C'era una volta a... Hollywood: presentato il film a Roma
In arrivo nelle nostre sale a settembre l'ultima fatica di Quentin Tarantino: C'era una volta a... Hollywood, uno spaccato sulla mecca del cinema alla fine degli anni '60, con parecchie finestre fino ai '50.
Tralasciando, anzi rimandando ad altro pezzo, i commenti sul film, resta il fatto che è un'opera monster con un cast incredibile, le cui principali star sono Brad Pitt e Leonardo Di Caprio, con Margot Robbie a fargli da spalla.
Incontriamo a Roma, quindi, Tarantino insieme a Di Caprio e la Robbie, che ci raccontano la loro esperienza.
Per Leonardo Di Caprio è stato un onore lavorare con il cineasta di Knoxville soprattutto perché: "a differenza di molti registi che raggiungono il risultato voluto attraverso un lavoro di sofferenza, lui plasma il set e arriva al punto con estremo piacere di tutti."
"Certo se mi definite l'attore di riferimento, mi sembra una responsabilità un po' troppo grossa."
"Sono stato molto felice di vestire i panni di questo personaggio" -aggiunge- "perché è un attore nella fase discendente della sua carriera con delle debolezze molto umane. L'industria del cinema, la cultura del tempo si sono mosse in avanti e lui è restato un po' indietro, nei suoi personaggi e deve fare i conti con questo".
Anche Margot Robbie è felice della collaborazione. "Quentin è una sorta di enciclopedia vivente sul cinema e la televisione, ha visto cose che nessuno di noi conosce e le trasporta dentro il film. Lui tratta questo materiale pop o pulp, con lo stesso rispetto che noi di solito abbiamo verso i grandi classici del cinema."
"Hollywood è cambiata totalmente da quegli anni." - aggiunge- "e sono molto felice di lavorarci adesso, soprattutto perché i personaggi femminili hanno ben altro spessore."
Il film di Tarantino in USA ha esordito con il suo miglior incasso di sempre, cosa che lo entusiasma, ma venendo all'oggetto: "Mi piaceva l'idea di Sharon Tate perché lei è un'attrice che riesce a dare una credibilità inattesa ai suoi personaggi. Il film che fa da cardine [The Wrecking Crew da noi assurdamente tradotto come Missione Compiuta Stop. Bacioni Matt Helm] ne è l'esempio perfetto."
Ma qual'è la differenza maggiore tra quel mondo e quello di oggi?
"Io credo che la perdita maggiore sia la grandeur che c'era. Set veri fantastici che ti davano l'idea del cinema. Prendiamo Corsari di Renny Harlin ad esempio. Un film che non ha avuto successo, ma se foste andati sul set avreste trovato un galeone ricostruito, stunt veri.
Oggi è tutto digitale, si facciamo cose incredibili, ma manca qualcosa."
E la passione per gli spaghetti western in cui catapulti il protagonista?
"Io amo, si sa,i film di genere, quindi i western italiani, ma anche i polizieschi. La cosa più bella di quelli prodotti in Italia e in Europa, è che hanno la capacità di rileggere in altra luce qualcosa che gli americani hanno fatto sempre uguale per tantissimo tempo. Hanno una drammaturgia quasi operistica ed è bellissimo."
"Io non credo che il cinema possa cambiare il mondo , ma può influenzarlo!"
C'era una volta a... Hollywood arriverà nelle sale italiane il 18 settembre.
(fonte foto: pagina ufficiale Facebook)