioni comprendenti una rapina, un giudice in fiamme ed un dialogo riguardante lo spaccio limitato di droga nella ZTL del centro storico, vediamo anche alle prese con la furiosa moglie incarnata da Elisabetta Pellini, che racconta: “Io ho iniziato nel 1996 a Mai dire gol, coinvolta in alcune scenette insieme ad Aldo, Giovanni e Giacomo. Amo la commedia e non sono napoletana, ma amo Napoli e devo dire che è una città in cui sono tutti attori. È stato molto bello lavorare con loro, anche perché sono come li vedete: semplici, straordinari e appassionati”.
Ferrante, invece, che si cimenta addirittura in un grottesco travestimento femminile ed in una conversazione con un Nicola Nocella in abito da frate (si chiama padre Pio!) che si rivela patito per Gomorroide, precisa: “Si è creato questo progetto partendo dal libro di Roberto Saviano, in quanto all’epoca facevamo parodie dei classici della letteratura mondiale. L’idea era quella di far sì che la gente ridesse della camorra, anziché averne paura. Ed è proprio il caso di dire che ogni riferimento non è puramente casuale, perché si parla dell’incendio della Città della scienza e non solo di quello. Poi vi è anche il riferimento al programma di protezione, per il quale ci siamo documentati da amici (non camorristi, precisa divertito, nda). Inoltre, volevo approfittare per ringraziare e fare i complimenti alle persone che, in strada, si sono prestate vogliose alle scene di massa”.
Un progetto che sono proprio i tre artisti a dirigere insieme a Francesco Prisco, impegnato a spiegare che, ricco di omaggi spazianti dai pulp di Quentin Tarantino ad alcuni lavori dei fratelli Coen, fino alla figura di Batman, non riguarda solo la camorra, ma anche l’amicizia tra amici di estrazione completamente diversa, raccontando l’evoluzione del loro rapporto; subito dopo l’intervento del co-produttore Gaetano Di Vaio: “Ancora prima di conoscerci, io li cercavo per una commedia di Carlo Luglio. Mi attraevano soprattutto loro tre, poi ci siamo incontrati con Francesco Prisco e mi hanno parlato di questo progetto. Inoltre, l’incontro con Nando Mormone si è rivelato una vera sorpresa, perché non solo ha una grande competenza in quanto conoscitore di tutta la comicità, sia di serie a che b, ma ho potuto vedere la grande fatica che fa chi lavora ai provini di Made in sud”.
E, tra un Maurizio Casagrande questore, un Francesco Procopio commissario e Mirko Setaro dei Trettré nei panni di un maggiordomo, il materiale visionato sguazza in mezzo a goffe uccisioni e, addirittura, una gag con protagonista una nana; mostrando nel ricco cast anche Gianni Ferreri e Francesco Paolantoni.
Mentre De Freia, che apprendiamo avere nel film una madre sfoggiante una sexy scollatura, conclude: “Per noi sarebbe già un grande successo se il film riuscisse ad emozionare ed a far ridere il pubblico come emoziona e diverte noi quando lo guardiamo”.