Conferenza Stampa: Sole Alto
“Sono nata in Croazia, figlia di un’unione mista. Non occorre vivere la guerra in prima persona per sentirla e per vedere le conseguenze che è in grado di produrre. Nel mio paese i giovani sono pieni di odio e di astio. Questo è l’effetto diretto del devastante conflitto scatenatosi nei primi anni Novanta”. Così esordisce Tihana Lazovic, la giovane protagonista di Sole alto: il lungometraggio diretto da Dalibor Matanic, che lo scorso anno ha ottenuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. L’attrice e cantante croata era presente oggi alla Casa del Cinema per rispondere alle domande dei giornalisti sulla sua triplice interpretazione nei panni di Jelena / Nataša / Marija, ovvero le eroine femminili di Sole alto.
L’idea alla base del film è nata nella mente del regista circa sei anni fa, quando ha progettato di scrivere una sceneggiatura che intersecasse tre decenni diversi, dal 1991 al 2011, proprio per mostrare quanto la storia sia sempre destinata a ripetersi in maniera ciclica e ricorrente. Matanic è partito dal ricordo di sua nonna, che era solita ripetergli di evitare nel modo più categorico possibile di sposare una donna serba, frase che viene proferita anche da uno dei personaggi nel corso del film. “Quello che il regista vuole suggerire è che non importa a quale etnia, fede religiosa, credo politico apparteniamo: dobbiamo iniziare a smetterla con questa spirale negativa e cercare di concentrarci di più sugli aspetti che riguardano l’amore” afferma Lazovic, convinta del fatto che noi tutti siamo diretti testimoni di una nuova guerra mondiale dai connotati solo leggermente diversi rispetto al passato.
Davanti ai microfoni, l’attrice rammenta il primo incontro con il regista: “Matanic mi aveva già visto in un film e in alcuni cortometraggi precedenti. Durante un festival cinematografico, si è avvicinato e mi ha detto: «Senti, piccola, sei pronta per un lunghissimo viaggio che sarà molto molto difficile, però potrà rappresentare anche un’esperienza emozionante e una sfida personale?». Dopo questo incontro, abbiamo subito iniziato a lavorare alla sceneggiatura”.
Per quanto riguarda il protagonista maschile, invece, Goran Markovic è stato scelto tra una rosa ristretta di candidati. Dopo Sole alto, entrambi gli interpreti hanno continuato a collaborare insieme sia a teatro sia in tv, fianco a fianco in una serie per il piccolo schermo sul mondo del giornalismo. L’intesa che s’intravede fra i due attori è frutto di un intenso lavoro d’improvvisazione, come ha dichiarato la stessa Lazovic: “Io credo fortemente che non si possa realizzare un bel film se il copione è rigido e se non si crea una certa atmosfera sul set. Per questo, durante la lavorazione, abbiamo ascoltato parecchia musica e guardato dei film insieme. Allo stesso tempo, ci siamo lasciati ispirare dalla bellezza della natura che ci circondava”.
In qualità di portavoce della friulana Tucker Film, Elisabetta Pieretto ha affermato che “l’intenzione è quella di far restare la pellicola il più possibile in sala, promuovendo Sole alto all’interno di realtà che lo sappia accogliere e difendere. La motivazione che ci ha spinto a distribuire il film risiede nel modo nuovo e originale con cui viene narrata la crisi dei Balcani, mostrando contemporaneamente qualcosa di noi e della nostra Europa”.