Conferenza Stampa: Una Nobile Causa
Il cast di Una nobile causa ha incontrato la stampa romana in occasione dell’uscita del film. Il regista Emilio Briguglio, supportato dagli sceneggiatori Riccardo Fabrizi e Francesco Costa, ha orgogliosamente presentato ai giornalisti alcuni degli attori che hanno preso parte al progetto: Rossella Infanti, Antonio Catania, Roberto Citran, Giulia Greco, Massimo Bonetti, Guglielmo Pinelli. All’incontro erano presenti anche la produttrice Rebecca Basso di Running Tv e Paolo Nepi, responsabile della piattaforma online Movieday.
“Durante la ricerca delle location per la mia docu-fiction My name is Ernest ambientata in Veneto, sono venuto a conoscenza di una buffa storia su una tenuta aristocratica che negli anni ’50 aveva ospitato lo scrittore americano Ernest Hemingway. Sono rimasto sbalordito quando ho saputo che il nobile proprietario della villa per ben trentasei volte aveva perso la proprietà al gioco e aveva architettato una truffa nei minimi particolari per pagare i debiti contratti” racconta l’autore, il cui ultimo film ruota proprio sul vizio del gioco d’azzardo, che di recente ha assunto le dimensioni di una vera e propria piaga sociale.
Una nobile causa è una commedia amara dal respiro corale, che nelle intenzioni vorrebbe strizzare l’occhio ai grandi classici del cinema classico come Masquerade di Joseph L. Mankiewicz. “Volevamo scrivere un’opera sull’inganno e sull’autoinganno” ha dichiarato lo sceneggiatore Francesco Costa “perché credo che entrambi rappresentino il senso della vita. I giocatori illudono loro stessi, convinti che per loro quella sarà la serata risolutiva e potranno in un colpo liberarsi dall’assillo del denaro. In realtà, sia che si vinca sia che si perda, si rimane per sempre schiavi di questo tiranno”.
Ma che rapporto hanno gli interpreti del film con il gioco? Il primo a prendere la parola è Roberto Citran: “all’inizio si ha quasi l’impressione che giocare rilassi, invece è l’esatto opposto: l’individuo con il tempo finisce con il logorarsi sperando invano in una soluzione facile che possa risolvere le pene della vita quotidiana. Credo che questo genere di passione possa rivelarsi una buca dove, se vi precipiti, è assai difficile riemergere. Per questo motivo, cancello qualsiasi gioco dal cellulare e dal pc”.
Dello stesso parere anche Massimo Bonetti: “quando entro in un bar e vedo un uomo o una donna seduti di fronte a una slot machine, provo un moto di pietà perché mi rendo conto che nel giro di pochi minuti un intero stipendio verrà dilapidato. Purtroppo, si tratta di una malattia e non mi resta che rispettare chi è preda di questa mania ossessiva”.
Antonio Catania si reputa fortunato per non aver mai vinto al tavolo verde e non esita a puntare il dito contro lo Stato, che non interviene per sanare il problema. Anzi, è l’unico che davvero si arricchisce, dal momento che incassa denaro sulle disgrazie dei giocatori incalliti.
Guglielmo Pinelli è il solo della compagnia cui piace dilettarsi con il gioco, stando bene attento a contenersi. Con fare scherzoso l’attore asserisce: “Potrei definirmi un tantino ludopatico, ma assolutamente non in forma grave”.
Per tutti, partecipare a questa esperienza ha rappresentato una tappa importante della propria carriera, specie per i giovanissimi Giulia Greco e Guglielmo Pinelli. “Sicuramente il mio non è stato un ruolo facile, perché il personaggio di Stella non è proprio il massimo della simpatia. Invece, io ho provato a difenderla riuscendo a capire i suoi sentimenti e la sua implicita richiesta di affetto” ha affermato l’attrice vista in Posti in piedi in Paradiso di Carlo Verdone.
Pure Rossella Infanti come la sua collega ha dovuto confrontarsi con un qualcuno completamente diverso da lei per indole e temperamento: “Tania è la mia esatta antitesi: mentre io sono timida e riservata, lei ha un carattere decisamente espansivo. Quest’avventura cinematografica è stata positiva in quanto mi ha permesso di liberarmi di tutta una serie di paure”.
Una nobile causa sarà parimenti distribuito nelle sale tradizionali e in quelle che aderiscono al circuito Movieday, dove è lo spettatore che prenotando il biglietto su internet consente la visione di pellicole indipendenti. Grazie a questa innovativa procedura, l’utente può riservare un posto e partecipare alla proiezione della pellicola non appena verrà raggiunta la soglia minima di spettatori. In caso contrario, il costo del ticket sarà rimborsato. Paolo Nepi è intervenuto personalmente per spiegare il meccanismo di funzionamento in chiave on demand: “abbiamo cercato di canalizzare l’interesse del pubblico intorno a questo film, inserendo Una nobile causa all’interno della programmazione di venti cinema che aderiscono alla nostra piattaforma web. Bisognerà acquistare i biglietti entro e non oltre il 23 maggio per partecipare all’unica proiezione che avrà luogo il prossimo 30 maggio”.
Il sodalizio stretto tra Movieday e la Running Tv da così la possibilità all’opera di Briguglio di essere vista su tutto il suolo italiano.