Cannes 2020: una Selezione Ufficiale, nell'edizione annullata, per dimostrare l'immortalità del Cinema e sostenere i film

Il Cinema non è morto e non è nemmeno malato
Così si esprime il delegato generale del Festival di Cannes, Thierry Frémaux, nel comunicato dove annuncia la presentazione della Selezione Ufficiale 2020, svoltasi ieri al cinema UGC Normandie di Parigi. E non ha tutti i torti come dimostra il gran numero di titoli pervenuti alla commissione: 2.067 lungometraggi ricevuti rispetto ai 1.845 dello scorso anno. 
Non si è mai arreso Fremaux. Fin da quando, il 19 marzo scorso, ha dovuto dare il triste annuncio della cancellazione, causa Covid 19, di uno dei più attesi e prestigiosi festival cinematografici d’Europa, che si sarebbe dovuto svolgere dal 12 al 23 maggio. 
Si sono cercate diverse soluzioni per poter portare avanti la manifestazione, tra cui il rinvio a fine giugno. Rinvio poi scartato a causa delle nuove disposizioni di contenimento del virus emanate dal governo francese il 13 aprile, che prevedono che nessun festival o evento pubblico con molte persone possa svolgersi fino al 15 luglio. Sarebbe stato impensabile rimandare a settembre dato che in quel periodo si svolgono altri due importantissimi festival, Venezia e Toronto.  

L’idea di un’edizione online è stata scartata, come commenta Fremaux in un’intervista a Le Figaro…un festival digitale, no. Cannes è festa, incontri, giudizio collettivo, impatto. Proiezioni, applausi, fischi, ecc. Quando un film viene proiettato alla Croisette, è acclamato, premiato, venduto, acquistato, distribuito. Ricordiamo Parasite. Il valore aggiunto di tutto ciò è insostituibile … In questo momento, stiamo vedendo molti film classici sui nuovi media, ma ciò non ha l'impatto delle decine di migliaia di spettatori del Festival Lumière che vengono a vederli nei cinema di Lione. Perché Cannes difende i film proiettati nei cinema. E i cinema sono al loro peggio. Dobbiamo aiutarli e ci vorrà del tempo.  Bisognerà organizzarsi, proporre idee, eventi…” 

Alla fine si è deciso di selezionare i film migliori tra quelli presentati, in modo da attribuire loro una sorta di etichetta, Cannes 2020, da esibire all’uscita nelle sale o se presentati in altri festival. Un po’ come dire: questo film è stato selezionato per Cannes, quindi gode di un notevole prestigio. 
Decidere di presentare una selezione ufficiale è il modo migliore per aiutare il cinema, concentrarsi sui film che usciranno nelle sale nei prossimi mesi." continua Fremaux nel comunicato "La riapertura dei cinema, dopo mesi di chiusura, è una questione cruciale. Il Festival di Cannes intende essere presente per sostenere questi film e sostenere la loro carriera in Francia e all'estero, in quanto intende ribadire l'importanza delle sale per garantire il valore della Settima Arte. Sappiamo che molti festival sono nella stessa posizione. Anche in assenza di un evento sulla Croisette, specialmente in assenza di un evento sulla Croisette, la selezione ufficiale manterrà quindi il suo ruolo. Diverso, ma con le stesse convinzioni e, grazie a tutti, con la stessa efficienza. Con i suoi team a Cannes e Parigi, ma anche con gli artisti e i professionisti dei film interessati, con gli espositori e i registi dei festival di tutto il mondo, il Festival continuerà quindi a mettere il Cinema al centro del mondo come è stato fatto dal 1946 e per manifestarne la presenza imperiosa e la prodigiosa vitalità.”
Nella 73a edizione del Festival di Cannes mancheranno quindi lo sfavillio delle star sul tappeto rosso, le proiezioni, le conferenze stampa ma il senso del festival rimane: proporre opere cinematografiche degne di nota. 

Come da tradizione la Selezione Ufficiale di Cannes è stata invitata ai festival che seguiranno nei prossimi mesi: Locarno, Telluride, Toronto, Deauville, San Sebastian, Pusan, Angoulême (per il cinema francese), Morelia, New York, Lione, Roma, Rio, Tokyo, Mumbai o Mar del Plata e persino Sundance. Cannes ha anche stretto un accordo con il direttore del festival di San Sebastian, Jose-Luis Rebordinos, per consentire ai film della Selezione Ufficiale di competere, cosa che normalmente non è possibile per il fatto che San Sebastian è un festival di categoria A.
La Mostra del cinema di Venezia non è stata nominata ma, come riferisce Variety, fonti del settore affermano che c’è stato un dialogo con Alberto Barbera (direttore artistico della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ndr.), per una possibile alleanza tra i due festival. L'idea pare fosse quella di una selezione congiunta o di far competere i film a Venezia con l’etichetta, come a San Sebastian, ma l’accordo è sfumato quando Roberto Cicutto, il presidente della Biennale di Venezia, ha chiuso il discorso durante un'intervista definendo la proposta di Fremaux "sconcertante". Anche se, continua Variety, un evento di gala organizzato congiuntamente da entrambi i festival potrebbe essere ancora possibile.

Ma passiamo ora alla selezione che, come dice Fremaux, “elle est là, et elle est belle” ed è composta da 56 titoli, ha un sapore francese grazie alla presenza di un numero maggiore di film d’oltralpe rispetto all’anno precedente, ha più opere prime rispetto al passato, ed è aumentato il numero di paesi partecipanti (147, contro i 138 del 2019).

Selezione Ufficiale Cannes 2020:
I FEDELISSIMI
The French Dispatch di Wes Anderson (USA) - 1h43
Été 85 di François Ozon (Francia) - 1h40
True Mothers (Asa ga Kuru) di Naomi Kawase (Giappone) - 2h20
Lovers Rock di Steve Mcqueen (UK) - 1h08
Mangrove di Steve Mcqueen (UK) - 2h04
Druk (Another Round) di Thomas Vinterberg (Danimarca) - 1h55
Dna (Adn) di Maïwenn (Algeria / Francia) - 1h30
Last Words di Jonathan Nossiter (Italia/Francia) - 2h06
Heaven: To The Land of Happiness di Sang-soo Im(Corea del Sud) - 1h40
Forgotten we'll be (El olvido que seremos) di Fernando Trueba (Spagna) - 2h16
Peninsula di Yeon Sang-Ho (Corea del Sud) - 1h54
Au Crépuscule di Sharunas Bartas (Lituania) - 2h06
Home front (Des Hommes) di Lucas Belvaux (Belgio) - 1h40
The real thing di Kôji Fukada (Giappone) - 3h48
I NUOVI ARRIVATI
Passion Simple di Danielle Arbid - (Libano) - 1h36
A good man di Marie Castille Mention-Schaar (Francia) - 1h47
Les choses qu’on dit, les choses qu’on fait di Emmanuel Mouret (Francia) - 2h
Souad di Ayten Amin (Egitto) 1h30
Limbo di Ben Sharrock (UK) - 1h53
Rouge (Red Soil) di Farid Bentoumi (Francia) - 1h26
Sweat di Magnus Von Horn (Svezia) - 1h40
Teddy di Ludovic e Zoran Boukherma (Francia) - 1h28
February (Février) di Kamen Kalev (Bulgaria) - 2h05
Ammonite di Francis Lee (UK) - 2h
Un médecin de nuit di Elie Wajeman (Francia) - 1h40
Enfant Terrible di Oskar Roehler (Germania) - 2h14
Nadia, Butterfly di Pascal Plante (Canada) - 1h46
Here we are di Nir Bergman (Israele) - 1h34
UN FILM A EPISODI
Septet: The Story of Hong Kong di Ann Hui, Johnnie TO, Tsui Hark, Sammo Hung, Yuen Woo-Ping e Patrick Tam - 1h53
LE OPERE PRIME
Falling di Viggo Mortensen (USA) - 1h52
Pleasure di Ninja Thyberg (Svezia) - 1h45
Slalom di Charlène Favier (Francia) - 1h32
Casa de antiguidades (Memory House) di Joao Paulo Miranda Maria (Brasile) - 1h27
Broken KEYS (Fausse Note) di Jimmy Keyrouz (Libano) - 1h30
Ibrahim di Samir Guesmi (Francia) - 1h20
Beginning (Au Commencement) di Déa Kulumbegashvili (Georgia) - 2h10
Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh (Francia) - 1h35
16 Printemps di Suzanne Lindon (Francia) - 1h13
Vaurien di Peter Dourountzis (Francia) - 1h35
Garçon Chiffon di Nicolas Maury (Francia) - 1h48
Si le vent tombe (Should The Wind Fall) di Nora Martirosyan (Armenia) - 1h40
John and the hole di Pascual Sisto (USA) - 1h38
Striding into the wind (Courir Au Gré Du Vent) di Wei Shujun (Cina) - 2h36
The death of Cinema and my father too (La mort du cinéma et de mon père aussi) di Dani Rosenberg (Israele) - 1h40
TRE DOCUMENTARI
En route pour le milliard (The Billion Road) di Dieudo Hamadi (Congo) - 1h30
The truffle hunters di Michael Dweck e Gregory Kershaw (USA) - 1h24
9 jours à Raqqa di Xavier di Lauzanne (Francia) - 1h30
CINQUE COMMEDIE
Antoinette dans les Cévènnes di Caroline Vignal (Francia) - 1h35
Les Deux Alfred di Bruno Podalydès (Francia) - 1h30
Un Triomphe (The Big Hit) di Emmanuel Courcol (Francia) - 1h40
L’origine du monde di Laurent Lafitte (Francia) - 1er Film
Le Discours di Laurent Tirard (Francia) - 1h27
QUATTRO FILM D’ANIMAZIONE
Aya To Majo (Earwig and the Witch) di Gorô Miyazaki (Giappone) - 1h22
Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca) - 1h30
Josep di Aurel (Francia) - 1h20 - 1er Film
Soul de Pete Docter (USA) - 1h30

Questa selezione è qui ed è bellissima. Ci rivela che il Cinema, scomparso dalle sale per tre mesi nel 2020 e per la prima volta dalla sua creazione da parte di Lumière il 28 dicembre 1895, è più vivo che mai. E ciò che rimane è tanto unico quanto insostituibile: in un mondo di immagini in movimento in costante evoluzione, supporti come opere, il Cinema segna la sua differenza grazie a chi lo fa, a chi lo fa vivere e a chi lo fa gloria. 'Prossimamente sui nostri schermi': tale frase non è mai stata così avvincente. E lo vedremo presto: il Cinema non è morto, non è nemmeno malato.” (Thierry Frémaux)

Per consultare il sito ufficiale del Festival di Cannes, clicca qui

*Schede film in aggiornamento