Conferenza stampa: Assandira di Salvatore Mereu - "Una storia nata in Sardegna che vorrebbe arrivare a tutti, al mondo"
Presentato Fuori Concorso alla 77° edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Assandira, il nuovo film di Salvatore Mereu si basa sull’omonimo romanzo di Giulio Angioni che racconta di un pastore ben radicato alle sue origini, di suo figlio che torna dall’estero con la compagna danese per proporre al padre di trasformare la propria attività in un agriturismo e di un incendio, il cui fuoco “ha vinto tutti, e l’acqua ha fatto il resto”. Un romanzo d’inchiesta a cui però Mereu ha voluto dare un’interpretazione più ampia, nella stesura della sceneggiatura e in fase di produzione.
In conferenza stampa al Lido, Infatti, il regista sardo riferisce che inizialmente il libro ”sembrava quasi un racconto paradigmatico su quello che è avvenuto in Sardegna negli ultimi 20 anni, su quello che è avvenuto in seguito allo sviluppo dell’industria turistica”, visto dalla prospettiva di un antropologo quale è l’autore. Ma il suo interesse è andato oltre il l’inchiesta e il dato sociologico, intravedendo le potenzialità di “un racconto familiare che si sviluppa con le modalità di una tragedia”.
Mereu, che parte sempre da storie ambientate nella sua isola, ritiene fondamentale raccontare ciò che si conosce meglio, anche se narrate da altri. Questo potrebbe quasi far sembrare la scrittura di un adattamento cinematografico una cosa semplice, come se si avesse un vantaggio perché qualcuno ha già raccontato personaggi, trama e l’eventuale conflitto, ma quando si procede con la sceneggiatura si capisce che quel vantaggio è solo apparente, il libro è una cosa e il film un’altra. La difficoltà, dice il regista, sta nel trovare la sua veste nella realtà e quindi nella ricerca degli ambienti e degli interpreti, “come dare carne e vita a dei personaggi che sono solo sulla carta. E il lavoro di sceneggiatura diventa quasi un processo osmotico tra gli interpreti che si hanno in mente e il testo che si eredita, fino a che i mondi non si incrociano e si arriva a un terzo testo che è il film”.
Ne è un esempio la frase del film “Il pastore non è mai stato un gioco per nessuno, neanche i bambini ci hanno mai giocato. A me lo dicono?! Che sono stato portato via da scuola quando ero ancora piccolo” che non è presente nel libro ed è un evidente riferimento al vissuto di Gavino Ledda che interpreta il protagonista, Costantino Saru, e che nel 1975 ha scritto il libro autobiografico "Padre padrone. L'educazione di un pastore". Quella frase non era presente nemmeno nella sceneggiatura perché quando l’ha scritta Mereu non sapeva ancora chi sarebbe stato il protagonista. È una di quelle cose che “nascono durante la lavorazione …nel lavoro di messa in scena il film poi, come fanno i sarti l’ho tagliato un po’ sugli interpreti che avevo”.
Assandira è un film che dalla struttura poliziesca a scatole cinesi racconta anche di famiglia, di radici e cultura, di tragedia ma anche della vergogna di vedere le proprie tradizioni calpestate in nome del profitto. Un film che però non si pone l’obiettivo di giudicare ma, afferma il regista, solo di “conoscere l’animo umano perché poi alla fine è lì dentro che c’è la risorsa più grande”
Per concludere, Salvatore Mereu ci tiene a precisare che, nonostante si possa intrvedere nel film una sorta di denuncia o polemica in riferimento alla Sardegna rurale massacrata dall’industria turistica e dall’idea che in nome del guadagno si possa passare anche sopra la dignità umana, vorrebbe scostare il film da una precisa collocazione regionale perché, afferma: “una delle ragioni che mi ha spinto davvero a intraprendere questa avventura, che è stata non facile, era quello di provare a raccontare una storia che matura e nasce in Sardegna ma vorrebbe arrivare a tutti, al mondo. Quindi sarebbe punitivo per noi pensare di declinarla al nostro territorio” e poi, citando Tolstoj aggiunge “tu racconta bene il tuo villaggio e poi vedrai che arriverà al mondo”.
Assandira, di Salvatore Mereu, con Gavino Ledda, Anna Koenig, Marco Zucca, Corrado Giannetti, Samuele Mei, Alessandro Pala, sarà al cinema dal 9 settembre distribuito da Lucky Red.
Ecco il trailer:
Conferenza stampa integrale (al minuto 2:12:26)