Diretta Oscar 2017: L'anno delle conferme e delle smentite
Ci siamo, la notte degli Oscar è iniziata, sul red carpet sfilano le prime star: l'atmosfera è elettrizzante, le attrici sfoggiano mise strabilianti per quella che è la serata più importante dell'anno e tutti si chiedono se La La Land si aggiudicherà tutte e quattordici le statuette per cui è candidato o se lascerà qualcosa agli altri bellissimi film che hanno fatto grande il 2016.
Pioviggina ma le dive si avvicendano sul tappeto rosso con la loro consueta grazia: quest'anno l'oro e l'argento interamente ricamati vanno per la maggiore. Spiccano Isabelle Huppert e Nicole Kidman, entrambe con un meraviglioso Armani Privé scintillante in color argento per la prima e in oro per la seconda.
Dorato e ricamato anche l'abito di Jessica Biel che accompagna Justin Timberlake, candidato per la sua Can't stop the feeling, e quello della meravigliosa Emma Stone, candidata come Migliore attrice, che sfoggia un Givenchy arricchito da frange. In bronzo lamé di Dior Charlize Theron, che per l'occasione ha scelto un paio di orecchini a dir poco immensi di Chopard, e in nero e oro di Ralph Lauren Michelle Williams, splendida.
Questi saranno gli Oscar so black. Dopo le polemiche dello scorso anno, oggi la Hollywood nera ha finalmente ottenuto la sua rivalsa con svariate nomination per attori e attrici e ben tre film "black": ne parlano sia Halle Berry – che si è presentata con bizzarri capelli afro - che Janelle Monaé che recita sia in Moonlight che nel Diritto di contare – arrivata con un abito sovraccarico. Elegantissima, al contrario, Naomie Harris, candidata come Migliore attrice non protagonista, in bianco firmato Calvin Klein e raffinatissima Octavia Spencer in grigio argento di Marchesa, con ampia gonna arricchita da piume. Fanno da controparte colorata Viola Davis e Ruth Negga in rosso fuoco, la seconda con un modello di Valentino creato apposta per lei a dir poco favoloso.
Tra i maschietti spiccano Justin Timberlake, simpatico e ammaliante, Viggo Mortensen e Andrew Garfield, con smoking classico, mentre Ryan Gosling, che sfodera sempre look particolari, non si smentisce con la sua camicia munita di jabot bordato di nero...a Roma diremmo un po' “coatto”...
Si parte: Justin Timberlake conquista il pubblico con la sua Can't stop the feeling con cui dà inizio alla cerimonia, camminando tra le poltrone e salendo poi sul palco. La sala è tutta in piedi, attori e attrici ballano, un inizio davvero folgorante!
Arriva poi il presentatore della serata, Jimmy Kimmel: “il nostro paese è diviso, ci sono milioni di persone che ci guardano e se stasera parlassimo con un nostro nemico, potremmo ritrovare la serenità”.
Il presentatore annuncia la decina di film candidati alla statuetta e gli attori e attrici, suscitando una standing ovation per Meryl Streep, giunta alla sua ventesima nomination. I primi premi sono quelli per gli attori di supporto: dopo le immagini di repertorio, arriva Alicia Vikander che consegna l'Oscar per il Migliore attore non protagonista a Maershala Ali per Moonlight, primo attore di colore premiato della serata, visibilmente emozionato. Peccato per Jeff Bridges, eccezionale in Hell or high water.
Jason Bateman e Kate McKinnon presentano l'Oscar per il Miglior Trucco, andato ai nostri connazionali Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini per Suicide Squad, e quello per i Migliori costumi, ritirato invece da Coleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli.
Il trio di protagoniste del bellissimo Il diritto di contare presenta i candidati a Miglior Documentario, tra cui spicca il nostro Fuocoammare di Gianfranco Rosi, dando prima il benvenuto a Katherine Johnson, eroina della NASA che si aggiudica la seconda standing ovation della serata. Il premio va a O.J. Made in America, occasione persa per il nostro candidato italiano, peccato. Ma siamo al secondo premio “nero” della serata, alla faccia del Presidente americano Trump.
Le tre attrici lasciano il posto a Dwayne Johnson, meglio noto come The Rock, che presenta Lin-Manuel Miranda e Auli'i Carvalho che cantano il brano di Oceania (titolo originale Moana, cambiato in Italia per non incappare nella nota porno star) How far I'll go, candidato come Migliore Canzone.
Le sorprese non finiscono e così, per addolcire la serata, dall'alto scendono piccoli paracadute con sacchetti di caramelle, mentre Sofia Boutella e Chris Evans presentano l'Oscar per il Miglior montaggio sonoro che va ad Arrival, tra i migliori film di fantascienza degli ultimi anni, e quello per il Miglior Sonoro, vinto invece da La battaglia di Hacksaw Ridge e soprattutto da Kevin O'Connell, giunto a 20 nomination senza vittoria e alla ventunesima ce l'ha fatta.
Vince Vaughn ricorda i Governors Awards – premi non competitivi che onorano la carriera - consegnati lo scorso novembre all'attore Jackie Chan, alla montatrice Anne V. Coates, al direttore del casting Lynn Stalmaster e al documentarista Frederick Wiseman, che si aggiudicano la terza standing ovation della cerimonia.
Mark Rylance giunge poi sul palco per premiare la Migliore attrice non protagonista, Viola Davis per Barriere-Fences, che vince anche la statuetta dorata dopo il Golden Globe e il BAFTA. Quarta standing ovation per lei. Strameritato, davvero. Il suo discorso commosso e la sua voce rotta coinvolgono tutti, facendo venire gli occhi lucidi allo stesso Denzel Washington “Capitano, mio capitano”, regista e suo partner sullo schermo.
Il tema della serata sembra essere l'ispirazione ed ecco che in un video Charlize Theron commenta alcune immagini del film L'Appartamento che l'ha segnata profondamente: l'attrice sale sul palco insieme alla sua beniamina Shirley MacLaine, quinta standing ovation della serata, ed insieme premiano il Miglior film straniero, Il Cliente di Asghar Farhadi che non si presenta per una questione di rispetto in seguito alla legge disumana di Trump che ha vietato l'ingresso negli USA a sei nazionalità orientali.
Dev Patel, giacca bianca e capigliatura folta, presenta la performance di Sting che canta The empty chair, tratta da Jim: the James Foley story mentre Jimmy Kimmel annuncia un'altra simpatica sorpresa della serata che vede un gruppo di ignari turisti sbarcare direttamente all'interno del Dolby Theatre.
Hailee Steinfeld e Gael Garcia Bernal presentano intanto il Migliore cortometraggio di animazione, uno che molti, sicuramente, hanno visto: Piper, ovvero la storia del piovanello che impara a superare la paura dell'acqua, e successivamente il Miglior film di animazione, naturalmente Zootropolis. Esilarante e soprattutto innovativo per il panorama disneyano.
Jamie Dornan e Dakota Johnson (abito improbabile), la coppia più hot di Hollywood, almeno sul grande schermo, arrivano sul palco a presentare l'Oscar per la Migliore Scenografia che va a La La Land, primo premio della serata per il film di Damien Chazelle.
Nel frattempo i turisti arrivano, beati loro, e sono travolti dallo stupore: una coppia di signori di Chicago chiede a Denzel Washington di fargli da testimone, altri stringono mani, fanno foto con il cellulare, sorridono estasiati, toccano l'Oscar di Maershala Ali. Davvero una cerimonia piena di sorprese.
Ad aggiudicarsi l'Oscar per i Migliori Effetti Speciali è Il libro della giungla mentre Seth Rogen in un video ricorda il suo film d'ispirazione, Ritorno al futuro, e sale poi sul palco insieme a Michael J. Fox, sesta standing ovation, per consegnare l'Oscar per il Miglior Montaggio che va a La battaglia di Hacksaw Ridge, vero, grande nemico di La La Land il quale, a nostro avviso, meritava maggiormente il premio. Altre caramelle intanto in arrivo per i partecipanti alla cerimonia di consegna degli Oscar dopo che Kimmel solleva in alto come Simba il piccolo protagonista di Lion.
La serata prosegue con Salma Hayek e David Oyelowo che annunciano The white helmets quale Miglior Corto Documentario - per cui il regista chiede la settima standing ovation come segnale per far finire al più presto la guerra in Siria - e Sing come Miglior Cortometraggio .
Altro momento di ispirazione con Javier Bardem che ricorda I ponti di Madison County e sale sul palco con la sua musa Meryl Streep, in uno scintillante abito color petrolio: insieme annunciano i candidati per la Migliore fotografia, consegnando il premio a Linus Sandgren per La La Land.
Le chicche non finiscono e i malcapitati candidati del 2017 si ritrovano a leggere dei tweet in cui ricevono insulti e commenti spassosi per quanto brutali. “Emma Stone sembra una prostituta fatta di crack in ogni suo film”.
Ci stiamo avvicinando al momento clou della serata e i protagonisti di La La Land, Ryan Gosling ed Emma Stone, presentano John Legend che si cimenta con la malinconica City of Stars, cui segue Samuel L. Jackson che annuncia i candidati per la Migliore Colonna Sonora, consegnando l'Oscar proprio a Justin Hurwitz per La La Land.
In un vaporoso abito rosa, con trasparenze studiate, sale sul palco Scarlett Johansson che dichiara vincitrice dell'Oscar per la Migliore Canzone City of Stars di La La Land, quarto premio per il film di Chazelle.
Spacco vertiginoso per l'abito nero di Jennifer Aniston che presenta il memoriale dedicato agli artisti scomparsi nell'ultimo anno, non ultimo il compianto Bill Paxton, venuto a mancare solo ieri. Gene Wilder, Michael Cimino, Andrzey Wajda, Garry Marshall, Anton Yelchin, Prince, John Hurt, Manlio Rocchetti, Nancy Reagan, Abbas Kiarostami, Curtis Hanson, Zsa Zsa Gabor, Om Puri, Debbie Reynolds, Carrie Fisher e tanti altri, purtroppo, hanno lasciato il firmamento hollywoodiano nell'ultimo anno. Il mondo del cinema gli rende omaggio.
Ci si avvia verso i premi principali e Ben Affleck e Matt Damon – vittima predestinata di Jimmy Kimmel - presentano i candidati per la Migliore Sceneggiatura Originale: l'Oscar va a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea, bellissimo dramma con Casey Affleck e Michelle Williams, presentato all'ultima Festa del Cinema di Roma.
Amy Adams annuncia poi il vincitore dell'Oscar per la Migliore Sceneggiatura non originale, chiamando sul palco Barry Jenkins e Tarell Alvin McCraney per Moonlight
In Italia sono le 5:38, a Los Angeles le 20:38 e gli attori hanno fame, così Jimmy Kimmel fa planare dall'alto altri paracadute con biscotti e ciambelle. Viziati!
Intanto a soli 32 anni, giovanissimo, Damien Chazelle si aggiudica l'Oscar come Migliore Regista, ricevuto dalle mani di Halle Berry. Premio meritatissimo.
Splendida in un abito-scultura nero, Brie Larson, vincitrice lo scorso anno dell'Oscar come Migliore attrice protagonista, annuncia i candidati all'Oscar come Migliore attore protagonista, chiamando sul palco Casey Affleck, ottava standing ovation della serata, mentre Leonardo Di Caprio consegna ad Emma Stone l'Oscar come Migliore Attrice Protagonista. L'attrice, che ringrazia e ammira le sue colleghe, si rivolge con estrema gratitudine al regista, alla sua famiglia e di Ryan Gosling dice: “il partner migliore che potessi desiderare”.
E' giunto il momento del tanto atteso Oscar per il Miglior Film: a presentarlo Warren Beatty e Faye Dunaway che, dopo attimi di esitazione, chiamano La La Land...salvo poi annunciare l'errore e dichiarare vincitore dell'Oscar come Miglior Film Moonlight! Incredibile, un colpo di scena così non si era mai visto, lo stupore è sul volto di tutti e la gioia dell'intero cast artistico e tecnico di Moonlight è palpabile. Oltre alla serata degli Oscar so black, questa passerà alla storia come la cerimonia con la gaffe più tragica del mondo di Hollywood. Nel bene e nel male, possiamo assolutamente definire questa come una tra le più riuscite edizioni degli Oscar, davvero al cardiopalma. Volevano lasciarci senza fiato e ci sono riusciti benissimo, dispiace solo per il povero Warren Beatty, incappato in tale spiacevole situazione. Per tutto il resto, attese disilluse, altre confermate. Su tutto, la magia di Hollywood che non smette mai di incantare.
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